Lucas al Milan è quasi certamente del tutto bruciato, e lo dico a malincuore, perché colpi di classe ne ha da vendere.
Sbagliatissima la sua gestione da subito: messo in campo come salvatore della patria, in un ruolo nel quale si è dovuto snaturare. Sull'onda dell'entusiasmo e della sicurezza in sé stesso maturata in patria, ha comunque retto fino a che è sopraggiunto un calo fisico, a cui è seguito quello morale.
Con Giampaolo le cose sono precipitate, perché in un modulo con il trequartista si è visto inspiegabilmente superato da un giocatore fuori ruolo con carenze più vistose delle sue. Retrocesso in panchina, riserva ancora di un ruolo con mansioni che non sono proprio le sue. Da allora non si è più ripreso. Entrare in campo sapendo che dovrai essere perfetto e non te ne verrà perdonata mezza, col morale sotto ai tacchi, non è semplice. La storia poteva essere decisamente diversa. Ora, per il bene di tutti, è meglio che le strade si separino, salvo un clamoroso recupero in extremis.