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Il padre di Piatek intervistato da Sportweek in edicola oggi, 30 marzo, ha raccontato la crescita calcistica dell'attaccante rossonero. Ecco le dichiarazioni:"Un ragazzo regolare, più energico degli altri... ma un buon ragazzo. A 17 anni la chiamata del Lubin. Viveva da solo e tutti gli di- cevano che era forte: se non avesse avuto una grande disciplina si sarebbe perso. E a insegnargli la disciplina ho provveduto io: quella, e poi il rispetto per gli amici e per il coach. “Hai tanta energia ma cerca di avere rispetto per chi ti guarda. E' questo che gli ho sempre ripetuto. Così, nei suoi primi anni da solo ha giusto avuto qualche fidanzatina. E in ogni caso, c’era sua mamma Jadwiga a controllare, andando da lui appena possibile con la scusa di portargli cibo e vestiti puliti. Gli allenatori? Tutti gli hanno dato qualcosa, fin dalle giovanili. Una figura cruciale, per esempio, è stato Andrzej Bolisega, che lo ha avuto al Dzierzoniów. È grazie a persone come lui se il mio ragazzo è diventato sempre più sicuro. Oggi i suoi ex tecnici sono molto orgogliosi di Krzysztof perché sta dimostrando di andare molto veloce. È in questa maniera, facendo un passo in avanti alla volta, che ha acquisito forza e consapevolezza, arrivando in Italia al momento giusto. Ogni esperienza gli ha lasciato qualcosa, che lui ha assorbito e si porta dentro. Il Cracovia, pur non essendo la squadra della capitale, è forse quella in cui più di ogni altra si rispecchia lo spirito nazionale polacco. Vestire quella maglia ti tempra, ti fortifica. Una volta, in allenamento, lo schierarono tutta la settimana con la squadra riserve. Lui non diceva niente. Alla domenica lo misero in campo a sorpresa: il Cracovia vinse 2-1 con una sua doppietta. Oggi vuole portare il Milan in Champions; poi, alla scadenza del suo contratto quadriennale, nel 2023, si vedrà. Krzysztof vede il cambiamento come indispensabile per il suo processo di crescita. Ma se il Milan saprà stargli al passo, crescendo insieme a lui, di- venta impossibile dire se e quando le loro strade si divideranno.
Michal Pol, giornalista polacco:"La Piatek mania in Polonia è più pazza che da voi. Ogni bambino conosce la sua esultanza e la ripete sui social, nei campetti di calcio o per strada. Gli adulti invece, stanno quotidianamente pressando il c.t. della Nazionale affinché si convinca a schierare il tridente con Piatek, Lewandoski e Milik in vista di Euro 2020. Più di un milione e duecentomila persone hanno seguito la doppietta di “Krzysz” in Coppa Italia contro il Napoli, numeri impensabili per la tv nazionale polacca".
Michal Pol, giornalista polacco:"La Piatek mania in Polonia è più pazza che da voi. Ogni bambino conosce la sua esultanza e la ripete sui social, nei campetti di calcio o per strada. Gli adulti invece, stanno quotidianamente pressando il c.t. della Nazionale affinché si convinca a schierare il tridente con Piatek, Lewandoski e Milik in vista di Euro 2020. Più di un milione e duecentomila persone hanno seguito la doppietta di “Krzysz” in Coppa Italia contro il Napoli, numeri impensabili per la tv nazionale polacca".