Laurea triennale.

iceman.

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Visto che la legge di stabilità tocca anche il comparto sicurezza dovrò attendere quasi 2-3 anni prima di fare il concorso che interessa a me, a fronte di ciò stavo pensando di prendere una triennale nel frattempo, ma una triennale che consenta anche qualche opportunità, per es : mi piacerebbe giurisprudenza ma ce l'hanno quasi tutti e difficilmente si trova qualcosa, stavo pensando invece, una triennale in Lingua e comunicazione come la vedete? (pur non piacendomi)Ho sentito che a volte chiamano nei tribunali oppure potrei fare come alternativa lezioni private (in proprio). E anche in tal caso, cercherei di essere come dice [MENTION=208]Morto che parla[/MENTION] il più pragmatico possibile, nel senso che mi piacerebbe il russo ma non serve a niente, meglio l'arabo o il cinese.

Infine, è possibile stoppare gli studi e riprenderli dopo diversi anni? Nel senso fermarsi a due anni e l'ultimo farlo dopo 4-5 anni. Ci son costi aggiuntivi? Una volta ripresi diventa dura riprendere il ritmo della materia (Non dello studio) ?

Vorrei laurearmi , altrimenti stavo pensando sempre nel frattempo di iniziare il corso da Operatore Socio Sanitario, nel campo della sanità al 90% trovi sistemazione quasi subito, il che ovviamente sarebbe vantaggioso dal punto di vista economico, qualora dovessi laurearmi dovrei spostarmi, pagare affitto,tasse universitarie, libri e qualcosa per stare nella città dove andrò.


La risposta è già nella domanda ma devo cercare anche di tutelare le spese familiari, non è che posso far spendere vagonate i soldi a mio padre e poi stoppare gli studi , mi prenderebbe a calci nel sedere.

Opzione due : fare il corso per OSS, fare il concorso che interessa a me e dopo aver finito il corso prendere la laurea.
Qualche dritta?
 

Dexter

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a chieti e teramo c'è tutto,perchè devi andare fuori?
 
M

Morto che parla

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Da quel che so io, puoi riprendere anni dopo "congelando" i tuoi esami. Sono piuttosto sicuro che ci siano dei costi extra, ma non saprei quantificarli onestamente.
Le lingue possono essere uno sbocco se riesci a diventare un perito del Tribunale. In base a ciò, dovresti vedere quale genere di affari ruota intorno ad esso. Per esempio, dalle mie parti girano molti tedeschi, ma è anche vero che questo comporta molte più persone che studiano la lingua. E' un equilibrio complesso da raggiungere. Non cestinerei così a priori il russo, sono tra i pochi grandi investitori a farsi ancora vivi da queste parti.
Quello che ti posso consigliare, nella mia semi ignoranza, è di verificare a fondo, come già stai facendo, gli eventuali sbocchi. Dopo di che cerca quello che ti piace di più.
 

Albijol

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Se non hai il babbo avvocato la laurea in giurisprudenza vale come la laurea in "Scienze per la pace" , presa da una mia conoscente :fuma:
 

O Animal

O Animal
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Anziché studiare le lingue in Italia perché non vai a studiare qualcosa che ti piaccia direttamente all'estero? Il costo della vita e le rette universitarie in tanti paesi sono inferiori che in Italia e le possibilità di lavoro e crescita non sono nemmeno confrontabili. Senza dire che i sistemi universitari esteri permette di fare una vita di lavoro/studio senza incastrarti in un sistema ampolloso come quello italiano.
 

Mou

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Se non hai il babbo avvocato la laurea in giurisprudenza vale come la laurea in "Scienze per la pace" , presa da una mia conoscente :fuma:

Io faccio giurisprudenza e ti posso dire che non è sempre vero, anzi. La mia università collabora strettamente con gli studi legali (per farti capire, al momento della laurea il 90% degli studenti sa già dove fare pratica) e è evidente che gli studi diano la priorità innanzi tutto alle eccellenze, e se le combattono senza esclusione di colpi.
 

Albijol

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Io faccio giurisprudenza e ti posso dire che non è sempre vero, anzi. La mia università collabora strettamente con gli studi legali (per farti capire, al momento della laurea il 90% degli studenti sa già dove fare pratica) e è evidente che gli studi diano la priorità innanzi tutto alle eccellenze, e se le combattono senza esclusione di colpi.

Allora io ho nell'ordine:
-mamma segretaria presso uno studio di un avvocato (livello medio alto). In 20 anni di lavoro nessun praticantato è riuscito a aprirsi uno studio per conto suo, i praticanti non hanno mai visto un euro di rimborso e l'uno praticante poi assunto non prende poi molto più di mia madre.
-due amiche che a 28-29 stanno ancora a studiare per passare l'esame per l'albo (diventato sempre più difficile per calmierare l'eccesso di avvocati, che solo in Lombardia sono lo stesso numero di tutta la Francia), una di loro medita di andare in Spagna dove dice lei "c'è l'esame con le crocette"
-conoscente con padre avvocato che ovviamente lavora lì dentro.
 

Mou

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Allora io ho nell'ordine:
-mamma segretaria presso uno studio di un avvocato (livello medio alto). In 20 anni di lavoro nessun praticantato è riuscito a aprirsi uno studio per conto suo, i praticanti non hanno mai visto un euro di rimborso e l'uno praticante poi assunto non prende poi molto più di mia madre.
-due amiche che a 28-29 stanno ancora a studiare per passare l'esame per l'albo (diventato sempre più difficile per calmierare l'eccesso di avvocati, che solo in Lombardia sono lo stesso numero di tutta la Francia), una di loro medita di andare in Spagna dove dice lei "c'è l'esame con le crocette"
-conoscente con padre avvocato che ovviamente lavora lì dentro.

L'ultimo caso è la storia dell'umanità, sempre è stato e sempre così sarà, in tutti i campi lavorativi dell'universo.
I due esempi precedenti sono strettamente collegati a un problema che hai giustamente rilevato: il mercato degli avvocati è non saturo, di più. Ce ne sono molti di più di quanti ne servirebbero in realtà, e questo porta ad un abbassamento pietoso della qualità del servizio. Zero deontologia, zero rispetto per il cliente, solo una grossa lotta per mungere i clienti paganti, per sopravvivere e basta. In queste condizioni non mi stupisce che nessun praticante abbia voluto aprirsi uno studio proprio, se non hai un nome pesante e una credibilità pluridecennale è difficile attirare i pochi clienti in questo momento.
Sull'esame da avvocato, direi che giustamente e finalmente è più selettivo. La storia della Spagna e delle crocette direi che è un demerito delle tue amiche, con tutto il rispetto :D
L'obiettivo di un avvocato in questo momento non può essere "apro lo studio e i clienti mi vengono a cercare". Ormai bisogna buttarsi in qualche grosso studio e fare il più possibile carriera lì dentro, per poi, dopo 20/30 anni, con l'esperienza sviluppata e le conoscenza conquistate, mettersi in proprio.
Per questo secondo me, ripeto, se sei un fuoriclasse lavoro lo trovi al 100%, negli studi legali si vuole guadagnare, non fare favori agli asini.
 
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