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Dopo quello del enfant prodige per eccellenza, Moukoko, aggiungo un altro nome splendente tra i ragazzini del calcio europeo.
Classe 2002, Doku è un attaccante esterno, un'ala come si diceva una volta, di incredibile rapidità, tecnica e forza.
A neanche 18 anni gioca già nella nazionale del Belgio (ad oggi ha 5 presenze e 1 goal), quindi nonostante ancora non sia un nome conosciuto diciamo che non è nemmeno soltanto una bella speranza.
Cresciuto nel florido vivaio dell'Anderlecht (come il nostro Saele e Lukaku), Doku si è imposto rapidamente come il talento più splendente del calcio belga. Io non seguo molto la Jupiler Pro League, per cui non sapevo granché di questo ragazzino fino a quando la scorsa estate è stato acquistato dal Rennes per la bellezza di 26 milioni, all'età di 17 anni.
Il club francese è una realtà di secondo piano molto ben organizzata della Ligue 1, specializzata nella valorizzazione dei giovani (Wiltord, Dembele, Camavinga, Bakayoko alcuni dei nomi, ma ce ne sono tantissimi transitati in Bretagna), se investe una cifra simile merita attenzione. In questa stagione, tra Ligue 1 e Champions, Doku ha finalmente avuto quella vetrina di primo piano per mettersi in luce, con un percorso di adattamento e crescita che naturalmente richiede un po' di tempo ma sta procedendo regolare.
Dunque vediamo che caratteristiche ha. Si tratta di un'ala velocissima, con baricentro basso e muscolatura potentissima. I punti di forza sono quelli tipici dell'esterno immarcabile, grande frequenza di corsa, equilibrio, esplosività, ottima conduzione di palla e capacità di protezione col corpo. Doku ha anche un repertorio molto ampio di giocate, tanto che gioca indifferentemente sulla fascia destra o sinistra dell'attacco.
Per chi è amante dei paragoni, somiglia a Sterling del City, anche se rispetto al campione inglese ha meno tecnica nel tocco ma molta più potenza nel passo. Altro paragone (che si legge in giro sui media francesi) è con Sadio Manè.
Come nel caso di Moukoko, con Doku parliamo di un talento che sta appena sbocciando, dal potenziale enorme ma difficile da circoscrivere ancora. Purtroppo la nota dolente è la sua valutazione, già alta, seppure militi in un club che i giocatori è abituato a cederli presto senza incassare ancora cifre folli.
Classe 2002, Doku è un attaccante esterno, un'ala come si diceva una volta, di incredibile rapidità, tecnica e forza.
A neanche 18 anni gioca già nella nazionale del Belgio (ad oggi ha 5 presenze e 1 goal), quindi nonostante ancora non sia un nome conosciuto diciamo che non è nemmeno soltanto una bella speranza.
Cresciuto nel florido vivaio dell'Anderlecht (come il nostro Saele e Lukaku), Doku si è imposto rapidamente come il talento più splendente del calcio belga. Io non seguo molto la Jupiler Pro League, per cui non sapevo granché di questo ragazzino fino a quando la scorsa estate è stato acquistato dal Rennes per la bellezza di 26 milioni, all'età di 17 anni.
Il club francese è una realtà di secondo piano molto ben organizzata della Ligue 1, specializzata nella valorizzazione dei giovani (Wiltord, Dembele, Camavinga, Bakayoko alcuni dei nomi, ma ce ne sono tantissimi transitati in Bretagna), se investe una cifra simile merita attenzione. In questa stagione, tra Ligue 1 e Champions, Doku ha finalmente avuto quella vetrina di primo piano per mettersi in luce, con un percorso di adattamento e crescita che naturalmente richiede un po' di tempo ma sta procedendo regolare.
Dunque vediamo che caratteristiche ha. Si tratta di un'ala velocissima, con baricentro basso e muscolatura potentissima. I punti di forza sono quelli tipici dell'esterno immarcabile, grande frequenza di corsa, equilibrio, esplosività, ottima conduzione di palla e capacità di protezione col corpo. Doku ha anche un repertorio molto ampio di giocate, tanto che gioca indifferentemente sulla fascia destra o sinistra dell'attacco.
Per chi è amante dei paragoni, somiglia a Sterling del City, anche se rispetto al campione inglese ha meno tecnica nel tocco ma molta più potenza nel passo. Altro paragone (che si legge in giro sui media francesi) è con Sadio Manè.
Come nel caso di Moukoko, con Doku parliamo di un talento che sta appena sbocciando, dal potenziale enorme ma difficile da circoscrivere ancora. Purtroppo la nota dolente è la sua valutazione, già alta, seppure militi in un club che i giocatori è abituato a cederli presto senza incassare ancora cifre folli.