Covid e scuole: nuovo disastro in arrivo?

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Considerazione e riflessione personale: la situazione Covid in Italia non è la stessa della primavera, e siamo tutti d'accordo. I contagi ci sono ma sembrano molto meno gravi. Però siamo ancora in estate. Presto arriverà l'autunno e poi l'inverno. Ancor prima riapriranno le scuole. E qui si rischia davvero grosso. In Francia la riaperture delle scuole ha prodotto un mezzo disastro, come ampiamente prevedibile tra l'altro. Contagi aumentati e si parla addirittura di nuovi lockdown. Siccome che col Covid tutto il mondo è paese, ed avendo già l'esempio (negativo) di altre nazioni, mi chiedo: ma è proprio così necessario riaprire le scuole e buttarsi in pasto al lupo? Avremo alunni che si ammalo, professori che li segue a ruota. Genitori e parenti di professori e alunni che a loro volta porteranno il virus al lavoro, nell'ambiente familiare e in quello delle amicizie. Sarà una catena, per forza di cose. Senza contare i problemi sociali che si creeranno. Ci saranno figli di negazionisti che si rifiuteranno di indossare le mascherine, genitori che non misureranno la febbre ai figli. Un disastro annunciato, insomma. Ma c'è davvero tutta questa necessità di riaprire queste scuole che orma, diciamocelo, sono solamente una palestra di ignoranza e di delinquenza. L'unico motivo valido per la riapertura riguarda il fatto che con i bambini/adolescenti/ragazzi chiusi in classe i genitori sono giustamente liberi di andare al lavoro o comunque uscire per necessità. Ma per il resto...
 

Butcher

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Considerazione e riflessione personale: la situazione Covid in Italia non è la stessa della primavera, e siamo tutti d'accordo. I contagi ci sono ma sembrano molto meno gravi. Però siamo ancora in estate. Presto arriverà l'autunno e poi l'inverno. Ancor prima riapriranno le scuole. E qui si rischia davvero grosso. In Francia la riaperture delle scuole ha prodotto un mezzo disastro, come ampiamente prevedibile tra l'altro. Contagi aumentati e si parla addirittura di nuovi lockdown. Siccome che col Covid tutto il mondo è paese, ed avendo già l'esempio (negativo) di altre nazioni, mi chiedo: ma è proprio così necessario riaprire le scuole e buttarsi in pasto al lupo? Avremo alunni che si ammalo, professori che li segue a ruota. Genitori e parenti di professori e alunni che a loro volta porteranno il virus al lavoro, nell'ambiente familiare e in quello delle amicizie. Sarà una catena, per forza di cose. Senza contare i problemi sociali che si creeranno. Ci saranno figli di negazionisti che si rifiuteranno di indossare le mascherine, genitori che non misureranno la febbre ai figli. Un disastro annunciato, insomma. Ma c'è davvero tutta questa necessità di riaprire queste scuole che orma, diciamocelo, sono solamente una palestra di ignoranza e di delinquenza. L'unico motivo valido per la riapertura riguarda il fatto che con i bambini/adolescenti/ragazzi chiusi in classe i genitori sono giustamente liberi di andare al lavoro o comunque uscire per necessità. Ma per il resto...

Non è solo questo il problema Mario. Avendo contatti con il mondo della salute mentale ti posso dire che i danni psicologici ed educativi creati a bambini dal lockdown (e dalla pandemia in generale) sono immani. L'età scolastica è un'età critica per lo sviluppo della personalità, della abilità sociali e relazionali.
Tieni conto poi che non tutti i genitori hanno le capacità conoscitive ed economiche per poi far fronte a tali pericoli che, crescendo, si acutizzano e sviluppano poi disturbi psicologici conclamati.

I bambini hanno bisogno di stare con altri bambini della loro età, hanno bisogno di giocare con altri bambini e non di star a casa con la tata e il tablet.
Purtroppo ho visto personalmente casi veramente brutti di bambini sanissimi prima di tutto ciò. Basta chiedere in giro e tutti ti diranno "eh sai che anche mio figlio..."
 

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Non è solo questo il problema Mario. Avendo contatti con il mondo della salute mentale ti posso dire che i danni psicologici ed educativi creati a bambini dal lockdown (e dalla pandemia in generale) sono immani. L'età scolastica è un'età critica per lo sviluppo della personalità, della abilità sociali e relazionali.
Tieni conto poi che non tutti i genitori hanno le capacità conoscitive ed economiche per poi far fronte a tali pericoli che, crescendo, si acutizzano e sviluppano poi disturbi psicologici conclamati.

I bambini hanno bisogno di stare con altri bambini della loro età, hanno bisogno di giocare con altri bambini e non di star a casa con la tata e il tablet.
Purtroppo ho visto personalmente casi veramente brutti di bambini sanissimi prima di tutto ciò. Basta chiedere in giro e tutti ti diranno "eh sai che anche mio figlio..."

Ma io vedo bambini che giocano insieme tutto il giorno. Attenzione, qui non parliamo di lockdown, ma di scuole. Chi non va a scuola ovviamente è libero di continuare a giocare coi propri vicini, amici.

In ogni caso, per me, anche in caso di riapertura, le scuole dureranno molto poco. Già abbiamo esempi, in Italia, di scuole riaperte e subito chiuse per casi di Covid. E' inevitabile.
 

Tifo'o

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Considerazione e riflessione personale: la situazione Covid in Italia non è la stessa della primavera, e siamo tutti d'accordo. I contagi ci sono ma sembrano molto meno gravi. Però siamo ancora in estate. Presto arriverà l'autunno e poi l'inverno. Ancor prima riapriranno le scuole. E qui si rischia davvero grosso. In Francia la riaperture delle scuole ha prodotto un mezzo disastro, come ampiamente prevedibile tra l'altro. Contagi aumentati e si parla addirittura di nuovi lockdown. Siccome che col Covid tutto il mondo è paese, ed avendo già l'esempio (negativo) di altre nazioni, mi chiedo: ma è proprio così necessario riaprire le scuole e buttarsi in pasto al lupo? Avremo alunni che si ammalo, professori che li segue a ruota. Genitori e parenti di professori e alunni che a loro volta porteranno il virus al lavoro, nell'ambiente familiare e in quello delle amicizie. Sarà una catena, per forza di cose. Senza contare i problemi sociali che si creeranno. Ci saranno figli di negazionisti che si rifiuteranno di indossare le mascherine, genitori che non misureranno la febbre ai figli. Un disastro annunciato, insomma. Ma c'è davvero tutta questa necessità di riaprire queste scuole che orma, diciamocelo, sono solamente una palestra di ignoranza e di delinquenza. L'unico motivo valido per la riapertura riguarda il fatto che con i bambini/adolescenti/ragazzi chiusi in classe i genitori sono giustamente liberi di andare al lavoro o comunque uscire per necessità. Ma per il resto...

Purtroppo la situazione è uguale ovunque, anche qui in Danimarca che la scuola è ricominciata da agosto, si continua a mandare a casa interesse classi o a chiudere alcune scuole se non cittò.. per poi riaprire una settimana dopo e richiudere di nuovo. Figuriamoci in Italia che ci vivono 60 mln di persone. Inutile prendersela con lo stato, la soluzione unica per tutti non c'è.. purtroppo è cosi. Questi cinesi ci hanno massacrato.

Adesso si incomincerà a chiudere e riaprire chiudere e riaprire.. sarà un loop fino a quando non ci sarà il vaccino?? Che poi credo che non arriverà mai.. alla fine credo che l'unica soluzione, purtroppo, è l'immunità di gregge. Ormai tutti ci prenderemo questo virus non importata che strategia adottiamo. Il lockdown rallenta ma non ferma..

Ora forse capisco il ragionamento che hanno fatto gli svedesi..
 
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Considerazione e riflessione personale: la situazione Covid in Italia non è la stessa della primavera, e siamo tutti d'accordo. I contagi ci sono ma sembrano molto meno gravi. Però siamo ancora in estate. Presto arriverà l'autunno e poi l'inverno. Ancor prima riapriranno le scuole. E qui si rischia davvero grosso. In Francia la riaperture delle scuole ha prodotto un mezzo disastro, come ampiamente prevedibile tra l'altro. Contagi aumentati e si parla addirittura di nuovi lockdown. Siccome che col Covid tutto il mondo è paese, ed avendo già l'esempio (negativo) di altre nazioni, mi chiedo: ma è proprio così necessario riaprire le scuole e buttarsi in pasto al lupo? Avremo alunni che si ammalo, professori che li segue a ruota. Genitori e parenti di professori e alunni che a loro volta porteranno il virus al lavoro, nell'ambiente familiare e in quello delle amicizie. Sarà una catena, per forza di cose. Senza contare i problemi sociali che si creeranno. Ci saranno figli di negazionisti che si rifiuteranno di indossare le mascherine, genitori che non misureranno la febbre ai figli. Un disastro annunciato, insomma. Ma c'è davvero tutta questa necessità di riaprire queste scuole che orma, diciamocelo, sono solamente una palestra di ignoranza e di delinquenza. L'unico motivo valido per la riapertura riguarda il fatto che con i bambini/adolescenti/ragazzi chiusi in classe i genitori sono giustamente liberi di andare al lavoro o comunque uscire per necessità. Ma per il resto...

Concordo con te che non è facile e che si rischia grosso ma credo le scuole siano fondamentali.
Purtroppo la vita è cambiata a tutti i livelli e chissà quando torneremo a riassaporare la normalità.
Sul lavoro ormai tutti stiamo facendo sacrifici per adattarci al cambiamento ma ci sono contesti dove è tutto terribilmente complicato.
In palestra ad esempio a me è passata la voglia di andarci tra app, prenotazioni, spazi da rispettare, sanificazione degli oggetti e quant'altro. Mi alleno da solo e mi stresso di meno.
Da anni ormai coi miei amici disputiamo un campionato amatoriale ma a leggere cosa ci aspetta quest'anno stiamo seriamente pensando di non parteciparvi....
Dopo i 35 anni il sabato la partita a calcio deve essere un piacere e uno svago , se devo prendermi la briga di segnare le presenze , misurare la temperatura a tutti , compresa la terna arbitrale, occupare gli spazi distanziati, arrivare al campo non nello stesso momento e bla bla per poi ammassarci tutti in area appassionatamente a me passa la voglia e mi dedico al tennis.

E chissà cosa accadrà coi locali questo autunno/inverno.
Inutile negare che l'estate ci ha regalato una parentesi di vita che forse presto sembrerà una chimera.
 

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Io quest'anno andrei avanti con la DAD e poi mega esame finale per tutti quanti. Capisco però che il disagio più grande sia dei genitori.

Sono sicuro, come detto, che la riapertura delle scuole durerà molto poco. Nonostante ciò, contribuirà ad aggravare la situazione.
 

Darren Marshall

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Io quest'anno andrei avanti con la DAD e poi mega esame finale per tutti quanti. Capisco però che il disagio più grande sia dei genitori.

Sono sicuro, come detto, che la riapertura delle scuole durerà molto poco. Nonostante ciò, contribuirà ad aggravare la situazione.

Io ho mia nipote che inizia le elementari quest'anno, fare la didattica a distanza potrebbe essere deleterio in questo caso. È una situazione veramente complicata, c'è poco da fare.
 

Butcher

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Ma io vedo bambini che giocano insieme tutto il giorno. Attenzione, qui non parliamo di lockdown, ma di scuole. Chi non va a scuola ovviamente è libero di continuare a giocare coi propri vicini, amici.

In ogni caso, per me, anche in caso di riapertura, le scuole dureranno molto poco. Già abbiamo esempi, in Italia, di scuole riaperte e subito chiuse per casi di Covid. E' inevitabile.

È comunque un esempio che non vale per tutti, però. Per 10 bambini che giocano al parco ce ne saranno altrettanti chiusi in casa.
E poi la scuola è un ambiente controllato ed educativo (teoricamente).

Comunque alla base, sono anche io d'accordo che la riapertura aggraverà la situazione contagi ma sinceramente una soluzione efficace in tutti i sensi non ce l'ho. Quindi almeno su questo argomento non mi sento di attribuire colpe.
 
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È comunque un esempio che non vale per tutti, però. Per 10 bambini che giocano al parco ce ne saranno altrettanti chiusi in casa.
E poi la scuola è un ambiente controllato ed educativo (teoricamente).

Comunque alla base, sono anche io d'accordo che la riapertura aggraverà la situazione contagi ma sinceramente una soluzione efficace in tutti i sensi non ce l'ho. Quindi almeno su questo argomento non mi sento di attribuire colpe.

Non oso immaginare quanti bambini saranno rispediti a casa al primo raffreddore con conseguenti tafferugli tra genitori-docenti-presidi.
E considera che i bambini sono spesso raffreddati, alcuni perennemente...
 

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Non oso immaginare quanti bambini saranno rispediti a casa al primo raffreddore con conseguenti tafferugli tra genitori-docenti-presidi.
E considera che i bambini sono spesso raffreddati, alcuni perennemente...

I grandi “focolai” di influenza basic scoppiano in particolare negli asili e nelle scuole. Figuriamoci col Covid.

Poi se qualcuno crede che bastino le mascherine della Fiat...
 
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