Cosa vi manca di più della vita pre Covid?

Toby rosso nero ha scritto:

Mi mancano tutte le cose che avete citato, io aggiungo anche che mi fa terribilmente soffrire un mondo con il volto coperto.
Non potere vedere più le espressioni del volto, tutti uniformati, senza possibilità di distinguersi, di esprimere le proprie emozioni.
Bisogna solo guardare gli occhi, ascoltare la voce, e interpretare.
Ci sono persone che ho conosciuto in questo anno, infermieri, commessi, contatti di lavoro, di cui non conosco ancora il volto. Di molti conoscenti che vedevo meno, parenti lontani, o vecchi amici, ho perso il ricordo di come fossero. Per conoscere il volto di una persona devi spesso ricorrere ai maledetti social.
Mi fa venire un'angoscia infinita questa cosa. Mi fa star male ogni giorno che giro per strada.

E questa ahimé temo che sarà un'usanza dura da eliminare anche nel post-pandemia...

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Incornicio, posso?
Aggiungo che non poter abbracciare cari amici é per me una rinuncia molto pesante.

A me piu di tutto manca la mia squadra..ero capitano di una squadra di calcio a 5 e ci tenevo moltissimo. Mi mancano gli allenamenti le partite e tutto quello che ci girava intorno..la birretta a fine allenamento, la cena tutti insieme dopo la partita. I festeggiamenti per le vittorie le discussioni per le sconfitte. Mi mancano i miei compagni.
Mi mancano alcuni aspetti del mio lavoro in casa di riposo che inevitabilmente da più di un anno non possono più esistere. Mi mancano alcuni nonni che ho perso a causa del Covid. Mi mancano alcuni colleghi che non ce l' hanno fatta ed altri che sono stati spostati definitivamente. Mi manca il mio reparto che è stato chiuso.
Infine mi manca la spensieratezza di poter fare una cena al ristorante con gli amici..mi manca poter festeggiare con tutti il mio compleanno questa sera che passerò probabilmente come se fosse un giorno identico agli altri. I miei genitori mi hanno dovuto portare i pasticcini in negozio stamattina. È dura ragazzi, è dura per tutti. Teniamo duro, tenete duro.

OrgoglioMilanista ha scritto:

Quella che a conti fatti è la vita vera, fatta di libertà e senza alcuna folle restrizione. Parliamone qua, in maniera civile e tranquilla senza litigare tra noi.


Parto io: Banalmente potrei dire tutto e non direi una bugia, ma non voglio limitarmi a questo.
La mia vita aveva preso un binario ben preciso, che mi piaceva da matti. Lavoro, palestra, calcetto, famiglia, amici, qualche cena e via dicendo. È rimasto praticamente solo il lavoro. La mia famiglia non la posso vedere come vorrei e lo stesso vale per gli amici. Ma la cosa che più di tutte mi urta, è la sensazione che tutti i progetti di vita ormai siano in stanby, per via di questo covid. La cosa che proprio non mi va giù è che la vita sembra ferma, si sopravvive appunto, ma il tempo scorre lo stesso. Non so nemmeno io come spiegarmi onestamente, perché è una sensazione strana che faccio fatica a descrivere.

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Condivido questa sensazione, mi sembra di star perdendo molte opportunità a livello personale e di essere sempre in un limbo, fortunatamente almeno un lavoro ce l'ho.
Oltre a questo mi mancano uscite vere con gli amici senza aver timore di covid e contagi vari

OrgoglioMilanista ha scritto:

Quella che a conti fatti è la vita vera, fatta di libertà e senza alcuna folle restrizione. Parliamone qua, in maniera civile e tranquilla senza litigare tra noi.


Parto io: Banalmente potrei dire tutto e non direi una bugia, ma non voglio limitarmi a questo.
La mia vita aveva preso un binario ben preciso, che mi piaceva da matti. Lavoro, palestra, calcetto, famiglia, amici, qualche cena e via dicendo. È rimasto praticamente solo il lavoro. La mia famiglia non la posso vedere come vorrei e lo stesso vale per gli amici. Ma la cosa che più di tutte mi urta, è la sensazione che tutti i progetti di vita ormai siano in stanby, per via di questo covid. La cosa che proprio non mi va giù è che la vita sembra ferma, si sopravvive appunto, ma il tempo scorre lo stesso. Non so nemmeno io come spiegarmi onestamente, perché è una sensazione strana che faccio fatica a descrivere.

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Programmare la vita e gli impegni in base al meteo e gli spazi liberi in agenda anziché al colore del territorio o l'ora del coprifuoco.

Mi manca la notte che ti sa abbracciare e avvolgere come nessun momento della giornata.

Mi manca abbracciare, dare la mano o una pacca ad amici ,familiari e figli dei miei amici che sono per me dei nipoti acquisiti.

Mi mancano i sorrisi veri e non quelli fatti arrivare con gli occhi.


Mi mancano poi ovviamente tutte le mie abitudini e passioni che ormai sono finite come in un vecchio baule a prendere polvere.

Mi manca la vita.
Mi manca poter dire 'ci vediamo domani ' anziché 'vabbè, poi recuperiamo '.
Ma recuperiamo cosa?
È vita sottratta, è vita persa che nessuno mai ci darà indietro.