Venti di Guerra Usa-Iran, le ultime

Registrato
19 Luglio 2018
Messaggi
12,142
Reaction score
4,224
Anche io spesso non sono per le mezze misure, specialmente con certa gente, e come risottolineo nuovamente, non ho simpatia per il mondo medio-orientale in generale. Però, in certi casi, quando possibile preferisco la via diplomatica. Sembrava essersi schiusa una finestra con gli accordi sul nucleare, non capisco l'irrigidimento dell'attuale gestione. Mi sembra evidente che è un'atteggiamento da bulletto per far vedere agli altri che lui "ce l'ha duro" e sa quello che fa. Certamente l'Iran è un paese a rischio, ma piano piano, con un po' di disponibilità, si poteva avviare un discorso di sostegno e di ammorbidimento che avrebbe giovato al paese. La sensazione è che ci sia stata intransigenza dell'amministrazione americana a fronte di posizioni ragionevoli dell'Iran. Sai che sono personaggi poco manipolabili ed ostici, era doveroso cogliere questa lieve apertura. Secondo me non è stata una bella figura. Anche con la Nord Corea, secondo me sono teatrini per mettere in mostra i muscoli e far apparire che poi alla fine si fa come dicono loro. Indipendentemente dal fatto che ci sia un ******* "rocket-man" a comandare laggiù.

'Sta cosa dei bombardamenti ha definitivamente rotto le p@lle. Io, come italiano, non mi permetterei mai di andare a bombardare di fronte casa loro, in Messico, mentre loro si prendono la briga di ristabilire la pace bombardando la Libia, con il piccolo particolare che hanno distrutto il paese, tenuto insieme da una dittatura, ma sempre tenuto insieme. Dopo il bombardamento, eccallà, "arrivederci, noi siamo a posto così". Adesso il paese è dilaniato e magari parecchie compagnie americane faranno soldi con la ricostruzione. E noi ci becchiamo i profughi. Non mi torna.

Hanno vinto la guerra, e tutti sono riconoscienti per il tributo di vite che hanno pagato, però adesso chiudiamola qui. Questo modo di dettare le regole facendo partire le portaerei come si fosse alla playstation, a volte può andare bene, ma qui mi sembra si esageri con decisioni unilaterali ed inopportune. Tanto sicuramente ci sono dietro interessi economici, non certo desideri di un mondo migliore.

Guarda, io sono completamente d’accordo con te, gli americani ormai entrano in conflitto con chiunque e si sentono in diritto di fare guerra a tutti. Sono sempre stato così loro. Piccola nota di merito è che hanno vinto 2 guerra mondiali e senza di loro chissà come sarebbe la storia, ma in fin dei conti anche lì loro coinvolgimento rimaneva marginale. Poi loro in medioriente non vanno a salvare quei popoli ma vanno ad imporre le loro ragioni, nascondendosi dietro l’obsoleto concetto di FREEDOM..e chi ci crede ormai? Sono un po’ l’impero romano dei nostri tempi, passami la metafora ;)
E in questo caso è l’ennesimo esercizio di bullismo e celhodurismo di Trump e dell’America. Detto questo, io non credo sia possibile la via diplomatica con l’Iran, che rimane un cancro da estirpare prima o poi!
 
Registrato
28 Agosto 2012
Messaggi
3,118
Reaction score
965
Anche io spesso non sono per le mezze misure, specialmente con certa gente, e come risottolineo nuovamente, non ho simpatia per il mondo medio-orientale in generale. Però, in certi casi, quando possibile preferisco la via diplomatica. Sembrava essersi schiusa una finestra con gli accordi sul nucleare, non capisco l'irrigidimento dell'attuale gestione. Mi sembra evidente che è un'atteggiamento da bulletto per far vedere agli altri che lui "ce l'ha duro" e sa quello che fa. Certamente l'Iran è un paese a rischio, ma piano piano, con un po' di disponibilità, si poteva avviare un discorso di sostegno e di ammorbidimento che avrebbe giovato al paese. La sensazione è che ci sia stata intransigenza dell'amministrazione americana a fronte di posizioni ragionevoli dell'Iran. Sai che sono personaggi poco manipolabili ed ostici, era doveroso cogliere questa lieve apertura. Secondo me non è stata una bella figura. Anche con la Nord Corea, secondo me sono teatrini per mettere in mostra i muscoli e far apparire che poi alla fine si fa come dicono loro. Indipendentemente dal fatto che ci sia un ******* "rocket-man" a comandare laggiù.

'Sta cosa dei bombardamenti ha definitivamente rotto le p@lle. Io, come italiano, non mi permetterei mai di andare a bombardare di fronte casa loro, in Messico, mentre loro si prendono la briga di ristabilire la pace bombardando la Libia, con il piccolo particolare che hanno distrutto il paese, tenuto insieme da una dittatura, ma sempre tenuto insieme. Dopo il bombardamento, eccallà, "arrivederci, noi siamo a posto così". Adesso il paese è dilaniato e magari parecchie compagnie americane faranno soldi con la ricostruzione. E noi ci becchiamo i profughi. Non mi torna.

Hanno vinto la guerra, e tutti sono riconoscienti per il tributo di vite che hanno pagato, però adesso chiudiamola qui. Questo modo di dettare le regole facendo partire le portaerei come si fosse alla playstation, a volte può andare bene, ma qui mi sembra si esageri con decisioni unilaterali ed inopportune. Tanto sicuramente ci sono dietro interessi economici, non certo desideri di un mondo migliore.

Le ragioni della contrapposizione all'Iran sono ben più profondi del semplice celhodurismo tipico degli Stati Uniti. C'è una base molto più ampia di ragioni che si intrecciano tra loro, come ad esempio l'ambizione della famiglia regnante del Qatar ad ergersi come referente USA nella zona ed al contempo ammiccando alla sfera russa, con l'idea di diventare l'ago della bilancia del destino di quel luogo; a ciò si contrappone ovviamente il desiderio di status quo dei sauditi che non vogliono perdere il loro semi-monopolio di referente USA, da qui il piano di sabotaggio di praticamente tutti i Paesi del Golfo al Qatar. In tutto questo, Iran e Qatar detengono una grossa fetta del gas e del petrolio mondiale (che al momento passa praticamente tutto dallo stretto di Hormuz), da qui parte un discorso di geopolitica che si riflette fino ad essere una delle cause se non LA CAUSA della guerra in Siria. Il tutto senza analizzare nello specifico la questione legata all'influenza politico-religiosa che può avere l'Iran ed il messaggio che esso porta, che già negli anni '80 ha scosso il mondo musulmano (con il revival dell'Islam in sfavore della laicità) e che è motivo di grande apprensione per i regnanti del Golfo, che corrono il rischio di essere spodestati come si fece con l'ultimo Scià.

Questo è, racchiuso in veramente poche righe. Ci sarebbe tanto da scrivere su quello che sta accadendo per avere un quadro completo.
 

gabri65

BFMI-class member
Registrato
26 Giugno 2018
Messaggi
21,159
Reaction score
15,953
Le ragioni della contrapposizione all'Iran sono ben più profondi del semplice celhodurismo tipico degli Stati Uniti. C'è una base molto più ampia di ragioni che si intrecciano tra loro, come ad esempio l'ambizione della famiglia regnante del Qatar ad ergersi come referente USA nella zona ed al contempo ammiccando alla sfera russa, con l'idea di diventare l'ago della bilancia del destino di quel luogo; a ciò si contrappone ovviamente il desiderio di status quo dei sauditi che non vogliono perdere il loro semi-monopolio di referente USA, da qui il piano di sabotaggio di praticamente tutti i Paesi del Golfo al Qatar. In tutto questo, Iran e Qatar detengono una grossa fetta del gas e del petrolio mondiale (che al momento passa praticamente tutto dallo stretto di Hormuz), da qui parte un discorso di geopolitica che si riflette fino ad essere una delle cause se non LA CAUSA della guerra in Siria. Il tutto senza analizzare nello specifico la questione legata all'influenza politico-religiosa che può avere l'Iran ed il messaggio che esso porta, che già negli anni '80 ha scosso il mondo musulmano (con il revival dell'Islam in sfavore della laicità) e che è motivo di grande apprensione per i regnanti del Golfo, che corrono il rischio di essere spodestati come si fece con l'ultimo Scià.

Questo è, racchiuso in veramente poche righe. Ci sarebbe tanto da scrivere su quello che sta accadendo per avere un quadro completo.

Condivido che liquidiamo la questione con facilità, e che ci sono ragioni non immediatamente visibili. Di questo ne sono cosciente.

Tuttavia, qualsiasi siano i motivi, i risultati convergono sempre verso l'uso della forza, il più delle volte in maniera inconsulta. E il protagonista è invariabilmente sempre il solito.

Diciamo che se anche le motivazioni sono di sopraffina strategia politico-economica e coinvolgono aspetti di geografia politica delicati da far combaciare, il far decollare i bombardieri è pur sempre una soddisfazione che non ha pari. Se non altro ha un impatto plateale e riempie gli occhi, tu non trovi?

Detto questo, concordo con te in parecchi aspetti.
 
Registrato
9 Maggio 2017
Messaggi
13,352
Reaction score
1,621
Le elezioni di Trump hanno rimandato ultima guerra mondiale
perché la Clinton aveva dichiarato che avrebbe messo il divieto di volo sulla Siria
(che tipi.. loro gironzolavano in Siria senza il loro permesso a differenza della Russia)
in questi anni i poteri Americani hanno cercato in + occasioni di provocare la Guerra
hanno iniziato in Ucraina e tutt'ora hanno messo la Nato nel confine Russo
hanno innescato il disastro Siria e creato la favola Isis
hanno iniziato a provocare la Cina.. la guerra economica è già iniziata
ora se la prendono con Iran..

tutto questo con delle accuse infondate che grazie alla Russia che imponeva che tirasse fuori le prove
si dissolvevano nel nulla.. x poi ricominciare basta vedere il continuo attacco mediatico nei loro confronti

non credete che sia una coincidenza che U.S.A(vari poteri)se la stiano prendendo con queste 3 Nazioni
loro puntano alla Cina xkè è destinata a superarli (economicamente è già successo)
e visto che hanno 2 bei mastini a proteggerli (Iran e Russia) devono prima eliminare queste forze

sono folli ragazzi.. sono folli.. sono folli e non vogliono abbandonare il loro potere nel mondo!
sono convinti che con gli scudi anti missili vicino al confine Russo basti x togliere il pericolo atomico
ma Putin ha già fatto mostra che le loro tecnologie militari bastano e avanzano x superare quegli scudi
e + di una occasione il Russo ha detto che è preoccupato x questa situazione
ma non esiterà a lanciare le bombe se quest ultimi saranno attaccati con la nuova atomica

in + come al solito nella Guerra dei vecchi tempi,hanno intenzione di mandarci noi a morire
mi sembra giusto... purtroppo Trump è un fesso che ha già lanciato un attacco in Siria
x accontentare i guerrafondai e far tacere le voci sul suo conto...
quindi x il momento rimane un assicurazione a tempo.. finché regge
rimane un idiota purtroppo
 
Registrato
28 Agosto 2012
Messaggi
3,118
Reaction score
965
Condivido che liquidiamo la questione con facilità, e che ci sono ragioni non immediatamente visibili. Di questo ne sono cosciente.

Tuttavia, qualsiasi siano i motivi, i risultati convergono sempre verso l'uso della forza, il più delle volte in maniera inconsulta. E il protagonista è invariabilmente sempre il solito.

Diciamo che se anche le motivazioni sono di sopraffina strategia politico-economica e coinvolgono aspetti di geografia politica delicati da far combaciare, il far decollare i bombardieri è pur sempre una soddisfazione che non ha pari. Se non altro ha un impatto plateale e riempie gli occhi, tu non trovi?

Detto questo, concordo con te in parecchi aspetti.

Ovviamente l'uso della forza o la sua minaccia d'uso è il miglior deterrente possibile a livello diplomatico, anche se in genere è l'ultima risorsa da utilizzare. Il problema si pone quando in questo caso hai più attori coinvolti, che controbilanciano la tua minaccia. Sono ad esempio convinto che solo 20 anni fa la questione Iran non si sarebbe neanche posta, mentre ora con il ritorno di fatto alla guerra fredda gli USA devono escogitare ben altro per mantenere egemonia (e, sempre secondo me, in un futuro neanche tanto lontano la loro egemonia avrà la sua fine per motivi fisiologici).

In tutto questo, se ci sarà un'escalation negativa purtroppo a rimetterci sarà il popolo iraniano.
 
Registrato
9 Maggio 2017
Messaggi
13,352
Reaction score
1,621
Ovviamente l'uso della forza o la sua minaccia d'uso è il miglior deterrente possibile a livello diplomatico, anche se in genere è l'ultima risorsa da utilizzare. Il problema si pone quando in questo caso hai più attori coinvolti, che controbilanciano la tua minaccia. Sono ad esempio convinto che solo 20 anni fa la questione Iran non si sarebbe neanche posta, mentre ora con il ritorno di fatto alla guerra fredda gli USA devono escogitare ben altro per mantenere egemonia (e, sempre secondo me, in un futuro neanche tanto lontanola loro egemonia avrà la sua fine per motivi fisiologici).

In tutto questo, se ci sarà un'escalation negativa purtroppo a rimetterci sarà il popolo iraniano.

e questo il punto.. stanno tentando da anni un Guerra Planetaria x (cercare) di evitarlo !
 

gabri65

BFMI-class member
Registrato
26 Giugno 2018
Messaggi
21,159
Reaction score
15,953
Ovviamente l'uso della forza o la sua minaccia d'uso è il miglior deterrente possibile a livello diplomatico, anche se in genere è l'ultima risorsa da utilizzare. Il problema si pone quando in questo caso hai più attori coinvolti, che controbilanciano la tua minaccia. Sono ad esempio convinto che solo 20 anni fa la questione Iran non si sarebbe neanche posta, mentre ora con il ritorno di fatto alla guerra fredda gli USA devono escogitare ben altro per mantenere egemonia (e, sempre secondo me, in un futuro neanche tanto lontano la loro egemonia avrà la sua fine per motivi fisiologici).

In tutto questo, se ci sarà un'escalation negativa purtroppo a rimetterci sarà il popolo iraniano.

Certo, e sottolineo il "purtroppo", per evidenziare quale è alla fine il ricevitore netto, in negativo, di questo modus operandi.

Andrò OT. Siamo molto lontani da un ordine superiore delle cose in questo mondo, abbiamo ancora concezioni tribalistiche per certe cose. Ancora non abbiamo capito che i nuovi nemici non sono quelli della nazione accanto, ma sono invece il gestire una popolazione in continuo aumento e che sta portando al collasso del pianeta, con risorse che si assottigliano e ritardi tecnologici in settori che dovrebbero avere attenzione massima, come lo sfruttamento dell'energia e il riciclo delle materie.

Che c'entra? Anche niente. Ma la parola che fa da perno è "egemonia", come hai giustamente scritto. Finchè starà in cima ai pensieri, episodi come questo sono destinati a ripresentarsi, magari sotto altre forme, quotidianamente.

Trump, come molti altri, sfrutta il momento dovuto a questo malcontento, facendo leva sull'immaginario collettivo americano, fatta di potenza militare e forza bruta, preferibilmente sbandierata in modo stucchevole. Non è il modo di fare secondo me. Anche piegando l'Iran, il mondo non migliorerà, nemmeno internamente agli USA. Semplice da prevedere, difficile da comprendere. D'altra parte, anche gli altri non sono eccellenze, eh.
 
Alto
head>