Vatileaks - "Avarizia". I soldi dei bambini e le offerte in attici.

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Secondo il mio modesto parere, l'ateo non considera abbastanza il principio di causa/effetto; viene (forse volutamente ) disatteso, per avere un pretesto per non dovere rendere conto a nessuna entità superiore; in questo la teoria evoluzionistica ha creato il presupposto per una società atea, giustificando l'esistenza della vita nella sua miriade di forme come una serie fortuita di eventi casuali determinatisi appunto in virtù del cieco caso. Ma ci sono anche atei diventati tali per le nefandezze della chiesa, o perchè non sanno conciliare la sofferenza con l'esistenza di un Dio.....insomma, ce ne sono di motivazioni; che poi abbiano una base solida o meno, è da dimostrare.

Qui si confonde la teleologia con il principio di causa/effetto, che ad ogni modo non spiega alcunché circa l'esistenza di Dio.
 

Milanforever26

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purtroppo entriamo in un campo da cui non ne usciamo più .. ci abbiamo provato diverse volte in questi anni a parlarne su questo forum ma tutte le volte che entriamo in questo discorso ognuno ha la propria posizione difficile da smuovere e da spiegare ..

la risposta che ti ha dato [MENTION=36]er piscio de gatto[/MENTION] racchiude anche la mia di idea ..

Ma guarda, io non ho nessuna posizione...nel senso che alla fine io rispetto appieno il modo di vivere di chiunque...solo che, poiché è una cosa che va oltre la mia comprensione, cercavo di capire...soprattutto per chi cresce in occidente dove bene o male le religioni sono radicate da millenni mi incuriosisce capire come si può uscire dallo schema mentale "Dio aiutami" quando uno si trova in situazioni fuori dal suo controllo (e sono molte nella vita)...
 
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Quindi quando ad un ateo capita una disgrazia, tipo che perde un arto o che gli viene una malattia degenerativa o gli muore un caro pensa che è colpa sua in qualche modo?...
Quando un ateo si trova in una situazione che non è sotto il suo controllo come reagisce? Penso ad un ateo che va a fare una visita medica per sapere se ha un cancro, durante l'attesa del responso che fa?
Oppure un ateo che attende una lieta notizia, tipo la nascita di un figlio, non cerca in qualche modo di "pregare" che nasca sano?

Ma deve essere per forza colpa di qualcuno? A mio nonno settimana scorsa è preso un ictus, non é né colpa mia, né colpa di Dio: è la natura, succede. I ragionamenti del tipo "Prego perché mio figlio nasca sano", li trovo aberranti perché presuppongono l'esistenza di un dio bizzoso, che distribuisce vita, morte e malattia a seconda di come gli gira il cervello, per cui se hai il genitore che prega nasci sano, se no magari dio ti manda una malattia genetica e campi come un cane. Ma un dio così sarebbe da disprezzare, non da adorare. Siamo umani e perciò comprendo la fede irrazionale nell'inconoscibile, fatico però a comprendere perché a certuni risulti tanto difficile accettare che possa esistere qualcuno che campa serenamente e in pace con se stesso e con il mondo, pur non confidando in entità soprannaturali.
 

Milanforever26

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Ma deve essere per forza colpa di qualcuno? A mio nonno settimana scorsa è preso un ictus, non é né colpa mia, né colpa di Dio: è la natura, succede. I ragionamenti del tipo "Prego perché mio figlio nasca sano", li trovo aberranti perché presuppongono l'esistenza di un dio bizzoso, che distribuisce vita, morte e malattia a seconda di come gli gira il cervello, per cui se hai il genitore che prega nasci sano, se no magari dio ti manda una malattia genetica e campi come un cane. Ma un dio così sarebbe da disprezzare, non da adorare. Siamo umani e perciò comprendo la fede irrazionale nell'inconoscibile, fatico però a comprendere perché a certuni risulti tanto difficile accettare che possa esistere qualcuno che campa serenamente e in pace con se stesso e con il mondo, pur non confidando in entità soprannaturali.

Mi sono espresso male forse...non intendo che uno se ne sta li tutto il giorno a pregare per questo o per quello..io parlo di determinati momenti in cui uno non può avere la situazione sotto controllo e allora lì mi chiedo come si approccia mentalmente alla situazione...hai riproposto l'esempio del figlio in una salsa in cui uno prega a priori, io invece intendo che a uno nasce un figlio e il dottore viene lì a dirgli appena è nato "c'è un problema, dobbiamo operarlo" e allora lì, finché aspetta col sangue gelato che il medico esca col responso dalla sala operatoria, cosa fa uno? Pensa hai fatti suoi? non credo...sarà preoccupato suppongo e in qualche modo "spererà" che vada tutto bene..chiamalo dio, chiamalo fato ma a qualcosa mi sembra comunque che uno si appigli...
Poi se per ateo stiamo ad intendere non credere in particolari regole religiose allora il primo ateo sono io e alzo entrambe le mani...ma fatico ad immaginare una persona che vive senza mai sperare in qualche "aiuto" esterno nella sua vita ma accetta tutto passivamente perché tanto "se è successo vuol dire che doveva capitare"
 
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Ma deve essere per forza colpa di qualcuno? A mio nonno settimana scorsa è preso un ictus, non é né colpa mia, né colpa di Dio: è la natura, succede. I ragionamenti del tipo "Prego perché mio figlio nasca sano", li trovo aberranti perché presuppongono l'esistenza di un dio bizzoso, che distribuisce vita, morte e malattia a seconda di come gli gira il cervello, per cui se hai il genitore che prega nasci sano, se no magari dio ti manda una malattia genetica e campi come un cane. Ma un dio così sarebbe da disprezzare, non da adorare. Siamo umani e perciò comprendo la fede irrazionale nell'inconoscibile, fatico però a comprendere perché a certuni risulti tanto difficile accettare che possa esistere qualcuno che campa serenamente e in pace con se stesso e con il mondo, pur non confidando in entità soprannaturali.

Ti straquoto.....quello che menzioni poi è un'insegnamento cervellotico del cattolicesimo, ma affonda le radici nella teologia dell'antica Grecia, dove si pensava che gli dèi si divertissero a giocare con le vicende umane.
 
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Qui si confonde la teleologia con il principio di causa/effetto, che ad ogni modo non spiega alcunché circa l'esistenza di Dio.

Comunque con la teoria della relatività Einstein ha dimostrato che la materia e l'energia sono in pratica la stessa cosa, ma in un differente stato fisico, per così dire...il problema degli atei è dimostrare la provenienza dell'energia quando non era ancora materia.
 

Milanforever26

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Comunque con la teoria della relatività Einstein ha dimostrato che la materia e l'energia sono in pratica la stessa cosa, ma in un differente stato fisico, per così dire...il problema degli atei è dimostrare la provenienza dell'energia quando non era ancora materia.

Se ci lanciamo in discussioni filosofiche sull'origine della materia e della vita non se ne esce mai...ognuno ha il suo punto di vista...certo che se la regola è "nulla si crea e nulla si distrugge" è evidente che per questa teoria tutto è sempre esistito solo sotto un'altra forma..il problema è la nostra incapacità di comprendere il senso dell'infinito (cioè proprio mentalmente non possiamo farlo)
PS: personalmente tra le varie teorie ritengo quella del big bang una grande cavolata..o meglio, mi va bene come teoria dell'evoluzione dell'universo, ma chi cerca di spacciarla come un modello per descriverne l'origine mi fa davvero ridere, che tutto nasca da un puntino infinitamente piccolo e infinitamente denso per me vuol dire accettare una cosa che ha lo stesso valore di credere che un entità aliena ha fatto una scorreggia e da lì è nato tutto...
 

tifoso evorutto

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Ma guarda, io non ho nessuna posizione...nel senso che alla fine io rispetto appieno il modo di vivere di chiunque...solo che, poiché è una cosa che va oltre la mia comprensione, cercavo di capire...soprattutto per chi cresce in occidente dove bene o male le religioni sono radicate da millenni mi incuriosisce capire come si può uscire dallo schema mentale "Dio aiutami" quando uno si trova in situazioni fuori dal suo controllo (e sono molte nella vita)...

Stai toccando un punto rovente,
la verità? quasi tutti siamo credenti o lo diventiamo in alcuni momenti, quasi nessuno crede veramente nel cattolicesimo o in altre religioni, al massimo ci si adagia su quella più consona.
tutto sommato a pensarci non è nemmeno tanto strano, Dio come dicono i cattolici è un dogma, le religioni un invenzione delle istituzioni.
 
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