Tomori:”La festa scudetto e le parole di Ibra…”

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Tomori al Guardian

Sulle parole di Ibra per lo Scudetto: "Ci ha detto: 'Ragazzi, se vinciamo, tenetevi pronti perché ci sarà da impazzire'"

Sui festeggiamenti a Milano: "Non ho mai visto nulla di simile: così tante persone. Era un percorso di tre, quattro, cinque chilometri, ma ci sono volute ore. Vedere tutti per strada... non riesco a descriverlo".

Sulla vittoria dello Scudetto: "Nessuno si aspettava che vincessimo. Quindi, quando ci siamo riusciti, è stata una sensazione ancora migliore: dimostrare che la gente si sbagliava è stato molto bello per tutti noi. Sapevamo di potercela fare".




Sulla visione della difesa in Italia: "Ho visto Baresi dopo l'ultima partita, ed è stato bello. Si vedono diverse leggende in giro. Il loro modo di difendere in Italia non direi che è personale, ma è: 'Devo assicurarmi che quello che sto facendo sia corretto e che nessuno mi superi'. Hanno questo orgoglio. Ci sono piccole cose che Pioli mi dice: 'Assicurati di bloccare una corsa o di non permettere che questo accada o che ci sia un contatto nell'area di rigore'. Guardando Bonucci e Chiellini... loro sono molto pratici, si capiscono le cose. Gli arbitri fischiano molto di più, quindi non si può entrare o, se lo si fa, si deve affrontare correttamente. Bisogna stare in piedi e nelle posizioni giuste per poter riconquistare la palla e non fare falli".

Sulla nazionale: "Se non vengo convocato, non penso: "Ah, che succede? A marzo non ero in preda al panico, ero solo concentrato sulle mie prestazioni e sull'aiutare il Milan. Ma da lì mi sono detto che se dovessi essere convocato, mi assicurerò di fare i passi necessari per rimanerci".

Sulla finale dell'Europeo vissuta a Milano: "Quando hanno pareggiato, avevo il viso coperto e non volevo guardare troppo in basso. Ma durante i rigori è stato difficile guardare. Ero vicino al Duomo e, in un certo senso, è stato bello vederli festeggiare. Ma in realtà non riuscivo ad andarmene abbastanza in fretta. Avevo sentito com'era l'Inghilterra mentre avanzavamo nel torneo; era una follia. Poi ho visto l'Italia festeggiare dopo la finale e questa è stata sicuramente una motivazione per me".

Sugli scherzi a Tonali e Florenzi post Macedonia: "Dopo l'eliminazione dell'Italia, c'erano Tonali e Florenzi e la gente portava la Macedonia al campo di allenamento. I giornali dicevano: 'Wow'. Ma la gente diceva: 'Beh, abbiamo perso contro una macedonia'. È stato preso come uno scherzo, ma è stato strano. Non si aspettavano di perdere".
 
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Tutti belli,tutti sorridenti,tutti festosi,vogliamoci bene,abbracciamoci tutti,felicità a destra e sinistra,ma quando poi iniziano a suonare le sirene madrilene o quelle inglesi piuttosto che parigine allora viene il procuratore a bussare a Casa Milan e le parole di oggi se le porta via il vento.
 

Rivera10

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Tutti belli,tutti sorridenti,tutti festosi,vogliamoci bene,abbracciamoci tutti,felicità a destra e sinistra,ma quando poi iniziano a suonare le sirene madrilene o quelle inglesi piuttosto che parigine allora viene il procuratore a bussare a Casa Milan e le parole di oggi se le porta via il vento.
Vieteremo ad ogni nostro tesserato di fare qualsiasi dichiarazione di modo che MVB non abbia a risentirsene🤣🤣🤣
 

ilPresidente

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Tutti belli,tutti sorridenti,tutti festosi,vogliamoci bene,abbracciamoci tutti,felicità a destra e sinistra,ma quando poi iniziano a suonare le sirene madrilene o quelle inglesi piuttosto che parigine allora viene il procuratore a bussare a Casa Milan e le parole di oggi se le porta via il vento.
È sempre stato così per qualsiasi club.l’unica differenza è che nel passato eravamo noi a presentarci con prezzi fuori mercato dai giocatori più talentipso, i quali facevano di tutto, anche i pazzi, pur di venire al Milan per guadagnare in quattro anni quello che non avevano messo insieme in una vita intera.
poi ognuno valuta la propria professione come meglio crede, chi come una fede (Tonali e Calabria), chi come un passaggio,
Chi come la migliore opportunità, chi come una delle migliori.
 
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È sempre stato così per qualsiasi club.l’unica differenza è che nel passato eravamo noi a presentarci con prezzi fuori mercato dai giocatori più talentipso, i quali facevano di tutto, anche i pazzi, pur di venire al Milan per guadagnare in quattro anni quello che non avevano messo insieme in una vita intera.
poi ognuno valuta la propria professione come meglio crede, chi come una fede (Tonali e Calabria), chi come un passaggio,
Chi come la migliore opportunità, chi come una delle migliori.
Indubbiamente,è che a me danno fastidio i proclami,le parole dette tanto per..
 

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Sulle parole di Ibra per lo Scudetto: "Ci ha detto: 'Ragazzi, se vinciamo, tenetevi pronti perché ci sarà da impazzire'"

Sui festeggiamenti a Milano: "Non ho mai visto nulla di simile: così tante persone. Era un percorso di tre, quattro, cinque chilometri, ma ci sono volute ore. Vedere tutti per strada... non riesco a descriverlo".

Sulla vittoria dello Scudetto: "Nessuno si aspettava che vincessimo. Quindi, quando ci siamo riusciti, è stata una sensazione ancora migliore: dimostrare che la gente si sbagliava è stato molto bello per tutti noi. Sapevamo di potercela fare".




Sulla visione della difesa in Italia: "Ho visto Baresi dopo l'ultima partita, ed è stato bello. Si vedono diverse leggende in giro. Il loro modo di difendere in Italia non direi che è personale, ma è: 'Devo assicurarmi che quello che sto facendo sia corretto e che nessuno mi superi'. Hanno questo orgoglio. Ci sono piccole cose che Pioli mi dice: 'Assicurati di bloccare una corsa o di non permettere che questo accada o che ci sia un contatto nell'area di rigore'. Guardando Bonucci e Chiellini... loro sono molto pratici, si capiscono le cose. Gli arbitri fischiano molto di più, quindi non si può entrare o, se lo si fa, si deve affrontare correttamente. Bisogna stare in piedi e nelle posizioni giuste per poter riconquistare la palla e non fare falli".

Sulla nazionale: "Se non vengo convocato, non penso: "Ah, che succede? A marzo non ero in preda al panico, ero solo concentrato sulle mie prestazioni e sull'aiutare il Milan. Ma da lì mi sono detto che se dovessi essere convocato, mi assicurerò di fare i passi necessari per rimanerci".

Sulla finale dell'Europeo vissuta a Milano: "Quando hanno pareggiato, avevo il viso coperto e non volevo guardare troppo in basso. Ma durante i rigori è stato difficile guardare. Ero vicino al Duomo e, in un certo senso, è stato bello vederli festeggiare. Ma in realtà non riuscivo ad andarmene abbastanza in fretta. Avevo sentito com'era l'Inghilterra mentre avanzavamo nel torneo; era una follia. Poi ho visto l'Italia festeggiare dopo la finale e questa è stata sicuramente una motivazione per me".

Sugli scherzi a Tonali e Florenzi post Macedonia: "Dopo l'eliminazione dell'Italia, c'erano Tonali e Florenzi e la gente portava la Macedonia al campo di allenamento. I giornali dicevano: 'Wow'. Ma la gente diceva: 'Beh, abbiamo perso contro una macedonia'. È stato preso come uno scherzo, ma è stato strano. Non si aspettavano di perdere".

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Blu71

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Tutti belli,tutti sorridenti,tutti festosi,vogliamoci bene,abbracciamoci tutti,felicità a destra e sinistra,ma quando poi iniziano a suonare le sirene madrilene o quelle inglesi piuttosto che parigine allora viene il procuratore a bussare a Casa Milan e le parole di oggi se le porta via il vento.

Troppe chiacchiere non piacciono nemmeno a me ma è in fondo è normale che dopo una vittoria inaspettata - anche da me sinceramente - ci siano tante dichiarazioni.
Il futuro di un calciatore è ormai imprevedibile. L’importante è che diano il meglio finché stanno con noi.
 

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