Guarda, Sunburn, sono totalmente a digiuno di conoscenze medico-scientifiche, quindi cerco di affidarmi a chi ha competenze evidenti nel settore. Nel caso specifico del Covid, però, mi trovo in grande difficoltà perché mi pare che spesso escano studi che si contraddicono a vicenda, ergo non riesco a seguire bene lo svolgersi della vicenda.
Ciò detto, i dati che riporti sono alquanto interessanti, specie la premessa al ragionamento. Perciò, se ho ben capito, la falla consisterebbe nel prendere in esame un campione di 16.000 persone vaccinate di cui non sarebbe possibile determinare con sicurezza le sorti in caso di malattia proprio perché mai entrate in contatto col virus; ergo, tra queste 16.000 persone potrebbero trovarsi sia individui che avrebbero superato indenni l’iniezione in modo naturale sia individui che, invece, sarebbero stati più a rischio e per i quali, allora, si rende necessaria l’inoculazione del vaccino. È corretto?
Vorrei, infine, farti una domanda: perché alcune persone, come me ad esempio, non si sono neppure accorte di aver contratto il virus, mentre altre sono andate incontro a problemi notevoli o, addirittura, alla morte? All’inizio, pensavo che dipendesse da fattori quali l’età o lo stato di salute, ma poi qualche dubbio mi è venuto osservando che individui con situazioni mediche e anagrafiche pressoché simili hanno sviluppato sintomi diversi.