Stiamo vivendo la peggiore epoca della Storia?

gabri65

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Ultima risposta sul tema giuro, poi se si vuole discutere di questo si aprirà thread apposito.

Quindi se tanti credono agli unicorni, giusto per fare un esempio, non era assolutamente offensivo, vuol dire che sono nel giusto e ci siano davvero? Non direi che funzioni così, non sei d’accordo?

Per la prima parte hai ragione, non si può dimostrare la non esistenza, ad oggi. Questo significa che esiste per forza? No. Ovviamente vale anche il contrario, non è detto che non esista per forza se non è possibile dimostrare che esista.

Ma allora questo teorema vale per qualsiasi cosa: puoi dimostrare che gli unicorni non esistono? Direi di no. Per cui potrebbero esistere? Io dico di no, ma se qualcuno ci crede, chi sono io per smentirlo senza prove? Dico solo che è altamente improbabile che esistano, e mi sembra molto più logico non crederci.

Io infatti non ti ho scritto che esiste. Sei libero di crederci o no, e rientra nella sfera di quelle cose che puoi solo intuire, dentro la tua coscienza.

Non ho scritto che da queste considerazioni -- di nuovo usando le leggi della logica -- ne segue l'esistenza di una entità superiore. Certo che quello che ci sta intorno da qualche parte viene.

Tu hai mai riflettuto profondamente sul nulla? Non intendo lo spazio vuoto, intendo il nulla assoluto, la mancanza di tutto, di dimensioni, di spazio, di tempo. L'universo non esiste. Il niente, nemmeno concepibile.

C'è da diventarci pazzi.

PS: mai detto che il tuo cervello arrivato (pare) ai 50 anni non funzioni, ma visto che ci “tenevo” a discutere con te, vuol dire che evidentemente anche se la pensi diversamente da me su quasi tutto, ti considero un utente “rispettabile”, non credi?

Errato. Non sono rispettabile, sono un povero cristo che sta qui a dire un po' di robe.

Invece te lo sottolineo perché per almeno tre volte, in argomenti diversi, hai tirato in ballo in modo assolutamente arbitrario e fuori luogo la questione età, ponendoti (forse senza nemmeno accorgertene) in modo, a mio modo di vedere, estremamente spiacevole. Io nemmeno so quanti anni hai, ne potresti avere 25 o 85, io discuto sulle idee e non con la carta d'identità. Onestamente avere una certà età determina certe cose. Io ho cambiato idea su tante cose, sai, con l'andare del tempo.

Ma fai pure il tuo percorso, quello che dico io conta zero.
 
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Ecco, ora ti faccio un esempio di razionalità:

Tu giustamente saresti felice di essere ricordato tra i vivi.
Ma non ha senso, tu SARAI MORTO.
Devi trarre questo tipo di emozioni IN VITA, quello che succede dopo per te è totalmente ininfluente.

Non ti cambia niente sia se ti sputeranno sulla tomba o se ogni giorno qualcuno verrà a piangerci sopra.

Questa è razionalità :asd:

Io invidio chi non lo è, veramente.
Perchè non significa essere "da meno", anzi, l' esatto opposto!
La vera immortalità è essere ricordato tra i vivi.
Comunque ci siamo capiti cosa intendo.
 

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Pensare che questa sia la peggiore era di sempre credo sia davvero, ma davvero, miope.
Boh, faccio anche fatica ad argomentare tanto mi pare evidente che venire torturati nel medioevo, per citare la prima cosa che mi viene in mente, perché il tuo bucato era più bianco di quello della vicina invidiosa che ti segnalava come possibile amante del demoniovsia un tantinello peggiore di poter spegnere una televisione e decidere di non assistere a spettacoli beceri, sicuramente, ma che si possono ignorare.
A livello di morale siamo in declino? È una opinione personale, come tutte le opinioni opinabile, ma ci può stare, ne trovo quanto meno il senso.
Ma pensare che questa sia la peggiore era in cui essere nati boh, davvero non riesco ad argomentare tanto mi lascia sbigottito come pensiero.
Ecco, sbigottito.
Questi episodi erano frequenti quanto essere in mezzo un attentato o a una sparatoria e meno frequenti di avere la casa occupata durante un'assenza da parte di nomadi con la sbirraglia che si rifiuta di buttarli fuori per fare tornare i proprietari.
Nel medioevo c'era più prospettiva per il futuro, mi pare che sia generalizzato che qui nessuno nemmeno lavorando con la moglie avrà prospettive migliori di quelli che sono venuti subito prima.
 
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Io sarei disposto a rivalutare la mia posizione se si dimostra che è completamente sbagliata. Non avrei motivo di sostenere il contrario. Però appunto, come si suol dire, vedere per credere
In realtà per chi vuol "vedere" di prove oggettive ne esistono già. Penso al DNA e alla sua meravigliosa complessità, allo stesso Darwin che studiando l'occhio umano e la sua struttura, ha giudicato che non potesse essere frutto dell' evoluzione.....oppure alla "semplice" cellula, che per organizzazione è stata paragonata ad una città. Dove c'è un'organizzazione ci dev'essere dietro una mente pensante, a mio parere.
A proposito di DNA, mi ricordo che un ateo irriducibile, Antony Flew, ormai deceduto, dopo aver riflettuto sulla scoperta del codice genetico, è addirittura diventato credente....ma qualcuno dirà che molti altri, di fronte alla stessa realtà, è rimasto ateo o agnostico.....come dicevo in un post di stamattina, credere o meno, ad un certo momento diventa una questione intima e personale.
 
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Ne sono convinto da un bel po'. Cosa ne pensate? Nessuna epoca come la nostra ha ribaltato l'ordine naturale delle cose, siamo in un epoca dove il giusto è diventato sbagliato e viceversa, dove tutto è un diritto, dove domina l'egoismo. Per altro, un'epoca totalmente priva di artisti e intellettuali di livello. L'unica così.
La risposta non è semplice né univoca. Bisogna infatti considerare diversi aspetti e prospettive per valutare il grado di benessere o di sofferenza della nostra società.

Da un lato, possiamo riconoscere i grandi progressi che sono stati fatti in campo scientifico, tecnologico, medico, culturale ed economico. Mai come oggi abbiamo a disposizione strumenti e conoscenze che ci permettono di migliorare la qualità della vita, di curare le malattie, di comunicare e di accedere all'informazione. Inoltre, abbiamo assistito a una maggiore diffusione dei diritti umani, della democrazia e della pace in molte parti del mondo.

Dall'altro lato, però, dobbiamo anche fare i conti con le gravi minacce che incombono sul nostro pianeta e sul nostro futuro. Il cambiamento climatico, l'inquinamento, la perdita di biodiversità, la povertà, le disuguaglianze, le migrazioni forzate, il terrorismo, le guerre sono solo alcuni dei problemi che ci mettono a dura prova e che richiedono soluzioni urgenti e condivise. Inoltre, dobbiamo affrontare le sfide etiche e morali che derivano dall'evoluzione della scienza e della tecnologia, come la manipolazione genetica, l'intelligenza artificiale, la cybersicurezza.

In conclusione, non possiamo dare una risposta definitiva alla domanda se stiamo vivendo la peggiore epoca della Storia. Dipende da come guardiamo alla realtà e da quali aspetti privilegiamo. Forse possiamo dire che stiamo vivendo un'epoca complessa e contraddittoria, in cui convivono luci e ombre, opportunità e rischi. Spetta a noi scegliere come affrontarla e come contribuire a renderla migliore.
 

Toby rosso nero

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Comunque io sarei molto affascinato all'idea di nascere in un'epoca diversa. Roma/grecia classica o rinascimento italiano.
Non dico che necessariamente fossero epoche migliori di queste, anzi probabilmente no. Ma il pensiero di vivere in epoche che mi appassiona studiare mi intriga tantissimo.

Il medioevo lo adoro dal punto di vista letterario e cinematografico, ma forse come vita quotidiana è un po' eccessivo... non vorrei nascere nel bel mezzo della peste nera :asd:

PS. Qualcuno inventi l'Animus di Assassin's Creed!!!
 

gabri65

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Comunque io sarei molto affascinato all'idea di nascere in un'epoca diversa. Roma/grecia classica o rinascimento italiano.
Non dico che necessariamente fossero epoche migliori di queste, anzi probabilmente no. Ma il pensiero di vivere in epoche che mi appassiona studiare mi intriga tantissimo.

Il medioevo lo adoro dal punto di vista letterario e cinematografico, ma forse come vita quotidiana è un po' eccessivo... non vorrei nascere nel bel mezzo della peste nera :asd:

PS. Qualcuno inventi l'Animus di Assassin's Creed!!!

A me sarebbe piaciuto vivere nel giurassico, almeno vedevo i famosi dinosauri e la natura incontaminata.

E poi faceva sicuramente un caldo bestiale, cosa che a me fa godere.

Bellissimo, sempre sudato.
 

Diavolo86

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Questi episodi erano frequenti quanto essere in mezzo un attentato o a una sparatoria e meno frequenti di avere la casa occupata durante un'assenza da parte di nomadi con la sbirraglia che si rifiuta di buttarli fuori per fare tornare i proprietari.
Nel medioevo c'era più prospettiva per il futuro, mi pare che sia generalizzato che qui nessuno nemmeno lavorando con la moglie avrà prospettive migliori di quelli che sono venuti subito prima.
Ok, quindi secondo te una persona nata nel medioevo aveva prospettive migliori di una nata ai nostri giorni.
Migliore in termini di sanità, istruzione, sicurezza, lavoro, prospettive di vita, benessere generale anche solo di servizi, beni di consumo, cibo, vestiti ecc.
Ci vorrei vedere a passare un mesetto nel medioevo con le idee e le prospettive di adesso, sapendo cosa ci possiamo permettere ora.
Mio nonno diceva sempre "ci vorrebbe la guerra" quando qualcunoa tavola sorecava cibo.. ma che ne sapeva, fortunato lui che aveva combattuto, mica noi che dobbiamosopportare questa epoca!
Fortunati i medioevali, accidenti!
 
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