Il Re dell'Est
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Svolta importante per il principale desiderio dell'AD milanista, Barbara Berlusconi. Il 19 agosto, infatti, è stato pubblicato il bando per l'assegnazione delle aree post Expo. La società incaricata di vendere i terreni (composta da Regione Lombardia, Comune e Provincia di Milano, Comune di Rho e Fondazione Fiera) ha deciso di mettere in vendita tutta l'area pari ad 1 milione di metri quadrati. Quindi niente assegnazione per lotti separati. Tuttavia all'interno del bando viene specificato che i soggetti che possono partecipare alla gara possono essere non solo singole società ma anche dei consorzi già costituiti o in via di costituzione. Elemento non di poco conto come ha ribadito il presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni: "Una delle valutazioni che era stata fatta all'inizio era se fare una gara per l'intero comparto o dividerlo per lotti. La soluzione che abbiamo trovato è stata quella offrire la possibilità di partecipare ai raggruppamenti di impresa, così che potessero partecipare insieme più imprese interessate a lotti diversi".
In questo senso, Area Expo ha già ricevuto 15 manifestazioni di interesse, tra cui anche quella del Milan. Dunque, considerato che nessuna società si potrà accollare l'onere di acquistare l'intera area (la cui base d'asta è di 315M di euro), Area Expo spera che tutte le società interessate creino un consorzio di imprese con il quale destinare, ciascuno per la propria quota di competenza, questi 315M di euro.
Il bando prevede una serie di vincoli da rispettare, tra cui un parco pluritematico di almeno 440.000 mq e rispettare il limite massimo di edificazione di 470.000 mq. Bisognerà, inoltre, utilizzare il terreno per tre funzioni diverse: cioè non ci potranno essere solo appartamenti, o solo negozi, o solo artigiani e aziende, ma ci dovrà essere un mix di tutti e tre.
Le tempistiche e i successivi passi.
Entro il 15 novembre 2014: i soggetti interessati dovranno far pervenire la loro proposta con la documentazione tecnica, economica ed amministrativa (ed una fidejussione di 3 milioni).
Entro il 30 novembre 2014: avverrà l'aggiudicazione ad uno dei soggetti interessati e la stipula del contratto preliminare con caparra di 30 milioni.
Entro il 31 dicembre 2016: approvazione del piano urbanistico e stipula del contratto definitivo con il soggetto aggiudicatario.
A tal proposito bisogna tener conto che lo smantellamento dei padiglioni dell'Expo terminerà entro il 31 luglio 2016. Quindi, in considerazione del fatto che il contratto definitivo verrà stipulato entro il 31 dicembre 2016, dopo il vaglio del piano urbanistico, se tutto va bene un eventuale inizio dei lavori per la costruzione dello stadio non potrà avvenire prima di gennaio 2017. Quindi tra 2 anni e mezzo.
Nella documentazione allegata al bando, inoltre, si parla chiaramente di "una ipotesi locatizzativa di uno stadio di calcio multifunzionale di modello europeo, come struttura privata su area privata". L’impianto sarebbe localizzato all'interno del parco pluritematico, ma con un preciso paletto: lo stadio occuperà una superficie massima di 7 ettari, garantendo comunque una superficie dello stesso Parco non inferiore a 44 ettari. Nella documentazione vengono anche indicati tre stadi da prendere ad esempio: l’Allianz Arena di Monaco di Baviera (la casa del Bayern), l’Emitates Stadium di Londra (Arsenal) e lo Juventus Stadium di Torino.
In questo senso, Area Expo ha già ricevuto 15 manifestazioni di interesse, tra cui anche quella del Milan. Dunque, considerato che nessuna società si potrà accollare l'onere di acquistare l'intera area (la cui base d'asta è di 315M di euro), Area Expo spera che tutte le società interessate creino un consorzio di imprese con il quale destinare, ciascuno per la propria quota di competenza, questi 315M di euro.
Il bando prevede una serie di vincoli da rispettare, tra cui un parco pluritematico di almeno 440.000 mq e rispettare il limite massimo di edificazione di 470.000 mq. Bisognerà, inoltre, utilizzare il terreno per tre funzioni diverse: cioè non ci potranno essere solo appartamenti, o solo negozi, o solo artigiani e aziende, ma ci dovrà essere un mix di tutti e tre.
Le tempistiche e i successivi passi.
Entro il 15 novembre 2014: i soggetti interessati dovranno far pervenire la loro proposta con la documentazione tecnica, economica ed amministrativa (ed una fidejussione di 3 milioni).
Entro il 30 novembre 2014: avverrà l'aggiudicazione ad uno dei soggetti interessati e la stipula del contratto preliminare con caparra di 30 milioni.
Entro il 31 dicembre 2016: approvazione del piano urbanistico e stipula del contratto definitivo con il soggetto aggiudicatario.
A tal proposito bisogna tener conto che lo smantellamento dei padiglioni dell'Expo terminerà entro il 31 luglio 2016. Quindi, in considerazione del fatto che il contratto definitivo verrà stipulato entro il 31 dicembre 2016, dopo il vaglio del piano urbanistico, se tutto va bene un eventuale inizio dei lavori per la costruzione dello stadio non potrà avvenire prima di gennaio 2017. Quindi tra 2 anni e mezzo.
Nella documentazione allegata al bando, inoltre, si parla chiaramente di "una ipotesi locatizzativa di uno stadio di calcio multifunzionale di modello europeo, come struttura privata su area privata". L’impianto sarebbe localizzato all'interno del parco pluritematico, ma con un preciso paletto: lo stadio occuperà una superficie massima di 7 ettari, garantendo comunque una superficie dello stesso Parco non inferiore a 44 ettari. Nella documentazione vengono anche indicati tre stadi da prendere ad esempio: l’Allianz Arena di Monaco di Baviera (la casa del Bayern), l’Emitates Stadium di Londra (Arsenal) e lo Juventus Stadium di Torino.