Stadio Milan: non gradite le aree proposte da sala.

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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 10 gennaio 2018, il Milan non gradisce le aree (Rogoredo, Porto di Mare) proposte dal sindaco di Milano, Sala, per la costruzione del nuovo impianto. Inoltre, il Milan non ha ancora deciso in quanto non gli è stato ancora mostrato il piano di ammodernamento di San Siro pensato dall'Inter ed anche perchè la società rossonera non ritiene conveniente dal punto di vista economico la condivisione dell'impianto col club nerazzurro.
 
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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 10 gennaio 2018, il Milan non gradisce le aree (Rogoredo, Porto di Mare) proposte dal sindaco di Milano, Sala, per la costruzione del nuovo impianto. Inoltre, il Milan non ha ancora deciso in quanto non gli è stato ancora mostrato il piano di ammodernamento di San Siro pensato dall'Inter ed anche perchè la società rossonera non ritiene conveniente dal punto di vista economico la condivisione dell'impianto col club nerazzurro.

Io tifo per Sesto San Giovanni... Credo sarebbe molto più comodo per tutti e da tutti i punti di vista...
 

ralf

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Io tifo per Sesto San Giovanni... Credo sarebbe molto più comodo per tutti e da tutti i punti di vista...
Personalmente come zona preferirei lo Scalo Farini, che è vicino sia al centro che alla stazione ferroviaria di Porta Garibaldi.
 

Casnop

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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 10 gennaio 2018, il Milan non gradisce le aree (Rogoredo, Porto di Mare) proposte dal sindaco di Milano, Sala, per la costruzione del nuovo impianto. Inoltre, il Milan non ha ancora deciso in quanto non gli è stato ancora mostrato il piano di ammodernamento di San Siro pensato dall'Inter ed anche perchè la società rossonera non ritiene conveniente dal punto di vista economico la condivisione dell'impianto col club nerazzurro.
L'analisi del Corriere è condivisibile. Sala, con la sortita giornalistica di ieri, ha voluto tastare il gradimento del Milan alle proposte di aree comunali disponibili per l'impianto di uno stadio di calcio privato del Milan, ricevendone una risposta che, seppur piccata dal punto di vista formale, non avendo effettivamente il club rossonero mai rinunciato formalmente all'idea di reinvestire su San Siro, come avrebbe invece fatto intendere il Sindaco, tuttavia tradisce una non preferenza per le aree di Porta di Mare e Rogoredo, segnalate dalla Amministrazione. In questa premessa, al di là della attrattività di altri siti nel territorio cittadino (ex Piazza d'Armi, scalo Farini), resta il problema di una Amministrazione poco collaborativa con il club rispetto a soluzioni alternative, sulle quali il Comune non potrebbe escludere ostacoli burocratici ed urbanistici ai fini dei provvedimenti concessori, che potrebbero compromettere gli investimenti privati, con gravi pregiudizi. È ora che il club, nelle valutazioni di fattibilità che sta compiendo in queste settimane, ponga lo sguardo ad altre opportunità fuori dal contesto urbano milanese, ma pur sempre nell'ambito metropolitano, dialogando con altri privati e soprattutto con altre amministrazioni più disponibili, avendo chiari gli obiettivi di un impianto adeguato alle sue ambizioni sportive, ed ai suoi obiettivi imprenditoriali e commerciali, ma senza perdere, e neanche per un istante, la tensione verso la realizzazione di questo progetto, vitale come l'aria per un club che si sta mettendo sulla strada della espansione di fatturato, della patrimonializzazione, e della autonomia economica e finanziaria dagli apporti dei soci, elementi che connotano ovunque, in Europa e non solo, l'identità di una grande società sportiva. Avanti, dunque. :)
 

Mika

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L'analisi del Corriere è condivisibile. Sala, con la sortita giornalistica di ieri, ha voluto tastare il gradimento del Milan alle proposte di aree comunali disponibili per l'impianto di uno stadio di calcio privato del Milan, ricevendone una risposta che, seppur piccata dal punto di vista formale, non avendo effettivamente il club rossonero mai rinunciato formalmente all'idea di reinvestire su San Siro, come avrebbe invece fatto intendere il Sindaco, tuttavia tradisce una non preferenza per le aree di Porta di Mare e Rogoredo, segnalate dalla Amministrazione. In questa premessa, al di là della attrattività di altri siti nel territorio cittadino (ex Piazza d'Armi, scalo Farini), resta il problema di una Amministrazione poco collaborativa con il club rispetto a soluzioni alternative, sulle quali il Comune non potrebbe escludere ostacoli burocratici ed urbanistici ai fini dei provvedimenti concessori, che potrebbero compromettere gli investimenti privati, con gravi pregiudizi. È ora che il club, nelle valutazioni di fattibilità che sta compiendo in queste settimane, ponga lo sguardo ad altre opportunità fuori dal contesto urbano milanese, ma pur sempre nell'ambito metropolitano, dialogando con altri privati e soprattutto con altre amministrazioni più disponibili, avendo chiari gli obiettivi di un impianto adeguato alle sue ambizioni sportive, ed ai suoi obiettivi imprenditoriali e commerciali, ma senza perdere, e neanche per un istante, la tensione verso la realizzazione di questo progetto, vitale come l'aria per un club che si sta mettendo sulla strada della espansione di fatturato, della patrimonializzazione, e della autonomia economica e finanziaria dagli apporti dei soci, elementi che connotano ovunque, in Europa e non solo, l'identità di una grande società sportiva. Avanti, dunque. :)

Vero. La giunta milanese ci è ostile, si vuole dare quelle aree a noi non congeniali. La giunta di Sesto San Giovanni ci aspetta a braccia aperte nell'area Falck, altro da aggiungere non c'è.
 

Djici

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Sala sta provando in tutti i modi di farci slogiare
 
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L'analisi del Corriere è condivisibile. Sala, con la sortita giornalistica di ieri, ha voluto tastare il gradimento del Milan alle proposte di aree comunali disponibili per l'impianto di uno stadio di calcio privato del Milan, ricevendone una risposta che, seppur piccata dal punto di vista formale, non avendo effettivamente il club rossonero mai rinunciato formalmente all'idea di reinvestire su San Siro, come avrebbe invece fatto intendere il Sindaco, tuttavia tradisce una non preferenza per le aree di Porta di Mare e Rogoredo, segnalate dalla Amministrazione. In questa premessa, al di là della attrattività di altri siti nel territorio cittadino (ex Piazza d'Armi, scalo Farini), resta il problema di una Amministrazione poco collaborativa con il club rispetto a soluzioni alternative, sulle quali il Comune non potrebbe escludere ostacoli burocratici ed urbanistici ai fini dei provvedimenti concessori, che potrebbero compromettere gli investimenti privati, con gravi pregiudizi. È ora che il club, nelle valutazioni di fattibilità che sta compiendo in queste settimane, ponga lo sguardo ad altre opportunità fuori dal contesto urbano milanese, ma pur sempre nell'ambito metropolitano, dialogando con altri privati e soprattutto con altre amministrazioni più disponibili, avendo chiari gli obiettivi di un impianto adeguato alle sue ambizioni sportive, ed ai suoi obiettivi imprenditoriali e commerciali, ma senza perdere, e neanche per un istante, la tensione verso la realizzazione di questo progetto, vitale come l'aria per un club che si sta mettendo sulla strada della espansione di fatturato, della patrimonializzazione, e della autonomia economica e finanziaria dagli apporti dei soci, elementi che connotano ovunque, in Europa e non solo, l'identità di una grande società sportiva. Avanti, dunque. :)

Io ho più di una perplessità. Visto il percorso dello "Stadio della Roma" , ovvero 3-4 anni dal progetto preliminare all'approvazione del progetto definitivo per lo più in una zona da urbanizzare, ma senza interferenze e con oneri di urbanizzazione in gran parte a carico del progetto.....
questo atteggiamento da dobbiamo pensare... dobbiamo vedere.... Mi sembra poco promettente.
Se capisco bene tu suggerisci di valutare con il comune di Sesto l'area ex-falck.
Va bene, ma questo avere idee vaghissime su cosa fare al riguardo a gennaio 2018 mi fa proiettare lo scenario nuovo stadio del Milan, se va bene, al 2025-2026.
Preoccupante.
Come scritto in precedenza, non vorrei che quella del Milan sia una strategia a prendere tempo.
Giustamente quelli dell'Inter che invece la strategia ce 'hanno chiara vorrebbero sapere con urgenza se il Milan vuole partecipare, condividendo la loro strategia, oppure seguirne una autonoma.
 

Casnop

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Io ho più di una perplessità. Visto il percorso dello "Stadio della Roma" , ovvero 3-4 anni dal progetto preliminare all'approvazione del progetto definitivo per lo più in una zona da urbanizzare, ma senza interferenze e con oneri di urbanizzazione in gran parte a carico del progetto.....
questo atteggiamento da dobbiamo pensare... dobbiamo vedere.... Mi sembra poco promettente.
Se capisco bene tu suggerisci di valutare con il comune di Sesto l'area ex-falck.
Va bene, ma questo avere idee vaghissime su cosa fare al riguardo a gennaio 2018 mi fa proiettare lo scenario nuovo stadio del Milan, se va bene, al 2025-2026.
Preoccupante.
Come scritto in precedenza, non vorrei che quella del Milan sia una strategia a prendere tempo.
Giustamente quelli dell'Inter che invece la strategia ce 'hanno chiara vorrebbero sapere con urgenza se il Milan vuole partecipare, condividendo la loro strategia, oppure seguirne una autonoma.
Zosimo, le indiscrezioni giornalistiche riferiscono che la proposta del Sindaco Sala, di destinazione di alcune aree private nella zona di Rogoredo-Porta di Mare a sede dello stadio del Milan, risale alla fine di novembre, e rispetto ad essa il club ha riservato di formulare una risposta, che il Corriere stamani riferisce che non sarebbe (ma il condizionale è d'obbligo) positiva. Questo tipo di analisi, oggetto di due diligence immobiliari abbastanza laboriose e complesse, hanno tempi di elaborazione non immediati, comunque compatibili con quelli che il Milan sta assumendo, anche in considerazione di quelle esigenze di condivisione con l'Inter e l'Amministrazione comunale, espresse nella nota ufficiale di ieri. Non vedo francamente segni di attendismo opportunistico del Milan, quanto piuttosto una necessaria ponderazione di tanti elementi, in specie se orientati alla fondamentale scelta di abbandonare dopo novanta anni San Siro, e costruire un proprio stadio. La scelta dell'Inter è chiara quanto semplice, ristrutturare San Siro, ma gli interessi coinvolti in esso sono complessi e delicati, e riguardano anche quelli del Milan, coinvolto sinora nella gestione ordinaria dell'impianto. Forzature in questo senso sono al momento inopportune. :)
 

Il Rosso e il Nero

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Come riportato dal Corriere della Sera in edicola oggi, 10 gennaio 2018, il Milan non gradisce le aree (Rogoredo, Porto di Mare) proposte dal sindaco di Milano, Sala, per la costruzione del nuovo impianto. Inoltre, il Milan non ha ancora deciso in quanto non gli è stato ancora mostrato il piano di ammodernamento di San Siro pensato dall'Inter ed anche perchè la società rossonera non ritiene conveniente dal punto di vista economico la condivisione dell'impianto col club nerazzurro.

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