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Tuttosport: un sogno proibito, chiamato Sergej Milinkovic-Savic. Il centrocampista serbo, dopo otto stagioni e un contratto in scadenza nel giugno 2024, sembra ormai arrivato ai titoli di coda della sua storia con la Lazio. La sensazione è che le strade fra il club biancoceleste e il “Sergente” - che non intende prolungare e all'inizio dell'ultima stagione aveva ricevuto una promessa di essere ceduto in caso di qualificazione in Champions -, si stiano per separare. Su Milinkovic-Savic ci sono tantissime squadre, all’estero e in Italia, dove ci sono due suoi grandi estimatori, due allenatori che lo hanno accompagnato nei primi anni in Serie A: Stefano Pioli e Simone Inzaghi. Entrambi lo hanno inserito nella loro lista dei desideri, ma non è assolutamente detto che vengano accontentati dai propri club. Anzi. Innanzitutto perché trattare con Claudio Lotito non è mai semplice e, nonostante manchino dodici mesi alla scadenza, per il serbo parte da una valutazione di 30-35 milioni. Poi perché sia Inter sia Milan dovranno muoversi sul mercato con "cautela" e Milinkovic-Savic non è un profilo che si potrà prendere con formule fantasiose o in prestito con diritto di riscatto. Per questo entrambi i club monitorano la situazione, ma al tempo stesso battono altre piste. L’Inter in particolare Frattesi (Marotta e Ausilio martedì hanno cenato col Sassuolo) e il vecchio pallino Kessie. Il Milan invece esplora le occasioni del mercato, guarda a giocatori in scadenza 2023 (Kamada, di fatto bloccato) o 2024 (come l’argentino, con passaporto italiano, Guido Rodriguez del Betis), ma anche a giovani talenti come Samardzic (Udinese).
Il tecnico nerazzurro ha indicato il suo ex centrocampista nel vertice andato in scena martedì nella sede nerazzurra. Per lui Milinkovic-Savic sarebbe l’elemento perfetto, per tecnica, fisicità e senso del gol, per completare la linea mediana. Inzaghi vorrebbe un’Inter rinforzata, ma al tempo stesso senza perdere i suoi totem, desideri... alti, che cozzano con la politica di autofinanziamento imposta da Zhang. Milinkovic-Savic a Marotta e Ausilio piace da anni, con la Lazio dovranno parlare del riscatto di Acerbi ma, nonostante le valutazioni più o meno simili, per l’Inter sarà probabilmente più facile trovare un’eventuale intesa col Sassuolo per Frattesi, anche se c’è la concorrenza della Juventus. Per non parlare dell’ingaggio: almeno 5 milioni per il serbo, forse meno della metà per Frattesi.
Sul fronte Pioli, bisogna ricordare che il Milan già nell'estate del 2018 presentò un'offerta monstre a Lotito in un blitz nella sua residenza estiva a Cortina d’Ampezzo. Era il primo Milan di Elliott, con gli americani pronti a fare un maxi investimento, ma Lotito disse no. Oggi la situazione è differente ed economicamente il serbo, seppur bramato da Pioli alla ricerca da un anno di un erede di Kessie, rischia di essere fuori portata. Perché? Il Milan preferisce differenziare gli investimenti su più profili che possano alzare il livello della squadra e l’all-in della scorsa estate di Maldini su De Ketealere è una scottatura ancora parecchio viva all’interno del nuovo pool milanista che gestisce il mercato.
Chuwku e Nelson QUI -) Milan: Chukwueze pole (ma l'Arsenal..). Nelson alternativa.
Thuram, Kamada e Colombo QUI -) Thuram valuta, Kamada, e Colombo in dubbio.
Jorginho e Gagliardini QUI -) Milan: Jorginho e Gagliardini, a zero.
Il tecnico nerazzurro ha indicato il suo ex centrocampista nel vertice andato in scena martedì nella sede nerazzurra. Per lui Milinkovic-Savic sarebbe l’elemento perfetto, per tecnica, fisicità e senso del gol, per completare la linea mediana. Inzaghi vorrebbe un’Inter rinforzata, ma al tempo stesso senza perdere i suoi totem, desideri... alti, che cozzano con la politica di autofinanziamento imposta da Zhang. Milinkovic-Savic a Marotta e Ausilio piace da anni, con la Lazio dovranno parlare del riscatto di Acerbi ma, nonostante le valutazioni più o meno simili, per l’Inter sarà probabilmente più facile trovare un’eventuale intesa col Sassuolo per Frattesi, anche se c’è la concorrenza della Juventus. Per non parlare dell’ingaggio: almeno 5 milioni per il serbo, forse meno della metà per Frattesi.
Sul fronte Pioli, bisogna ricordare che il Milan già nell'estate del 2018 presentò un'offerta monstre a Lotito in un blitz nella sua residenza estiva a Cortina d’Ampezzo. Era il primo Milan di Elliott, con gli americani pronti a fare un maxi investimento, ma Lotito disse no. Oggi la situazione è differente ed economicamente il serbo, seppur bramato da Pioli alla ricerca da un anno di un erede di Kessie, rischia di essere fuori portata. Perché? Il Milan preferisce differenziare gli investimenti su più profili che possano alzare il livello della squadra e l’all-in della scorsa estate di Maldini su De Ketealere è una scottatura ancora parecchio viva all’interno del nuovo pool milanista che gestisce il mercato.
Chuwku e Nelson QUI -) Milan: Chukwueze pole (ma l'Arsenal..). Nelson alternativa.
Thuram, Kamada e Colombo QUI -) Thuram valuta, Kamada, e Colombo in dubbio.
Jorginho e Gagliardini QUI -) Milan: Jorginho e Gagliardini, a zero.