Eh sì, la resa dei conti è inevitabile.
Facendo un'analisi fredda e spietata:
1- E' stato un errore dare una squadra da assemblare
Quando si mette un allenatore nuovo e perdipiù così inesperto, una società è obbligato a tutelarlo il più possibile sia a parole sia con i fatti. Non si tutela un allenatore con dichiarazioni del tipo "vinciamo lo scudetto", "colmato il gap con la Juve", "obbligatorio arrivare terzi".
Soprattutto, non lo si tutela dandogli una rosa composta perlopiù dagli stessi giocatori provenienti da una stagione disastrosa. Una rosa che avrebbe dovuto essere rifondata per spezzare i legami col passato.
La rosa invece è stata solo puntellata con una campagna acquisti fatta di poche certezze, Alex e Diego Lopez, e molte incertezze di cui a oggi si può dire che solo Bonaventura è pienamente promosso, mentre gli altri o sono bocciati o sono rimandati (Menez in quest'ultima categoria).
Conte alla Juve aveva dei giocatori dal ruolo preciso. Pirlo era il regista. Vidal e Marchisio le mezz'ali. Matri la prima punta. Vucinic la seconda.
Conte ha dovuto preoccuparsi di motivare i giocatori e di dare un'identità alla squadra.
Inzaghi questa fortuna non l'ha avuta.
Il risultato è stato una squadra che ha iniziato il campionato senza una formazione precisa che ha fatto continui esperimenti che si stanno ancora protraendo.
Peggio ancora, qualunque modulo si usi c'è sempre una parte scoperta a ulteriore prova di come sia assemblata male la rosa.
Utilizzando il 4-3-3, si gioca con Menez punta centrale e De Jong regista. Peccato che Menez non sia una vera prima punta e De Jong non sia un regista. Si gioca col 4-4-2? Ok. De Jong e Montolivo giocano in posizioni a loro congeniali, ma Bonaventura è costretto a fare l'ala e a perdere pericolosità in fase offensiva e mancherebbe comunque una prima punta di peso.
Qualunque formazione si faccia...sarà comunque sbagliata. Si può al massimo cercare di fare il meno peggio.
2- assenza di trascinatori
Dove sono i trascinatori in questa squadra?
Non ce ne sono.
Montolivo è il capitano, ma non è un vero trascinatore.
Menez ha colpi da campione, ma gioca bene quando gira la squadra. Se la squadra gira male, Menez gioca male.
Bonaventura è un ottimo giocatore, un potenziale campione, ma non ha la personalità per trascinare gli altri.
De Jong ha personalità, ma non ha comunque il carisma e la carica di Gattuso. E non sono comunque i giocatori di questo tipo a poter trascinare una squadra.
I trascinatori sono i giocatori che hanno sia classe sia personalità. Quelli che fanno la differenza a prescindere da come giocano i loro compagni.
Menez ha la classe, ma non la personalità. Non può ricoprire questo ruolo.
Tevez invece lo farebbe.
3- assenza di leader
Non essere trascinatori non impedisce di essere dei leader. Un leader può avere una personalità di molto superiore a quella di un trascinatore. Gattuso e Ambrosini erano dei leader. Seedorf in campo era un leader. Nesta e Maldini non ne parliamo.
Purtroppo questo Milan non ha giocatori di personalità, non ha leader.
4- El Shaarawy e De Sciglio sono dei flop
La società Milan ha diverse colpe e problemi, ma se c'è una cosa che non sbaglia sono le cessioni che fanno rumore.
El Shaarawy lo volevano cedere nell'estate 2013. De Sciglio è stato vicino alla cessione in ogni sessione di mercato.
A oggi El Shaarawy e De Sciglio sono dei flop in tutto e per tutto. Al quarto anno di Milan invece di avere una progressione, o perlomeno di ritrovare lo smalto di due anni fa, si sono perfino involuti.
Non hanno personalità, non hanno costanza, non hanno carisma...Non sono da Milan.
5- El Shaarawy e De Sciglio hanno aggravato il lavoro di Inzaghi
Inzaghi era sicuro di poter avere un buon El Shaarawy e un buon De Sciglio, pensando di lavorare unicamente sul farli esplodere definitivamente. E' accaduto invece ciò che non si aspettava. Dall'essere i capisaldi della rosa, si sono rivelati i flop più amari.
6- Gli equivoci Menez e De Jong
Bisogna uscire da questi due equivoci.
Menez non è un campione e non è una prima punta. E' un giocatore che può ricoprire qualsiasi ruolo d'attacco, ma non si può dargli l'incarico di essere il bomber nè dargli il fardello di trascinare la squadra. Menez dev'essere un valore aggiunto.
De Jong sembra che mandi in tilt allenatori e società. E' un giocatore normale e con molti limiti rispetti ad altri centrocampisti d'interdizione. Non fa la doppia fase, non è bravo nei colpi di testa, non è tecnico (anche se non un fabbro come Muntari), non è veloce e non è duttile. Rimedia a questi limiti con un'ottima intensità e concentrazione. Quando gli mancano queste due cose, anche solo un po', inizia a sparire dal rettangolo di gioco.
Allora...perchè farlo giocare in mezzo dove dovrebbe stare un regista? Non ha senso.
De Jong nel centrocampo a tre potrebbe fare solo la mezz'ala di contenimento, ruolo che comunque non ha mai fatto.
Nel centrocampo a tre può fare la diga solo alla condizione di essere affiancato da due mezz'ali a piede invertito con due palle così. Quindi Pjanic e Vidal, per fare un esempio. O anche Montolivo stesso e Pjanic. Ma con il solo Montolivo è impossibile.
Va bene principalmente in un centrocampo a due, ma facendo un centrocampo di questo tipo si torna ai problemi del punto 1 e ci si collega al punto 7
7- si pagano gli acquisti sbagliati della gestione Allegri
Con Inzaghi c'è stata comunque una campagna acquisti che nelle intenzioni è stata decente. Tutti giocatori dai piedi buoni, a parte Armero.
Con Allegri sono arrivati invece Muntari, Poli, lo stesso De Jong (non me ne vogliano i suoi estimatori, ma comunque non è un giocatore di qualità), Constant (urgh!), Emanuelson...
E questi giocatori sono ancora qui.
Dubito che vedremo Poli e Muntari al Milan ancora a lungo. Fortunatamente hanno mercato.
8- pochi saltatori.
Hai voglia a evitare i goal sulle palle inattive senza saltatori.
Di sicuro c'è un problema soprattutto psicologico, ma fisicamente di saltatori non ce ne sono abbastanza.
Abbiamo solo i centrali di difesa, ma tutti gli altri non sono colpitori di testa.
Son cose che si pagano sia sui calci piazzati in attacco sia soprattutto su quelli in difesa.
BILANCIO
La rosa va rifondata.
Ovunque.
Ci vogliono facce nuove e acquisti fatti con criterio.
Via assolutamente i flop El Shaarawy e De Sciglio.
Via i giovani inconsistenti come Saponara.
Via anche i capisaldi Montolivo e De Jong.
Via giocatori inutili come Muntari, Poli ed Essien.
Restino Bonaventura, Diego Lopez, Alex, Rami, Honda (spesso criticato ma che in realtà da geometria in attacco quando il suo rendimento non è ad alto livello), Menez (solo come dodicesimo uomo).
Berlusconi metta l'allenatore che più gli piaccia, cioè Conte.
E' inutile avere un allenatore che si sa già che andrà via.
Terim sapeva già ad agosto che Ancelotti lo avrebbe sostituito o a stagione in corso o a fine stagione. E lo sapevano anche i giocatori, che ne erano condizionati.
E' la stessa cosa per Inzaghi.