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Roberto Saviano si è sentito chiamato in causa, dopo che il segretario della Lega Nord Matteo Salvini, tramite un post su Facebook, ha attaccato un migrante africano che, a Napoli, ha violentato un'operatrice del centro profughi che lo accoglieva, aggiungendo che per gli autori di questi gesti non basta l'arresto, ma la castrazione chimica con seguente espulsione. Saviano si è detto contrario ed ha attaccato Salvini, evidenziando che le donne straniere soggette agli stupri sono maggiori rispetto alle italiane. Ecco il botta e risposta:
Salvini, sulla sua pagina pagina Facebook, ha poi risposto a Saviano affermando:
Il buonista Saviano non vuole la castrazione chimica per gli stupratori.
Per quanto mi riguarda, chi violenta una donna o un bambino, italiano o straniero che sia, non deve più poterlo fare per il resto dei suoi giorni.
P.s. Il disprezzo del signor Saviano per me è una medaglia.
Non è la prima volta che i due non si risparmiano critiche. L'altra volta ad accendere la scintilla fu Salvini che affermo di voler Saviano in Africa, dopo che quest'ultimo affermò che il sud aveva bisogno di sindaci africani.
Salvini, sulla sua pagina pagina Facebook, ha poi risposto a Saviano affermando:
Il buonista Saviano non vuole la castrazione chimica per gli stupratori.
Per quanto mi riguarda, chi violenta una donna o un bambino, italiano o straniero che sia, non deve più poterlo fare per il resto dei suoi giorni.
P.s. Il disprezzo del signor Saviano per me è una medaglia.
Non è la prima volta che i due non si risparmiano critiche. L'altra volta ad accendere la scintilla fu Salvini che affermo di voler Saviano in Africa, dopo che quest'ultimo affermò che il sud aveva bisogno di sindaci africani.