Santori: il pesto è come la cannabis

Sam

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Ve lo ricordate Mattia Santori?
La sardina che asseriva che il suo movimento non c’entrasse nulla col PD, salvo poi candidarsi con quel partito?

Noto alle cronache per le sue mirabolanti teorie sportive, come lo Stadio per il frisbee, è tornato alla carica mostrando al mondo le sue enormi qualità di tossicologo.

Ebbene, cavalcando l’onda della legalizzazione della cannabis avvenuta in Germania, Mattia Santori ha fatto un video dove si è presentato con due vasetti: uno con dentro del pesto alla genovese e l’altro con delle infiorescenze di Marijuana. Entrambe di marca italiana.

Stando alla sua analisi altamente scientifica, ma che stranamente non si capisce come mai non sia finita su Nature, entrambi sono prodotti di aziende che pagano le tasse e sono Made in Italy, oltre che due prodotti che contengono rischi per la salute.

Sebbene il teorico dello Stadio del frisbee non abbia spiegato quali siano gli effetti negativi per la salute del Pesto alla Genovese, il resto del mondo, quello che a frisbee magari ci gioca col cane al parco e non in uno Stadio, ha reagito prontamente.

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha risposto: "Io fossi in voi mangerei più pesto e mi farei meno canne. Vedrete che i vostri ragionamenti saranno più lucidi.

Dello stesso avviso Alessandro Piana, che dice: "Il pesto, prodotto simbolo della Liguria, è una vera e propria eccellenza agroalimentare. Pensiamo al suo ingrediente principe secondo la ricetta originale della cucina ligure, il basilico genovese Dop, e alla sua lunga tradizione. Per non parlare delle tante aziende che ci lavorano e a quanto impatta su tutta la filiera, sino alle nostre tavole. Svilire le nostre eccellenze per finire sui giornali non fa notizia, ma produce solo un effetto boomerang".

Pronta invece l’assessore al commercio del Comune di Genova, Paola Bordilli, a chiedere il danno d’immagine in caso di mancata ritrattazione delle affermazioni da parte dell’ex-leader delle Sardine.
 

Milanismo

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Ve lo ricordate Mattia Santori?
La sardina che asseriva che il suo movimento non c’entrasse nulla col PD, salvo poi candidarsi con quel partito?

Noto alle cronache per le sue mirabolanti teorie sportive, come lo Stadio per il frisbee, è tornato alla carica mostrando al mondo le sue enormi qualità di tossicologo.

Ebbene, cavalcando l’onda della legalizzazione della cannabis avvenuta in Germania, Mattia Santori ha fatto un video dove si è presentato con due vasetti: uno con dentro del pesto alla genovese e l’altro con delle infiorescenze di Marijuana. Entrambe di marca italiana.

Stando alla sua analisi altamente scientifica, ma che stranamente non si capisce come mai non sia finita su Nature, entrambi sono prodotti di aziende che pagano le tasse e sono Made in Italy, oltre che due prodotti che contengono rischi per la salute.

Sebbene il teorico dello Stadio del frisbee non abbia spiegato quali siano gli effetti negativi per la salute del Pesto alla Genovese, il resto del mondo, quello che a frisbee magari ci gioca col cane al parco e non in uno Stadio, ha reagito prontamente.

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha risposto: "Io fossi in voi mangerei più pesto e mi farei meno canne. Vedrete che i vostri ragionamenti saranno più lucidi.

Dello stesso avviso Alessandro Piana, che dice: "Il pesto, prodotto simbolo della Liguria, è una vera e propria eccellenza agroalimentare. Pensiamo al suo ingrediente principe secondo la ricetta originale della cucina ligure, il basilico genovese Dop, e alla sua lunga tradizione. Per non parlare delle tante aziende che ci lavorano e a quanto impatta su tutta la filiera, sino alle nostre tavole. Svilire le nostre eccellenze per finire sui giornali non fa notizia, ma produce solo un effetto boomerang".

Pronta invece l’assessore al commercio del Comune di Genova, Paola Bordilli, a chiedere il danno d’immagine in caso di mancata ritrattazione delle affermazioni da parte dell’ex-leader delle Sardine.
Tutte le sardine andrebbero prelevate con un rastrellamento ad hoc e gettate in una isola del Pacifico, lontana centinaia di miglia dalla terraferma e popolata solo da serpenti e ragni velenosi.
I cancri andrebbero estirpati, in un modo o nell'altro, ma sono consapevole che non si farà mai, purtroppo 😔
 

gabri65

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Ve lo ricordate Mattia Santori?
La sardina che asseriva che il suo movimento non c’entrasse nulla col PD, salvo poi candidarsi con quel partito?

Noto alle cronache per le sue mirabolanti teorie sportive, come lo Stadio per il frisbee, è tornato alla carica mostrando al mondo le sue enormi qualità di tossicologo.

Ebbene, cavalcando l’onda della legalizzazione della cannabis avvenuta in Germania, Mattia Santori ha fatto un video dove si è presentato con due vasetti: uno con dentro del pesto alla genovese e l’altro con delle infiorescenze di Marijuana. Entrambe di marca italiana.

Stando alla sua analisi altamente scientifica, ma che stranamente non si capisce come mai non sia finita su Nature, entrambi sono prodotti di aziende che pagano le tasse e sono Made in Italy, oltre che due prodotti che contengono rischi per la salute.

Sebbene il teorico dello Stadio del frisbee non abbia spiegato quali siano gli effetti negativi per la salute del Pesto alla Genovese, il resto del mondo, quello che a frisbee magari ci gioca col cane al parco e non in uno Stadio, ha reagito prontamente.

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha risposto: "Io fossi in voi mangerei più pesto e mi farei meno canne. Vedrete che i vostri ragionamenti saranno più lucidi.

Dello stesso avviso Alessandro Piana, che dice: "Il pesto, prodotto simbolo della Liguria, è una vera e propria eccellenza agroalimentare. Pensiamo al suo ingrediente principe secondo la ricetta originale della cucina ligure, il basilico genovese Dop, e alla sua lunga tradizione. Per non parlare delle tante aziende che ci lavorano e a quanto impatta su tutta la filiera, sino alle nostre tavole. Svilire le nostre eccellenze per finire sui giornali non fa notizia, ma produce solo un effetto boomerang".

Pronta invece l’assessore al commercio del Comune di Genova, Paola Bordilli, a chiedere il danno d’immagine in caso di mancata ritrattazione delle affermazioni da parte dell’ex-leader delle Sardine.

L'emblema di un paese distrutto.

Fino a pochi anni fa questo kretino sarebbe finito in un manicomio.

Adesso pontifica su 'sta roba.

In realtà non pontifica, il maledetto prezzolato è una marionetta del sistema antiitagliano, assoldato per dare picconate a tutto ciò che è tradizione, usi e costumi, buon senso. Un creatore di degrado, ben ascoltato e seguito da altrettanti minchioni.

Che amarezza.
 

Ramza Beoulve

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Ve lo ricordate Mattia Santori?
La sardina che asseriva che il suo movimento non c’entrasse nulla col PD, salvo poi candidarsi con quel partito?

Noto alle cronache per le sue mirabolanti teorie sportive, come lo Stadio per il frisbee, è tornato alla carica mostrando al mondo le sue enormi qualità di tossicologo.

Ebbene, cavalcando l’onda della legalizzazione della cannabis avvenuta in Germania, Mattia Santori ha fatto un video dove si è presentato con due vasetti: uno con dentro del pesto alla genovese e l’altro con delle infiorescenze di Marijuana. Entrambe di marca italiana.

Stando alla sua analisi altamente scientifica, ma che stranamente non si capisce come mai non sia finita su Nature, entrambi sono prodotti di aziende che pagano le tasse e sono Made in Italy, oltre che due prodotti che contengono rischi per la salute.

Sebbene il teorico dello Stadio del frisbee non abbia spiegato quali siano gli effetti negativi per la salute del Pesto alla Genovese, il resto del mondo, quello che a frisbee magari ci gioca col cane al parco e non in uno Stadio, ha reagito prontamente.

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha risposto: "Io fossi in voi mangerei più pesto e mi farei meno canne. Vedrete che i vostri ragionamenti saranno più lucidi.

Dello stesso avviso Alessandro Piana, che dice: "Il pesto, prodotto simbolo della Liguria, è una vera e propria eccellenza agroalimentare. Pensiamo al suo ingrediente principe secondo la ricetta originale della cucina ligure, il basilico genovese Dop, e alla sua lunga tradizione. Per non parlare delle tante aziende che ci lavorano e a quanto impatta su tutta la filiera, sino alle nostre tavole. Svilire le nostre eccellenze per finire sui giornali non fa notizia, ma produce solo un effetto boomerang".

Pronta invece l’assessore al commercio del Comune di Genova, Paola Bordilli, a chiedere il danno d’immagine in caso di mancata ritrattazione delle affermazioni da parte dell’ex-leader delle Sardine.

Non vedo di che vi stupite...

Questa è l'intelligenza dell'elettore medio del pd...
 

fabri47

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Sardine, Toti...Talmente tanta immondizia che preferisco non dare proprio il mio parere.
 

Clarenzio

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La sardina che asseriva che il suo movimento non c’entrasse nulla col PD, salvo poi candidarsi con quel partito?

Noto alle cronache per le sue mirabolanti teorie sportive, come lo Stadio per il frisbee, è tornato alla carica mostrando al mondo le sue enormi qualità di tossicologo.

Ebbene, cavalcando l’onda della legalizzazione della cannabis avvenuta in Germania, Mattia Santori ha fatto un video dove si è presentato con due vasetti: uno con dentro del pesto alla genovese e l’altro con delle infiorescenze di Marijuana. Entrambe di marca italiana.

Stando alla sua analisi altamente scientifica, ma che stranamente non si capisce come mai non sia finita su Nature, entrambi sono prodotti di aziende che pagano le tasse e sono Made in Italy, oltre che due prodotti che contengono rischi per la salute.

Sebbene il teorico dello Stadio del frisbee non abbia spiegato quali siano gli effetti negativi per la salute del Pesto alla Genovese, il resto del mondo, quello che a frisbee magari ci gioca col cane al parco e non in uno Stadio, ha reagito prontamente.

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha risposto: "Io fossi in voi mangerei più pesto e mi farei meno canne. Vedrete che i vostri ragionamenti saranno più lucidi.

Dello stesso avviso Alessandro Piana, che dice: "Il pesto, prodotto simbolo della Liguria, è una vera e propria eccellenza agroalimentare. Pensiamo al suo ingrediente principe secondo la ricetta originale della cucina ligure, il basilico genovese Dop, e alla sua lunga tradizione. Per non parlare delle tante aziende che ci lavorano e a quanto impatta su tutta la filiera, sino alle nostre tavole. Svilire le nostre eccellenze per finire sui giornali non fa notizia, ma produce solo un effetto boomerang".

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Si parla sempre di fuga di cervelli, quello di Sartori se l'è veramente data a gambe lasciandolo solo con un frisbee in mano
 

Toby rosso nero

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Il problema è che per diversi mesi questo è stato un'icona PD... c'erano grandi "intellettuali" piddo-grullini che lo consigliavano candidato premier o leader della coalizione Piddì-5 stalle ...
 

Rudi84

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Ve lo ricordate Mattia Santori?
La sardina che asseriva che il suo movimento non c’entrasse nulla col PD, salvo poi candidarsi con quel partito?

Noto alle cronache per le sue mirabolanti teorie sportive, come lo Stadio per il frisbee, è tornato alla carica mostrando al mondo le sue enormi qualità di tossicologo.

Ebbene, cavalcando l’onda della legalizzazione della cannabis avvenuta in Germania, Mattia Santori ha fatto un video dove si è presentato con due vasetti: uno con dentro del pesto alla genovese e l’altro con delle infiorescenze di Marijuana. Entrambe di marca italiana.

Stando alla sua analisi altamente scientifica, ma che stranamente non si capisce come mai non sia finita su Nature, entrambi sono prodotti di aziende che pagano le tasse e sono Made in Italy, oltre che due prodotti che contengono rischi per la salute.

Sebbene il teorico dello Stadio del frisbee non abbia spiegato quali siano gli effetti negativi per la salute del Pesto alla Genovese, il resto del mondo, quello che a frisbee magari ci gioca col cane al parco e non in uno Stadio, ha reagito prontamente.

Giovanni Toti, presidente della Regione Liguria, ha risposto: "Io fossi in voi mangerei più pesto e mi farei meno canne. Vedrete che i vostri ragionamenti saranno più lucidi.

Dello stesso avviso Alessandro Piana, che dice: "Il pesto, prodotto simbolo della Liguria, è una vera e propria eccellenza agroalimentare. Pensiamo al suo ingrediente principe secondo la ricetta originale della cucina ligure, il basilico genovese Dop, e alla sua lunga tradizione. Per non parlare delle tante aziende che ci lavorano e a quanto impatta su tutta la filiera, sino alle nostre tavole. Svilire le nostre eccellenze per finire sui giornali non fa notizia, ma produce solo un effetto boomerang".

Pronta invece l’assessore al commercio del Comune di Genova, Paola Bordilli, a chiedere il danno d’immagine in caso di mancata ritrattazione delle affermazioni da parte dell’ex-leader delle Sardine.
In confronto a questo qui Homer Simpson è un genio
 
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