Rivoluzione Milan e rottura col passato

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Come riportato dal CorSera in edicola, è rivoluzione Milan. I rossoneri sono già a quota 6 acquisti e Chukwu è in arrivo (se ne parla nella news dedicata). Il termine «rivoluzione» in casa rossonera non piace, così come il concetto di «anno zero», ma la verità è che la rottura col passato è nettissima. Anche nella strategia di mercato: incassati gli 80 milioni della dolorosa cessione di Tonali al Newcastle, invece di reinvestire il denaro in un paio di colpi a effetto — come sarebbe stato anche più semplice — si è scelto saggiamente di procedere con più acquisti mirati per colmare le diverse lacune della rosa. Chiaro che solo il campo dirà se l’idea era azzeccata o meno, vale a dire se la squadra sarà più forte o no, ma è innegabile che quello che sta prendendo forma è un Milan più strutturato. Sono arrivati il secondo portiere Sportiello, i centrocampisti Loftus-Cheek e Reijnders che consentiranno l’alternativa tattica del 4-3-3, il giovane Romero e il jolly of- fensivo Pulisic, più appunto Okafor. Per ora siamo a una settantina di milioni reinvestiti. E non è ancora finita. L’incognita principale riguarda il tempo. I cambiamenti sono molti e andranno metabolizzati rapidamente, anche perché l’avvio di stagione è in salita, con ben cinque scontri diretti nelle prime 10 giornate e una Champions da affrontare in terza fascia. La buona notizia per Stefano Pioli — sempre più centrale nel progetto, è stato lui a volere fortemente Okafor come tutti gli altri — è che i rinforzi sono già arrivati e quindi potrà lavorare sul suo nuovo Milan già durante la tournée negli Stati Uniti.

Repubblica: Il Milan, in pratica, è il solo club dell’alta Serie A ad aver fatto un mercato coraggioso, di cui Pioli si sta prendendo la responsabilità:dopo il siluramento di Maldini e Massara, il suo ruolo è più centrale e tocca a lui guidare questa muta estiva. Il Milan era una squadra agi- le e frizzante ma diventerà, nelle intenzioni, una formazione che pressa alto, impone il fisico e comprime l’avversario in 30 metri. Il 4-2-3-1 non verrà accantonato del tutto ma il modulo di riferimento adesso è il 4-3-3 con le due mezze ali, Reijnders e Loftus-Cheek, saranno spesso accampate nei pressi dell’area avversaria e i due terzini diventeranno a turno centrocampisti, tant’è che il modulo diventerà una specie di 3-2-4-1. Saranno dirimenti i colpi di genio delle ali (se Pulisic torna quello che era a Dortmund, lui e Leao possono diventare imprendibili), mentre l’unico mediano di rottura resta Krunic, in attesa di Musah: si tratta insomma di un progetto coraggioso e rischioso al tempo stesso, anche se i conti stanno tornando al centesimo.
 

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Come riportato dal CorSera in edicola, è rivoluzione Milan. I rossoneri sono già a quota 6 acquisti e Chukwu è in arrivo (se ne parla nella news dedicata). Il termine «rivoluzione» in casa rossonera non piace, così come il concetto di «anno zero», ma la verità è che la rottura col passato è nettissima. Anche nella strategia di mercato: incassati gli 80 milioni della dolorosa cessione di Tonali al Newcastle, invece di reinvestire il denaro in un paio di colpi a effetto — come sarebbe stato anche più semplice — si è scelto saggiamente di procedere con più acquisti mirati per colmare le diverse lacune della rosa. Chiaro che solo il campo dirà se l’idea era azzeccata o meno, vale a dire se la squadra sarà più forte o no, ma è innegabile che quello che sta prendendo forma è un Milan più strutturato. Sono arrivati il secondo portiere Sportiello, i centrocampisti Loftus-Cheek e Reijnders che consentiranno l’alternativa tattica del 4-3-3, il giovane Romero e il jolly of- fensivo Pulisic, più appunto Okafor. Per ora siamo a una settantina di milioni reinvestiti. E non è ancora finita. L’incognita principale riguarda il tempo. I cambiamenti sono molti e andranno metabolizzati rapidamente, anche perché l’avvio di stagione è in salita, con ben cinque scontri diretti nelle prime 10 giornate e una Champions da affrontare in terza fascia. La buona notizia per Stefano Pioli — sempre più centrale nel progetto, è stato lui a volere fortemente Okafor come tutti gli altri — è che i rinforzi sono già arrivati e quindi potrà lavorare sul suo nuovo Milan già durante la tournée negli Stati Uniti.

Repubblica: Il Milan, in pratica, è il solo club dell’alta Serie A ad aver fatto un mercato coraggioso, di cui Pioli si sta prendendo la responsabilità:dopo il siluramento di Maldini e Massara, il suo ruolo è più centrale e tocca a lui guidare questa muta estiva. Il Milan era una squadra agi- le e frizzante ma diventerà, nelle intenzioni, una formazione che pressa alto, impone il fisico e comprime l’avversario in 30 metri. Il 4-2-3-1 non verrà accantonato del tutto ma il modulo di riferimento adesso è il 4-3-3 con le due mezze ali, Reijnders e Loftus-Cheek, saranno spesso accampate nei pressi dell’area avversaria e i due terzini diventeranno a turno centrocampisti, tant’è che il modulo diventerà una specie di 3-2-4-1. Saranno dirimenti i colpi di genio delle ali (se Pulisic torna quello che era a Dortmund, lui e Leao possono diventare imprendibili), mentre l’unico mediano di rottura resta Krunic, in attesa di Musah: si tratta insomma di un progetto coraggioso e rischioso al tempo stesso, anche se i conti stanno tornando al centesimo.
 

Simo98

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Ma"rivoluzione" di cosa?
Negli 11 titolari cambieranno 2 centrocampisti (1 quando tornerà Bemnacer) e l'ala destra, dunque 8 elementi su 11 saranno gli stessi
 

Solo

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Come riportato dal CorSera in edicola, è rivoluzione Milan. I rossoneri sono già a quota 6 acquisti e Chukwu è in arrivo (se ne parla nella news dedicata). Il termine «rivoluzione» in casa rossonera non piace, così come il concetto di «anno zero», ma la verità è che la rottura col passato è nettissima. Anche nella strategia di mercato: incassati gli 80 milioni della dolorosa cessione di Tonali al Newcastle, invece di reinvestire il denaro in un paio di colpi a effetto — come sarebbe stato anche più semplice — si è scelto saggiamente di procedere con più acquisti mirati per colmare le diverse lacune della rosa. Chiaro che solo il campo dirà se l’idea era azzeccata o meno, vale a dire se la squadra sarà più forte o no, ma è innegabile che quello che sta prendendo forma è un Milan più strutturato. Sono arrivati il secondo portiere Sportiello, i centrocampisti Loftus-Cheek e Reijnders che consentiranno l’alternativa tattica del 4-3-3, il giovane Romero e il jolly of- fensivo Pulisic, più appunto Okafor. Per ora siamo a una settantina di milioni reinvestiti. E non è ancora finita. L’incognita principale riguarda il tempo. I cambiamenti sono molti e andranno metabolizzati rapidamente, anche perché l’avvio di stagione è in salita, con ben cinque scontri diretti nelle prime 10 giornate e una Champions da affrontare in terza fascia. La buona notizia per Stefano Pioli — sempre più centrale nel progetto, è stato lui a volere fortemente Okafor come tutti gli altri — è che i rinforzi sono già arrivati e quindi potrà lavorare sul suo nuovo Milan già durante la tournée negli Stati Uniti.

Repubblica: Il Milan, in pratica, è il solo club dell’alta Serie A ad aver fatto un mercato coraggioso, di cui Pioli si sta prendendo la responsabilità:dopo il siluramento di Maldini e Massara, il suo ruolo è più centrale e tocca a lui guidare questa muta estiva. Il Milan era una squadra agi- le e frizzante ma diventerà, nelle intenzioni, una formazione che pressa alto, impone il fisico e comprime l’avversario in 30 metri. Il 4-2-3-1 non verrà accantonato del tutto ma il modulo di riferimento adesso è il 4-3-3 con le due mezze ali, Reijnders e Loftus-Cheek, saranno spesso accampate nei pressi dell’area avversaria e i due terzini diventeranno a turno centrocampisti, tant’è che il modulo diventerà una specie di 3-2-4-1. Saranno dirimenti i colpi di genio delle ali (se Pulisic torna quello che era a Dortmund, lui e Leao possono diventare imprendibili), mentre l’unico mediano di rottura resta Krunic, in attesa di Musah: si tratta insomma di un progetto coraggioso e rischioso al tempo stesso, anche se i conti stanno tornando al centesimo.
A parte il rischio Leao-PSG (che per quel che mi riguarda dipende solo dal PSG, non sarebbe una "colpa" dei nostri) questo è il problema più grande che vedo.

Stiamo cambiando mezza rosa prendendo tutte scommesse (chi per questioni fisiche/continuità chi perché arriva da campionati inferiori ecc.) con un allenatore che non parla mezza lingua e che coi nuovi fa fatica...

Se riusciamo ad integrarli e farli funzionare la squadra sarà competitiva, ma se Pioli va in tilt saranno cavoli amarissimi. Va detto che la dirigenza dopo il mese di rodaggio a giugno da luglio ha messo il turbo sul mercato quindi Pioli avrà circa un mese con buona parte della squadra completa per provare a trovare la quadra... Incrociamo le dita.
 

AndrasWave

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Come riportato dal CorSera in edicola, è rivoluzione Milan. I rossoneri sono già a quota 6 acquisti e Chukwu è in arrivo (se ne parla nella news dedicata). Il termine «rivoluzione» in casa rossonera non piace, così come il concetto di «anno zero», ma la verità è che la rottura col passato è nettissima. Anche nella strategia di mercato: incassati gli 80 milioni della dolorosa cessione di Tonali al Newcastle, invece di reinvestire il denaro in un paio di colpi a effetto — come sarebbe stato anche più semplice — si è scelto saggiamente di procedere con più acquisti mirati per colmare le diverse lacune della rosa. Chiaro che solo il campo dirà se l’idea era azzeccata o meno, vale a dire se la squadra sarà più forte o no, ma è innegabile che quello che sta prendendo forma è un Milan più strutturato. Sono arrivati il secondo portiere Sportiello, i centrocampisti Loftus-Cheek e Reijnders che consentiranno l’alternativa tattica del 4-3-3, il giovane Romero e il jolly of- fensivo Pulisic, più appunto Okafor. Per ora siamo a una settantina di milioni reinvestiti. E non è ancora finita. L’incognita principale riguarda il tempo. I cambiamenti sono molti e andranno metabolizzati rapidamente, anche perché l’avvio di stagione è in salita, con ben cinque scontri diretti nelle prime 10 giornate e una Champions da affrontare in terza fascia. La buona notizia per Stefano Pioli — sempre più centrale nel progetto, è stato lui a volere fortemente Okafor come tutti gli altri — è che i rinforzi sono già arrivati e quindi potrà lavorare sul suo nuovo Milan già durante la tournée negli Stati Uniti.

Repubblica: Il Milan, in pratica, è il solo club dell’alta Serie A ad aver fatto un mercato coraggioso, di cui Pioli si sta prendendo la responsabilità:dopo il siluramento di Maldini e Massara, il suo ruolo è più centrale e tocca a lui guidare questa muta estiva. Il Milan era una squadra agi- le e frizzante ma diventerà, nelle intenzioni, una formazione che pressa alto, impone il fisico e comprime l’avversario in 30 metri. Il 4-2-3-1 non verrà accantonato del tutto ma il modulo di riferimento adesso è il 4-3-3 con le due mezze ali, Reijnders e Loftus-Cheek, saranno spesso accampate nei pressi dell’area avversaria e i due terzini diventeranno a turno centrocampisti, tant’è che il modulo diventerà una specie di 3-2-4-1. Saranno dirimenti i colpi di genio delle ali (se Pulisic torna quello che era a Dortmund, lui e Leao possono diventare imprendibili), mentre l’unico mediano di rottura resta Krunic, in attesa di Musah: si tratta insomma di un progetto coraggioso e rischioso al tempo stesso, anche se i conti stanno tornando al centesimo.

Motivo per cui servirà essere mooolto equilibrati nei giudizi. Perché secondo me all'inizio sarà dura, non è facile amalgamare nuovi giocatori, tra cui alcune interessanti incognite. Si sta lavorando bene in ottica rotazioni ma rimane il dubbio per la tenuta fisica di alcuni giocatori. I favoritismi dei pronostici continuiamo pure a lasciarli ai cugini.
 

Mauricio

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Ma"rivoluzione" di cosa?
Negli 11 titolari cambieranno 2 centrocampisti (1 quando tornerà Bemnacer) e l'ala destra, dunque 8 elementi su 11 saranno gli stessi
Infatti la carenza era nelle riserve, qui l’abbiamo sempre detto no? Per cui si stanno muovendo bene sulla carta, poi si vedrà se arriveranno i risultati
 
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Come riportato dal CorSera in edicola, è rivoluzione Milan. I rossoneri sono già a quota 6 acquisti e Chukwu è in arrivo (se ne parla nella news dedicata). Il termine «rivoluzione» in casa rossonera non piace, così come il concetto di «anno zero», ma la verità è che la rottura col passato è nettissima. Anche nella strategia di mercato: incassati gli 80 milioni della dolorosa cessione di Tonali al Newcastle, invece di reinvestire il denaro in un paio di colpi a effetto — come sarebbe stato anche più semplice — si è scelto saggiamente di procedere con più acquisti mirati per colmare le diverse lacune della rosa. Chiaro che solo il campo dirà se l’idea era azzeccata o meno, vale a dire se la squadra sarà più forte o no, ma è innegabile che quello che sta prendendo forma è un Milan più strutturato. Sono arrivati il secondo portiere Sportiello, i centrocampisti Loftus-Cheek e Reijnders che consentiranno l’alternativa tattica del 4-3-3, il giovane Romero e il jolly of- fensivo Pulisic, più appunto Okafor. Per ora siamo a una settantina di milioni reinvestiti. E non è ancora finita. L’incognita principale riguarda il tempo. I cambiamenti sono molti e andranno metabolizzati rapidamente, anche perché l’avvio di stagione è in salita, con ben cinque scontri diretti nelle prime 10 giornate e una Champions da affrontare in terza fascia. La buona notizia per Stefano Pioli — sempre più centrale nel progetto, è stato lui a volere fortemente Okafor come tutti gli altri — è che i rinforzi sono già arrivati e quindi potrà lavorare sul suo nuovo Milan già durante la tournée negli Stati Uniti.

Repubblica: Il Milan, in pratica, è il solo club dell’alta Serie A ad aver fatto un mercato coraggioso, di cui Pioli si sta prendendo la responsabilità:dopo il siluramento di Maldini e Massara, il suo ruolo è più centrale e tocca a lui guidare questa muta estiva. Il Milan era una squadra agi- le e frizzante ma diventerà, nelle intenzioni, una formazione che pressa alto, impone il fisico e comprime l’avversario in 30 metri. Il 4-2-3-1 non verrà accantonato del tutto ma il modulo di riferimento adesso è il 4-3-3 con le due mezze ali, Reijnders e Loftus-Cheek, saranno spesso accampate nei pressi dell’area avversaria e i due terzini diventeranno a turno centrocampisti, tant’è che il modulo diventerà una specie di 3-2-4-1. Saranno dirimenti i colpi di genio delle ali (se Pulisic torna quello che era a Dortmund, lui e Leao possono diventare imprendibili), mentre l’unico mediano di rottura resta Krunic, in attesa di Musah: si tratta insomma di un progetto coraggioso e rischioso al tempo stesso, anche se i conti stanno tornando al centesimo.
Ieri Krunic era il regista, oggi il mediano di rottura, domani sarà il trequartista…
 

numero 3

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Condivido l'articolo, e a differenza di quello che scrivono alcuni in questo forum non sono " scommesse " sono giocatori già affermati ma ancora in rampa di lancio, Chukwu, Okafor, Loftus hanno già dimostrato qualcosa, Pulisic ha come incognita la predisposizione agli infortuni e si, l'unica vera scommessa è Rej , peccato che Benna infortunato lo obbligherà subito a calarsi nella parte.
 
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