Rivaldo vs Ancelotti CT del Brasile.

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Rivaldo dice no ad Ancelotti CT del Brasile. Ecco le dichiarazioni dell'ex milanista:"Credo sia una mancanza di rispetto nei confronti di noi brasiliani e dei tecnici di valore che abbiamo qui, come Rogerio Ceni, Renato Gaucho, Fernando Diniz e Dorival Junior, un c.t. straniero non ci darebbe la certezza di vincere il prossimo Mondiale. La Seleçao deve essere guidata da chi ha sangue brasiliano nelle vene".
 
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Zenos

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Rivaldo dice no ad Ancelotti CT del Brasile. Ecco le dichiarazioni dell'ex milanista:"Credo sia una mancanza di rispetto nei confronti di noi brasiliani e dei tecnici di valore che abbiamo qui, come Rogerio Ceni, Renato Gaucho, Fernando Diniz e Dorival Junior, un c.t. straniero non ci darebbe la certezza di vincere il prossimo Mondiale. La Seleçao deve essere guidata da chi ha sangue brasiliano nelle vene".
Pienamente d'accordo.
 
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Rivaldo dice no ad Ancelotti CT del Brasile. Ecco le dichiarazioni dell'ex milanista:"Credo sia una mancanza di rispetto nei confronti di noi brasiliani e dei tecnici di valore che abbiamo qui, come Rogerio Ceni, Renato Gaucho, Fernando Diniz e Dorival Junior, un c.t. straniero non ci darebbe la certezza di vincere il prossimo Mondiale. La Seleçao deve essere guidata da chi ha sangue brasiliano nelle vene".
Sangue Brasiliano? Ma di che colore è?

E comunque con quel ben di Dio che si ritrovano hanno bisogno solo di uno che li tiene saldi nelle fasi finali di una competizione, perché anche contro la Croazia meritavano di vincere 4-0 e il "sangue Brasiliano" gli ha traditi vista la dormita generale che han fatto.
 

bobbylukr

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Sangue Brasiliano? Ma di che colore è?

E comunque con quel ben di Dio che si ritrovano hanno bisogno solo di uno che li tiene saldi nelle fasi finali di una competizione, perché anche contro la Croazia meritavano di vincere 4-0 e il "sangue Brasiliano" gli ha traditi vista la dormita generale che han fatto.

Concordo:solo il Brasile poteva prendere un gol in contropiede al 112 del tempo supplementare 😁 (però è anche il loro bello...)
 
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Sangue Brasiliano? Ma di che colore è?

E comunque con quel ben di Dio che si ritrovano hanno bisogno solo di uno che li tiene saldi nelle fasi finali di una competizione, perché anche contro la Croazia meritavano di vincere 4-0 e il "sangue Brasiliano" gli ha traditi vista la dormita generale che han fatto.
Però non è banale quanto sta dicendo Rivaldo : a parte la tattica, la tecnica, le motivazione economiche(premio in caso di vittoria?) un ct straniero su cosa può far leva sui giocatori?
Che razza di discorsi motivazionali verrebbero fuori per preparare eventi come un mondiale?
Che ne sa un ct straniero del 'sentimento' brasiliano?

Mi rendo conto sono innumerevoli i casi di ct 'stranieri' ma io davvero almeno per le nazionali lascerei che le rappresentative restino rappresentative.
Ma tu ti immagini un guardiola o un deschamps che guida i nostri colori, il nostro paese, i nostri ragazzi?
E magari li carica pure contro spagna e francia di turno.
Ma che schifo.
A tutto c'è un limite.
 

TheKombo

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Rivaldo dice no ad Ancelotti CT del Brasile. Ecco le dichiarazioni dell'ex milanista:"Credo sia una mancanza di rispetto nei confronti di noi brasiliani e dei tecnici di valore che abbiamo qui, come Rogerio Ceni, Renato Gaucho, Fernando Diniz e Dorival Junior, un c.t. straniero non ci darebbe la certezza di vincere il prossimo Mondiale. La Seleçao deve essere guidata da chi ha sangue brasiliano nelle vene".
Ragionamento molto "miope", tra l'altro se c'è una cosa che danneggia da sempre il Brasile è proprio questo eccessivo "sentimentalismo" e questa enorme pressione psicologica che più di una volta li ha traditi.
Avrebbero bisogno come il pane di un allenatore con le caratteristiche del grande Carletto.
 
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Ragionamento molto "miope", tra l'altro se c'è una cosa che danneggia da sempre il Brasile è proprio questo eccessivo "sentimentalismo" e questa enorme pressione psicologica che più di una volta li ha traditi.
Avrebbero bisogno come il pane di un allenatore con le caratteristiche del grande Carletto.
Non sarebbe il brasile , senza questo sentimentalismo.
Certo, hanno perso mondiali che avevano già vinto per colpa del loro modo di intendere il calcio ma hanno scritto pagine di calcio indelebili.
Non critichiamo aspramente il sentimento brasiliano, dopotutto anche noi del milan spesso non abbiamo raccolto quanto avremmo meritato ma la nostra 'mentalità' ci ha sempre permesso di stare ai vertici da protagonisti.
Il brasile è poesia e non va deviato in prosa.
 

TheKombo

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Non sarebbe il brasile , senza questo sentimentalismo.
Certo, hanno perso mondiali che avevano già vinto per colpa del loro modo di intendere il calcio ma hanno scritto pagine di calcio indelebili.
Non critichiamo aspramente il sentimento brasiliano, dopotutto anche noi del milan spesso non abbiamo raccolto quanto avremmo meritato ma la nostra 'mentalità' ci ha sempre permesso di stare ai vertici da protagonisti.
Il brasile è poesia e non va deviato in prosa.
Certo, ma qui non si mette in discussione il loro modo di "vivere" in senso ampio il calcio e la nazionale in particolare, però non è un caso che l'ultimo con cui hanno vinto era il "meno brasiliano" degli allenatori (Scolari). Hanno bisogno di una guida sicura ed equilibrata, se davvero Carletto è disponibile non ci penserei mezza volta.
 
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Certo, ma qui non si mette in discussione il loro modo di "vivere" in senso ampio il calcio e la nazionale in particolare, però non è un caso che l'ultimo con cui hanno vinto era il "meno brasiliano" degli allenatori (Scolari). Hanno bisogno di una guida sicura ed equilibrata, se davvero Carletto è disponibile non ci penserei mezza volta.
Non vincono dai tempi del fenomeno perchè da quel ciclo non sono la nazionale più forte.

Non credo sia un problema di ct.
Il calcio poi è pure cambiato, ormai il talento senza velocità è nullo o cosi in un certo senso il gap tipicamente brasiliano si è annullato. Il brasiliano ormai è stato europeizzato.
Vince chi è tecnico e veloce non perdendo i tempi di gioco ma , anzi, guadagnandoli.
La francia oggi è la nazionale perfetta ed è ai vertici dal 1998 e lo sarà per tanti anni ancora.
La fibra muscolare 'africana' coi dettami tecnico/tattici europei oggi produce il calciatore totale.
 
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