Repubblica e il giornalismo schierato #IostoconSaviano

Clarenzio

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Ho deciso di perdere 5 minuti della mia vita ascoltando il videomessaggio di Saviano.
Lo consiglio a tutti.

La prima cosa che ho pensato alla fine è stata: "che tamarro".
Saviano non porta argomentazioni reali, non parla delle ragioni (perchè inesistenti) che dovrebbero legalmente scagionarlo, ma si limita a definire il Ministro degli Interni un "buffone", "codardo", a differenza sua che "fieramente" va incontro al processo (dall'esito scontato ed un pò patetico).
Come non bastasse, elevando la sua battaglia allo stesso livello,cita Xiaobo e Gobetti, personalità molto differenti, ma vicine per il coraggio mostrato nel combattere civilmente chi negava loro la libertà d'espressione con violenza. Sinceramente imbarazzante.
 

MarcoG

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Ho deciso di perdere 5 minuti della mia vita ascoltando il videomessaggio di Saviano.
Lo consiglio a tutti.

La prima cosa che ho pensato alla fine è stata: "che tamarro".
Saviano non porta argomentazioni reali, non parla delle ragioni (perchè inesistenti) che dovrebbero legalmente scagionarlo, ma si limita a definire il Ministro degli Interni un "buffone", "codardo", a differenza sua che "fieramente" va incontro al processo (dall'esito scontato ed un pò patetico).
Come non bastasse, elevando la sua battaglia allo stesso livello,cita Xiaobo e Gobetti, personalità molto differenti, ma vicine per il coraggio mostrato nel combattere civilmente chi negava loro la libertà d'espressione con violenza. Sinceramente imbarazzante.

Ti consiglio, quando hai cinque minuti, di fare un salto nella sezione "donnine" del forum, sicuramente spenderai meglio il tuo tempo.
Saviano è sempre così, sempre stato. Lo trovo terribilmente incoerente.

La cosa molto triste è come rapporta lui, "l'uomo comune", al ministro, affermando che l'uomo comune va al processo. Lasciando stare le derive nazi-fasciste di Salvini, Salvini ha compiuto un atto che riteneva giusto, in qualità di ministro dell'interno. Se ha o meno sbagliato lo deve dire il popolo. Saviano ha insultato un ministro davanti a tutti.
Se l'uomo comune fa un reato e il ministro no, è giusto che l'uomo comune vada a processo e il ministro no. Qui è logica, non c'entra niente l'interpretazione del fatto.
 

Stanis La Rochelle

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Tra l'altro è un processo per diffamazione, al massimo rischia una multa e la rettifica di ciò che ha detto. Da come parla sembra che debba andare in galera...
 

MarcoG

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Tra l'altro è un processo per diffamazione, al massimo rischia una multa e la rettifica di ciò che ha detto. Da come parla sembra che debba andare in galera...

Ora, non vorrei dire una stupidaggine, ma mi sembra di ricordare che dalla seconda condanna per diffamazione un giornalista incappi in una serie di limiti, piuttosto pesanti, riguardo alla sua professione. La questione è stata affrontata per Travaglio, che non poteva fare il direttore de Il fatto quotidiano, ma non ricordo esattamente gli estremi della vicenda. Certo Travaglio se ne frega, quindi non credo che per Saviano sia un problema così serio. Giusto dovere di cronaca.
 

Clarenzio

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Tra l'altro è un processo per diffamazione, al massimo rischia una multa e la rettifica di ciò che ha detto. Da come parla sembra che debba andare in galera...

In realtà avendo diffamato una carica pubblica dovrebbe passare qualche anno della sua vita a svernare in cella, ma sono certo che non succederà ed alla fine resterà solo la celebrazione di Saviano (anche autoreferenziale) risorto come un martire.
 

Zenos

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Fino a quando ci saranno i finanziamenti all'editoria i giornali saranno sempre alla mercé dei politicanti
 

MarcoG

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Fino a quando ci saranno i finanziamenti all'editoria i giornali saranno sempre alla mercé dei politicanti

Repubblica non prende nessun finanziamento all'editoria. Stessa cosa le grandi testate. Ci sono giornali che prendono soldi ma non sono questi. Ed aggiungo che ben venga l'informazione libera, anche se faziosa. Tutto è meglio dell'informazione di stato. Tutto.
 

Zenos

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Repubblica non prende nessun finanziamento all'editoria. Stessa cosa le grandi testate. Ci sono giornali che prendono soldi ma non sono questi. Ed aggiungo che ben venga l'informazione libera, anche se faziosa. Tutto è meglio dell'informazione di stato. Tutto.

Ricevono finanziamenti indiretti e sgravi fiscali.
 

MarcoG

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Ricevono finanziamenti indiretti e sgravi fiscali.

Gli sgravi fiscali li ricevono tutti, non solo i giornali, è la normativa comune di tutte le imprese, soprattutto per chi opera nel settore culturale e informativo.

I finanziamenti indiretti sono i soldi che lo Stato paga alle testate nazionali per comprare lo spazio dove pubblicare bandi di concorso, aste pubbliche e robe così. Sono spese necessarie e nessuno regala niente ai giornali, che operano come ditte private che offrono visibilità.

Entrambe le cose sono inevitabili oltre che giuste. E del resto, se dipendesse dai finanziamenti, vorrebbe dire che le testate che ci occupano sarebbero al soldo del governo. Mi sembra che la realtà dica l'opposto.
Ci sono altre forze economiche dietro i giornali, che conosciamo tutti e che non sono statali.
 
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Ora, non vorrei dire una stupidaggine, ma mi sembra di ricordare che dalla seconda condanna per diffamazione un giornalista incappi in una serie di limiti, piuttosto pesanti, riguardo alla sua professione. La questione è stata affrontata per Travaglio, che non poteva fare il direttore de Il fatto quotidiano, ma non ricordo esattamente gli estremi della vicenda. Certo Travaglio se ne frega, quindi non credo che per Saviano sia un problema così serio. Giusto dovere di cronaca.
Non vorrei dire una stupidaggine neanche io, ma mi sembra che Saviano non sia giornalista, nel senso che mi sembra non sia iscritto all'ordine. Se è così, può fregarsene anche più di Travaglio...
 
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