Ma che stai dicendo? Un adolescente ha bisogno di sostegno, i genitori sono lì per quel motivo. Possiamo raccontarci mille favole e dire che la societa è marcia e ha portato questa ragazza al suicidio, ma se vogliamo guardare in faccia la realtà nessuna persona a posto compierebbe un gesto simile. Gli adolescenti sono a rischio, d'accordo. Ma, come detto, sta ai genitori
Sto dicendo quello che ho scritto: leggi bene. Non ho detto che i genitori sono completamente esenti da responsabilità. Sto dicendo che non ha senso "assolvere" chi si rende colpevole di bullismo perché i genitori delle vittime non "sono presenti" o perché la vittima "ha dei problemi" o peggio "non è 'a posto'". Il fenomeno, i casi più recenti lo dimostrano, si sta aggravando in maniera preoccupante e sta assumendo proporzioni pesanti anche grazie alla diffusione sempre più marcata dei social network in queste fasce d'età.
Casomai, se vogliamo potremmo fare un discorso molto approfondito ed interessante sulle responsabilità dei genitori di chi questi atti di bullismo li compie, ma trovo assurdo scaricare la responsabilità di tutto esclusivamente sui genitori di chi queste cose le subisce, non dimentichiamoci che queste due persone passeranno il resto della loro vita a piangere una figlia: mi sembra una condanna già abbastanza pesante senza pure subire l'onta di sentirsi attribuire la responsabilità di quanto accaduto.
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Giusto per continuare a parlare dell'argomento, leggo oggi su repubblica.it
La storia di Flora, alla gogna di Twitter
per aver vinto un biglietto omaggio
Diciassette anni, liceale, a dicembre ha vinto un concorso a premi e ha visto la sua band preferita, gli One Direction, a New York. Da allora i suoi follower sono passati da 200 a 12.500: insulti, minacce di morte, falsità. "Adesso ho paura anche a camminare per strada"
di CATERINA GIUSBERTI
BOLOGNA - Questa è la storia di Flora, massacrata di insulti su Twitter per aver vinto un biglietto gratis per un concerto. Diciassette anni quasi compiuti a novembre, ha vinto tre biglietti omaggio per partecipare al concerto dei One Direction, a New York. A dicembre c’è andata e ha anche avuto occasione di incontrare la sua band preferita. Da quando il suo nome è stato pronunciato in radio, però, su Twitter hanno iniziato a massacrarla di insulti. "Devi morire". "Fai un aerosol con il gas". "Lavati con la benzina e asciugati con l’accendino".
La sua colpa è di essere stata troppo fortunata. E l’invidia ha scatenato le ire dei cyber bulli. A Novara, pochi giorni fa, una ragazzina di 14 anni si è buttata dalla finestra per colpa di Twitter. Flora replica: "
Ho paura ad andare ai concerti, mi minacciano. Però so che sono solo ragazzine. Persone che non mi conoscono. È tutta invidia e rabbia. Ma mi chiedo dove la prenda una ragazzina di 12 anni tutta questa rabbia".
Risultato: i suoi follower sono schizzati in pochi giorni da 200 a 12.500. Dodicimila lanciatori di offese. Con la rete che dilata, amplifica, deforma. E alimenta false verità. "Hanno detto che mio padre era ricchissimo, che era padrone della Kinder, che la lotteria era truccata, che avevo avuto una raccomandazione". Le accuse, in rete, si sprecano. "Hanno detto che siccome non ho pianto e non gli sono saltata addosso quando li ho incontrati a New York non ero una vera fan, che non meritavo quel premio", spiega da dietro gli occhiali. La guerra non sempre si esaurisce in rete. "In autobus un sacco di bambine mi fissano. L’altra sera passeggiavo per il centro e ho sentito una ragazza urlare “è Flora quella”. Sta diventando una situazione molto pesante".
Cioè, parliamone. Secondo voi è una cosa normale questa?
Io se fossi padre (sigh) di una di queste ragazze che insultano flora gli apparecchierei la faccia di sberle (non a Flora, a mia figlia, sia chiaro).. dove ***** stiamo andando a finire?