Questione di tecnica

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E' un mio cruccio sin dalla scorsa stagione il deficit di questa squadra dal punto di vista tecnico-qualitativo.
Per larghi tratti il gioco d'assalto fatto di pressing e ripartenze in zona alta è risultato tanto efficace, quanto appagante esteticamente.
Tuttavia, anche nei momenti migliori, è sempre stata evidente la nostra difficoltà ad imbastire un possesso palla qualitativo, in grado sia di produrre soluzione offensive che di gestire i ritmi della partita a seconda delle esigenze. Da questo punto di vista il Napoli e l'Inter già lo scorso anno mi sembravano superiori. Quest'anno il problema è letteralmente esploso e nelle ultime partite nemmeno facciamo due passaggi di fila. Il problema è a mio avviso dovuto in parte alla scarsità di elementi di qualità in rosa, ma in parte anche all'imprinting dato dal mister. Mi ha colpito qualche giorno fa la classifica dei migliori assistmen under 21 della scorsa stagione:

Tralasciando i nostri, non mi pare ce ne sia uno scarso.
A questo punto mi chiedo, e vi chiedo: quanto l'incapacità di incidere di Adli e CDK è dovuta alla loro (presunta) inadeguatezza e quanto alla loro incompatibilità con il sistema di gioco ed il tipo di calcio monodimensionale preteso dal mister?
Si è spesso esaltato questa squadra per i ritmi "europei".
La componente atletica nel calcio moderno è senza dubbio fondamentale, ma nel nostro caso mi pare vada un po' troppo a discapito della tecnica.
Io ad esempio proverei a far convivere i nostri giocatori di miglior talento, impostando un gioco più orizzontale e di fraseggio nello stretto, ma mi rendo conto che a stagione in corso e in un momento simile è molto complicato, per non dire impossibile.
Non sono mai stato un amante del tiki taka, ma il nostro logorante calcio impostato sull'atletismo esasperato per me necessita dei correttivi.
Mi piacerebbe in futuro vedere un calcio in cui la componente tecnica e la cura del possesso abbia maggior peso.
Ma ciò non sarà possibile con Pioli, che ringrazio, ma il cui ciclo reputo ampiamente (e ingloriosamente) concluso.
Potrebbe essere una soluzione. Continuo a non capire perché Pioli si intestardisca con questa soluzione ibrida con il trequartista "di qualità", che ci fa perdere tutta la forza del nostro pressing devastante che l'anno scorso ci ha portato lo scudetto.

La sensazione è che la dirigenza gli abbia comprato tecnica, quindi si sente costretto a metterla in campo anche se non è la sua tazza di tè ed escono gli aborti tattici che stiamo vedendo in questo periodo. Persa la nostra capacità di fare pressing efficacemente è finita la magia.

Le strade sono due: come dici tu si aggiunge ulteriore tecnica (quella di cui disponiamo...) Oppure si ritorna a Krunic/pobega falso trequartista e a correre bene per riconquistare palla. Questo né carne né pesce è ciò che ci sta disintegrando (parola non scelta per caso) e credo anche i giocatori avvertano questa mancanza di decisione. È fondamentale avere un'idea di gioco e portarla fino in fondo, crederci fino in fondo e lavorarci tutta la settimana fino in fondo. Invece, l'impressione è che siamo un ibrido che non ha ancora deciso a che gioco vuole giocare
 
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Io il calcio lo vedo diversamente.
Per me la formazione migliore è quella che include più giocatori tecnici contemporaneamente e il modulo ideale è quello chi mi permette di farli giocare assieme.

Ho sempre fatto così in vita mia.

Ho preferito perdere per strada fisicità e tattica ma puntare su chi la palla la sa trattare.
Mi piace il palleggio ma sempre col fine di andare a far male o per mandare a vuoto il pressing avversario.

Da questo punto di vista il nostro Milan non mi appaga.
Per me è assurdo non si riescano a fare 7 passaggi di fila.

E attenzione che la palla sulla punta direttamente la giochiamo da tanto tempo e non per verticalizzare subito ma perché non sappiamo palleggiare.
 
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Io il calcio lo vedo diversamente.
Per me la formazione migliore è quella che include più giocatori tecnici contemporaneamente e il modulo ideale è quello chi mi permette di farli giocare assieme.

Ho sempre fatto così in vita mia.

Ho preferito perdere per strada fisicità e tattica ma puntare su chi la palla la sa trattare.
Mi piace il palleggio ma sempre col fine di andare a far male o per mandare a vuoto il pressing avversario.

Da questo punto di vista il nostro Milan non mi appaga.
Per me è assurdo non si riescano a fare 7 passaggi di fila.

E attenzione che la palla sulla punta direttamente la giochiamo da tanto tempo e non per verticalizzare subito ma perché non sappiamo palleggiare.
sono molto in sintonia con la tua visione
 

ROQ

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Comunque io non capisco come mai non si possa tentare un compromesso tra tecnica e fisicità. Non è che se uno è grosso è per forza una pippa fisicamente mentre se uno è bravo coi piedi debba essere una sega fisicamente. . Il mio ideale è una squadra dove tutti san giocare la palla, corrono tutti ma che non si caga addosso ad ogni corner.
Ricordiamo il Milan degli olandesi, ma anche quello del 2005 dove comunque sui Corner andavano a staccare con Stam, Maldini, Nesta, Crespo e Sheva (tra l'altro questo aspetto era il nostro punto debole per il quale Carletto richiese uno come Stam per 5 anni) Noi oggi manchiamo di tutto... tenete presente che ricordo una statistica importante della serie A, una partita su 3 o su 4 viene sbloccata da una palla inattiva, che sia corner o punizione. Parliamo di partite più o meno equilibrate che sarebbero finite 0-0 ma risolte da un episodio dovuto ad una oggettiva dote che fa la differenza in Italia. La Roma tecnicamente non è scarsa, ma credo sia una delle squadre con meno gioco che ho visto, ma grazie alle palle inattive ha segnato tipo il 50% dei gol fatti ed è terza davanti a noi (contro i quali ha proprio fatto 2 gol decisivi da palla inattiva a fine partita, in una partita dove dovevano perdere 4\5 a zero... personalmente è una delle colpe più grandi che do a Pioli, perchè fino alla partita col Napoli giocavamo pure troppo bene, specie considerando la rosa
 

Giek

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Guarda, hai centrato il problema. Il livello tecnico della nostra rosa è molto basso. Ad esempio, saltare l’uomo vale più di mille schemi, crea superiorità numerica e obbliga gli avversari a reagire rapidamente, con affanno, aumentando la probabilità di un loro errore difensivo.
Ditemi chi sa saltare l’uomo tra i nostri.
Solo Leao. Infatti viene raddoppiato sistematicamente. A parte lui, nessun altro.
Altra cosa, lanci per ribaltare l’azione e il campo in un attimo. Chi sa lanciare dei nostri. Ve lo dico io. Nessuno.
Parliamo tanto del nostro tandem di centrocampisti, Tonali e Bennacer, ma per me manca di qualità. Nessuno capace di lanciare. Solo passaggi rasoterra di 10 metri massimo.
Per non parlare della nostra trequarti, dove diventa fondamentale l’intuizione, la giocata che rifinisce. Io non mi ricordo passaggi filtranti, non mi ricordo un assist per cui valga la pena pagare il biglietto. Non dico che voglio Rui Costa (ricordo a tutti che San Siro lo fischiava…bestie) ma nemmeno Diaz o Messias o Krunic.
A riassunto di tutto questo, posso dire che possiamo giocare di ritmo ma non potremo mai aprire nessun ciclo senza alzare il tasso tecnico. Perché ad un certo punto della stagione il fiato manca e senza individualità diventa tutto difficile.
Per non parlare dell’Europa.
Lì incontriamo gente che corre più di noi. E infatti facciamo pena perché non sappiamo cosa fare con il pallone.
Il calcio è tecnica.
Poi ci sono i tifosotti che vogliono 11 soldatini. Ma quelli li compatisco
 

Jino

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Bella discussione.

Prima che Pioli fosse annunciato al Milan avevo espresso tutti i miei dubbi proprio su questi temi.
Pioli è allenatore da 4 4 2 e linee di passaggio semplici in ampiezza e in verticale.

Chi ha seguito la sua ultima creatura, la Fiorentina, sa di cosa parlo.

Non è allenatore che insegna il palleggio stretto e qualitativo e nemmeno lavora tanto su postura, smarcamenti, tempi di gioco, controlli orientati.

Al Milan manca qualità, indubbiamente, ma noi giochiamo come dei selvaggi, come dico sempre.
L'atteggiamento è indubbiamente coraggioso e moderno , la dislocazione spesso europea ma sulla trasmissione e sui tempi siamo scarsi.

I giocatori tecnici da noi fanno fatica solo perché non hanno la gamba per giocare il calcio che insegue il mister.

Diciamolo, questo gioco "selvaggio", a ritmo alto ed alta intensità era l'unico ingrediente che poteva farci rendere di più in un campionato dove queste componenti sono assai rare. Pioli è stato lungimirante, assieme alla dirigenza, a portare il club in quella direzione.

Poi aimè quel tipo di gioco cosi dispendioso e logorante ti impone di inserire ogni stagione elementi freschi con quelle caratteristiche. E questo non l'abbiamo fatto.
 

Tifo'o

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