Pioli prova a tenersi il Milan, per la prossima stagione.

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Pioli esonerato... a giugno? Macché. Secondo TS in edicola, il tecnico proverà a tenersi il Milan anche nella prossima stagione. Guardare nel giardino altrui è sempre un po’ antipatico, ma Stefano Pioli sembra davvero rivivere in fotocopia quanto ha provato sulla propria pelle Simone Inzaghi nell’ultima stagione. Soltanto la conquista di una posizione in Champions e il grande cammino fino alla finale di Istanbul hanno permesso all’allenatore non solo di salvare il posto di lavoro all’Inter, ma addirittura di meritarsi il rinnovo. Ecco, Pioli, dopo l’uscita dalla Champions (una botta economica da oltre cento milioni, considerato che è pure sfumata la possibilità di conquistare il pass per il nuovo Mondiale per club voluto dalla Fifa) ha un piede fuori da Milanello ma - proprio come il collega nell’ultima stagione - grazie a un grande cammino in Europa League (competizione mai vita dai rossoneri) e, ça va sans dire, arrivando tra le prime quattro in campionato, potrebbe rimettere le cose a posto e convincere Gerry Cardinale a puntare ancora su di lui. In tal senso il rapporto con Zlatan Ibrahimovic è senza dubbio un jolly da sfruttare. Tuttavia, essendo molto alte le aspettative da parte della proprietà (come ammesso in più di una occasione proprio dallo stesso Pioli) occorrerà una rapida sterzata per rendere più sereno il clima intorno al Milan. Obiettivo primario è trovare continuità in campionato e, in tal senso, la fine dell’alternanza con la Champions può aiutare (stesso discorso per il rosario di infortuni che ha condizionato la prima parte della stagione). Poi si tornerà a pensare alle Coppe e la vittoria - seppur amara - a St. James’s Park - ha dimostrato come il Milan, una volta metabolizzata la retrocessione nella seconda competizione Uefa, abbia tutto per fare strada in Europa League. Questo non vuol dire che, al momento, l’andamento della stagione non sia pesantemente negativo per Pioli: il Milan dopo appena quindici giornate di campionato si trova in un limbo, è a -9 dall’Inter capolista ma conserva comunque 4 punti di vantaggio sulle quarte (Roma e Bologna); mentre sul cammino in Champions tutto è stato detto e scritto, dalla quantità di occasioni sciupate a San Siro con il Newcastle fino alla consapevolezza di aver perso la qualificazione non con il Psg ma contro il Borussia Dortmund, avversario senz’altro più malleabile. Non esattamente il miglior biglietto da visita da presentare a Cardinale che in estate, dopo il licenziamento di Maldini e Massara, aveva reso ancora più centrale nel progetto il ruolo di Pioli. Il quale è atteso ora da una nuova missione: riconquistare la fiducia della proprietà e, con essa, la possibilità di proseguire la sua parabola in rossonero. Nulla di nuovo sotto il sole per uno che è riuscito a convincere Elliott a fare marcia indietro su Rangnick.

SIMIC IN POLE, BENNACER E LA FORMAZIONE ANTI MONZA QUI -) Milan: Simic in pole. Bennacer e... la formazione.

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Pioli esonerato... a giugno? Macché. Secondo TS in edicola, il tecnico proverà a tenersi il Milan anche nella prossima stagione. Guardare nel giardino altrui è sempre un po’ antipatico, ma Stefano Pioli sembra davvero rivivere in fotocopia quanto ha provato sulla propria pelle Simone Inzaghi nell’ultima stagione. Soltanto la conquista di una posizione in Champions e il grande cammino fino alla finale di Istanbul hanno permesso all’allenatore non solo di salvare il posto di lavoro all’Inter, ma addirittura di meritarsi il rinnovo. Ecco, Pioli, dopo l’uscita dalla Champions (una botta economica da oltre cento milioni, considerato che è pure sfumata la possibilità di conquistare il pass per il nuovo Mondiale per club voluto dalla Fifa) ha un piede fuori da Milanello ma - proprio come il collega nell’ultima stagione - grazie a un grande cammino in Europa League (competizione mai vita dai rossoneri) e, ça va sans dire, arrivando tra le prime quattro in campionato, potrebbe rimettere le cose a posto e convincere Gerry Cardinale a puntare ancora su di lui. In tal senso il rapporto con Zlatan Ibrahimovic è senza dubbio un jolly da sfruttare. Tuttavia, essendo molto alte le aspettative da parte della proprietà (come ammesso in più di una occasione proprio dallo stesso Pioli) occorrerà una rapida sterzata per rendere più sereno il clima intorno al Milan. Obiettivo primario è trovare continuità in campionato e, in tal senso, la fine dell’alternanza con la Champions può aiutare (stesso discorso per il rosario di infortuni che ha condizionato la prima parte della stagione). Poi si tornerà a pensare alle Coppe e la vittoria - seppur amara - a St. James’s Park - ha dimostrato come il Milan, una volta metabolizzata la retrocessione nella seconda competizione Uefa, abbia tutto per fare strada in Europa League. Questo non vuol dire che, al momento, l’andamento della stagione non sia pesantemente negativo per Pioli: il Milan dopo appena quindici giornate di campionato si trova in un limbo, è a -9 dall’Inter capolista ma conserva comunque 4 punti di vantaggio sulle quarte (Roma e Bologna); mentre sul cammino in Champions tutto è stato detto e scritto, dalla quantità di occasioni sciupate a San Siro con il Newcastle fino alla consapevolezza di aver perso la qualificazione non con il Psg ma contro il Borussia Dortmund, avversario senz’altro più malleabile. Non esattamente il miglior biglietto da visita da presentare a Cardinale che in estate, dopo il licenziamento di Maldini e Massara, aveva reso ancora più centrale nel progetto il ruolo di Pioli. Il quale è atteso ora da una nuova missione: riconquistare la fiducia della proprietà e, con essa, la possibilità di proseguire la sua parabola in rossonero. Nulla di nuovo sotto il sole per uno che è riuscito a convincere Elliott a fare marcia indietro su Rangnick.

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fino a giugno aspetto se a giugno non c'è un allenatore come Cristo comanda io tiferò contro come ai tempi di Brocchi

e per allenatore decente come ho già detto mille volte mi accontento anche di un Motta o di un Italiano...seppur essendo il Milan non si capisce perchè ci dovremmo accontentare e non ambire a profili di alto livello consolidati..ma comunque mi accontento

è giusto seguire la squadra sempre e non pretendere sempre la luna ma nemmeno il contrario eh...a tutto c'è un limite

che anno sarebbe per Pioli il prossimo? il sesto? ci rendiamo conto che finisce che starà piu di gente come Ancelotti e Capello? :blink:
 

Ramza Beoulve

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Pioli esonerato... a giugno? Macché. Secondo TS in edicola, il tecnico proverà a tenersi il Milan anche nella prossima stagione. Guardare nel giardino altrui è sempre un po’ antipatico, ma Stefano Pioli sembra davvero rivivere in fotocopia quanto ha provato sulla propria pelle Simone Inzaghi nell’ultima stagione. Soltanto la conquista di una posizione in Champions e il grande cammino fino alla finale di Istanbul hanno permesso all’allenatore non solo di salvare il posto di lavoro all’Inter, ma addirittura di meritarsi il rinnovo. Ecco, Pioli, dopo l’uscita dalla Champions (una botta economica da oltre cento milioni, considerato che è pure sfumata la possibilità di conquistare il pass per il nuovo Mondiale per club voluto dalla Fifa) ha un piede fuori da Milanello ma - proprio come il collega nell’ultima stagione - grazie a un grande cammino in Europa League (competizione mai vita dai rossoneri) e, ça va sans dire, arrivando tra le prime quattro in campionato, potrebbe rimettere le cose a posto e convincere Gerry Cardinale a puntare ancora su di lui. In tal senso il rapporto con Zlatan Ibrahimovic è senza dubbio un jolly da sfruttare. Tuttavia, essendo molto alte le aspettative da parte della proprietà (come ammesso in più di una occasione proprio dallo stesso Pioli) occorrerà una rapida sterzata per rendere più sereno il clima intorno al Milan. Obiettivo primario è trovare continuità in campionato e, in tal senso, la fine dell’alternanza con la Champions può aiutare (stesso discorso per il rosario di infortuni che ha condizionato la prima parte della stagione). Poi si tornerà a pensare alle Coppe e la vittoria - seppur amara - a St. James’s Park - ha dimostrato come il Milan, una volta metabolizzata la retrocessione nella seconda competizione Uefa, abbia tutto per fare strada in Europa League. Questo non vuol dire che, al momento, l’andamento della stagione non sia pesantemente negativo per Pioli: il Milan dopo appena quindici giornate di campionato si trova in un limbo, è a -9 dall’Inter capolista ma conserva comunque 4 punti di vantaggio sulle quarte (Roma e Bologna); mentre sul cammino in Champions tutto è stato detto e scritto, dalla quantità di occasioni sciupate a San Siro con il Newcastle fino alla consapevolezza di aver perso la qualificazione non con il Psg ma contro il Borussia Dortmund, avversario senz’altro più malleabile. Non esattamente il miglior biglietto da visita da presentare a Cardinale che in estate, dopo il licenziamento di Maldini e Massara, aveva reso ancora più centrale nel progetto il ruolo di Pioli. Il quale è atteso ora da una nuova missione: riconquistare la fiducia della proprietà e, con essa, la possibilità di proseguire la sua parabola in rossonero. Nulla di nuovo sotto il sole per uno che è riuscito a convincere Elliott a fare marcia indietro su Rangnick.

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Raramente ho letto una tale marea di scemenze concentrate in così poco spazio...
 
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Ma perché tutti quelli che vengono al Milan non si schiodano neanche con colpi di fucile?
Avesse vinto anche 5 scudetti di fila dopo 5 anni TE NE VAI. Ti metti in discussione, cresci con nuove esperienze…

vabbe c’è anche da dire che solo a Milano si canta a squarciagola “Pioli is on fire” e si porta in trionfo Montella dopo un settimo posto.

vedrete che batteremo Sparta Praga e Quabarag e sarà messo di diritto tra gli invincibili.
 

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Ma perché tutti quelli che vengono al Milan non si schiodano neanche con colpi di fucile?
Avesse vinto anche 5 scudetti di fila dopo 5 anni TE NE VAI. Ti metti in discussione, cresci con nuove esperienze…

vabbe c’è anche da dire che solo a Milano si canta a squarciagola “Pioli is on fire” e si porta in trionfo Montella dopo un settimo posto.

vedrete che batteremo Sparta Praga e Quabarag e sarà messo di diritto tra gli invincibili.

Perché si cercano solo parafulmini.
 

Lineker10

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Pioli esonerato... a giugno? Macché. Secondo TS in edicola, il tecnico proverà a tenersi il Milan anche nella prossima stagione. Guardare nel giardino altrui è sempre un po’ antipatico, ma Stefano Pioli sembra davvero rivivere in fotocopia quanto ha provato sulla propria pelle Simone Inzaghi nell’ultima stagione. Soltanto la conquista di una posizione in Champions e il grande cammino fino alla finale di Istanbul hanno permesso all’allenatore non solo di salvare il posto di lavoro all’Inter, ma addirittura di meritarsi il rinnovo. Ecco, Pioli, dopo l’uscita dalla Champions (una botta economica da oltre cento milioni, considerato che è pure sfumata la possibilità di conquistare il pass per il nuovo Mondiale per club voluto dalla Fifa) ha un piede fuori da Milanello ma - proprio come il collega nell’ultima stagione - grazie a un grande cammino in Europa League (competizione mai vita dai rossoneri) e, ça va sans dire, arrivando tra le prime quattro in campionato, potrebbe rimettere le cose a posto e convincere Gerry Cardinale a puntare ancora su di lui. In tal senso il rapporto con Zlatan Ibrahimovic è senza dubbio un jolly da sfruttare. Tuttavia, essendo molto alte le aspettative da parte della proprietà (come ammesso in più di una occasione proprio dallo stesso Pioli) occorrerà una rapida sterzata per rendere più sereno il clima intorno al Milan. Obiettivo primario è trovare continuità in campionato e, in tal senso, la fine dell’alternanza con la Champions può aiutare (stesso discorso per il rosario di infortuni che ha condizionato la prima parte della stagione). Poi si tornerà a pensare alle Coppe e la vittoria - seppur amara - a St. James’s Park - ha dimostrato come il Milan, una volta metabolizzata la retrocessione nella seconda competizione Uefa, abbia tutto per fare strada in Europa League. Questo non vuol dire che, al momento, l’andamento della stagione non sia pesantemente negativo per Pioli: il Milan dopo appena quindici giornate di campionato si trova in un limbo, è a -9 dall’Inter capolista ma conserva comunque 4 punti di vantaggio sulle quarte (Roma e Bologna); mentre sul cammino in Champions tutto è stato detto e scritto, dalla quantità di occasioni sciupate a San Siro con il Newcastle fino alla consapevolezza di aver perso la qualificazione non con il Psg ma contro il Borussia Dortmund, avversario senz’altro più malleabile. Non esattamente il miglior biglietto da visita da presentare a Cardinale che in estate, dopo il licenziamento di Maldini e Massara, aveva reso ancora più centrale nel progetto il ruolo di Pioli. Il quale è atteso ora da una nuova missione: riconquistare la fiducia della proprietà e, con essa, la possibilità di proseguire la sua parabola in rossonero. Nulla di nuovo sotto il sole per uno che è riuscito a convincere Elliott a fare marcia indietro su Rangnick.

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Mi pare che queste riunioni di zoom stiano raschiando il barile.
Questa è davvero una valanga di caxxate che offendono l'intelligenza di chi legge.

Comunque se arriviamo nelle prime quattro e in fondo alla EL (anche senza vincerla) Pioli avrà un contratto a vita col Milan, come Wenger. Per schiodarlo dovremo aspettare il nuovo cambio di proprietà.
 
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Pioli esonerato... a giugno? Macché. Secondo TS in edicola, il tecnico proverà a tenersi il Milan anche nella prossima stagione. Guardare nel giardino altrui è sempre un po’ antipatico, ma Stefano Pioli sembra davvero rivivere in fotocopia quanto ha provato sulla propria pelle Simone Inzaghi nell’ultima stagione. Soltanto la conquista di una posizione in Champions e il grande cammino fino alla finale di Istanbul hanno permesso all’allenatore non solo di salvare il posto di lavoro all’Inter, ma addirittura di meritarsi il rinnovo. Ecco, Pioli, dopo l’uscita dalla Champions (una botta economica da oltre cento milioni, considerato che è pure sfumata la possibilità di conquistare il pass per il nuovo Mondiale per club voluto dalla Fifa) ha un piede fuori da Milanello ma - proprio come il collega nell’ultima stagione - grazie a un grande cammino in Europa League (competizione mai vita dai rossoneri) e, ça va sans dire, arrivando tra le prime quattro in campionato, potrebbe rimettere le cose a posto e convincere Gerry Cardinale a puntare ancora su di lui. In tal senso il rapporto con Zlatan Ibrahimovic è senza dubbio un jolly da sfruttare. Tuttavia, essendo molto alte le aspettative da parte della proprietà (come ammesso in più di una occasione proprio dallo stesso Pioli) occorrerà una rapida sterzata per rendere più sereno il clima intorno al Milan. Obiettivo primario è trovare continuità in campionato e, in tal senso, la fine dell’alternanza con la Champions può aiutare (stesso discorso per il rosario di infortuni che ha condizionato la prima parte della stagione). Poi si tornerà a pensare alle Coppe e la vittoria - seppur amara - a St. James’s Park - ha dimostrato come il Milan, una volta metabolizzata la retrocessione nella seconda competizione Uefa, abbia tutto per fare strada in Europa League. Questo non vuol dire che, al momento, l’andamento della stagione non sia pesantemente negativo per Pioli: il Milan dopo appena quindici giornate di campionato si trova in un limbo, è a -9 dall’Inter capolista ma conserva comunque 4 punti di vantaggio sulle quarte (Roma e Bologna); mentre sul cammino in Champions tutto è stato detto e scritto, dalla quantità di occasioni sciupate a San Siro con il Newcastle fino alla consapevolezza di aver perso la qualificazione non con il Psg ma contro il Borussia Dortmund, avversario senz’altro più malleabile. Non esattamente il miglior biglietto da visita da presentare a Cardinale che in estate, dopo il licenziamento di Maldini e Massara, aveva reso ancora più centrale nel progetto il ruolo di Pioli. Il quale è atteso ora da una nuova missione: riconquistare la fiducia della proprietà e, con essa, la possibilità di proseguire la sua parabola in rossonero. Nulla di nuovo sotto il sole per uno che è riuscito a convincere Elliott a fare marcia indietro su Rangnick.

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Beh, mi pare giusto, fuori dalla CL, fuori dalla "lotta" scudetto, schiaffoni in faccia ad ogni derby, Mondiale per club perso, infermeria stracolma e spogliatoio elettrico, che fai? Non te lo tieni ancora un anno sto fuoriclasse della panchina? Non dai fiducia alla premiata macelleria Pioli - Osti & co? Ma certo che sì, sennò come faranno gobbi, melme etc etc a riderci dietro mentre collezioniamo figure di melma, tanto l'importante è il bilancio in attivo per guardare serenamente gli altri che vincono.
 

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