Pioli:"Potrei restare al Milan per sempre. Ibra mai un peso".

davoreb

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Se tu resti al Milan per sempre vorrà dire che la champions del 2007 sarà stata l'ultima per il Milan.
Sicuramente per colpa di pioli non perché la società è diversa ed ha un monte ingaggi che è un terzo rispetto a quello della Juve.
 

Giangy

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Pioli a Radio Rai sul Milan:"Il rapporto tra allenatore e giocatori è fondamentale. Io cerco di creare un rapporto di fiducia per cercare di tirare fuori il massimo da tutti i miei giocatori".

Sugli arbitri: "E' l'arbitro che decide come interpretare la partita, sono poi i giocatori che devono abituarsi al modo di arbitrare del direttore di gara. Noi siamo tornati in Champions e lì certi falli non vengono fischiati. Io sono favorevole a questo modo di arbitrare, fanno bene a non fischiare i mezzi falli. Io gioco con troppe interruzioni non va bene".

Sui dati delle partite: "Abbiamo degli algoritmi che ci fanno capire l'efficienza fisica e tecnica dei giocatori durante la partita. Ovviamente l'occhio dell'allenatore è ancora fondamentale, ma questi dati ci aiutano a fare meglio il nostro lavoro. E' certamente un valore aggiunto per noi. Quando ho iniziato ad allenare avevo solo due collaboratori, ora ne ho 12. Le cose sono cambiate".

Su Maignan: "Non mi ha sorpreso. Lo abbiamo affrontato con il Lille e lì ci ha colpito molto. Lo abbiamo fatto seguire dai nostri scout. E' un ragazzo che mette tutto in campo, è molto curioso. E' un portiere molto forte, è in nazionale, è un giocatore di alto livello".

Sulle prossime partita in A: "Dobbiamo dimostrare di essere una squadra matura. La vittoria nel derby ci deve dare entusiasmo. Tutte le partite in Italia sono difficili, soprattutto nel girone di ritorno. Domenica avremo la Samp che ha vinto bene contro il Sassuolo, servirà una grande prestazione. Ma ora noi siamo concentrati sulla Coppa Italia, solo dopo la Lazio penseremo al campionato".

Sugli alti e bassi: "Avere continuità ti aiuta a restare in alto. Non bisogna dimenticare però il percorso che stiamo facendo. Se siamo in questa posizione in classifica, vuol dire che non abbiamo avuto grandi alti e bassi. Giochiamo un calcio propositivo. Contro la Juve non abbiamo rischiato niente e abbiamo provato a vincerla".

Sull'episodio dell'invasione di campo: "Sono cose che non vanno fatte, ma allo stesso tempo andava fermato e basta".

Sugli infortuni: "Non ne abbiamo subiti di più della altre, ma li abbiamo subiti tutti insieme ad inizio novembre. Purtroppo abbiamo pagato tutti questi infortuni".

Sul tempo effettivo: "Sono assolutamente favorevole. Serve più continuità, bisogna giocare di più".

Su Ibra: "La stagione è ancora lunga. Purtroppo ora è fermo, ma rimane un grande giocatore e una risorsa importante per noi. Sta facendo di tutto per tornare in campo. Per noi non sarà mai un peso, ma una risorsa importante che ha fatto crescere tanto la squadra".

Su Kessie: "Lui può giocare in tanti ruoli. Sabato l'ho messo sulla trequarti per limitare Brozovic. In fase difensiva ha fatto bene, mentre in quella offensiva non abbiamo avuto una manovra fluida. Diaz è entrato bene, serviva più brillantezza e ce l'ha data. Kessie è un professionista, vedremo poi cosa succederà a livello contrattuale".

Sul suo futuro al Milan: "Al Milan mi sento bene, ho un grande rapporto con il club. Potrei rimanere al Milan per sempre, poi so che il calcio è pieno di imprevisti e dinamiche, ma qui sto veramente bene".

Sul VAR: "Qualche anno fa tutti erano favorevoli al VAR. E' impossibile togliere completamente l'errore, gli arbitri stanno facendo del loro meglio per sbagliare il meno possibile".

Sulla sua corsa dopo il gol di Giroud: "Mi sono rivisto e ci ho messo un po' per arrivare ai miei giocatori. L'importante è essere arrivato (sorride, ndr). Io sono una persona molto emozionale, vivo in tutto e per tutto con i miei giocatori, era giusto andare a festeggiare con loro".

Sulla corsa scudetto: "Mancano ancora dei recuperi, quindi la classifica va ancora aggiornata. Tutte le prime squadre della classifica sono in lotta per tutto, compreso lo scudetto. Ci sono ancora tante partite. Inter e Juve per me sono le squadre più forti del campionato".
Sicuramente da due anni ha questa parte, sta lavorando abbastanza bene con la squadra, spero davvero non resti per 10 anni, anche perché mi sembra quasi impossibile. Per dire, mi piace molto il tecnico del Nizza ex Lille, lo vedrei bene da noi in futuro.
 

Devil man

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Mediocre no, è un buon allenatore ma no per grandi obbiettivi, non è al pari di Gianpaolo. Non penso sia Mediocre perché se è mediocre e siamo la a lottare vuol dire che i giocatori che abbiamo sono top player, ma non lo sono quindi non è mediocre.

Non si lotta per la CL o per lo scudetto con giocatori mediocri e allenatore mediocre (ho scritto giocatori mediocri perché leggo sempre Quello è mediocre, questo è mediocre, l'altro è mediocre).
Per me Pioli è allo stesso livello di Allegri
 
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Pioli a Radio Rai sul Milan:"Il rapporto tra allenatore e giocatori è fondamentale. Io cerco di creare un rapporto di fiducia per cercare di tirare fuori il massimo da tutti i miei giocatori".

Sugli arbitri: "E' l'arbitro che decide come interpretare la partita, sono poi i giocatori che devono abituarsi al modo di arbitrare del direttore di gara. Noi siamo tornati in Champions e lì certi falli non vengono fischiati. Io sono favorevole a questo modo di arbitrare, fanno bene a non fischiare i mezzi falli. Io gioco con troppe interruzioni non va bene".

Sui dati delle partite: "Abbiamo degli algoritmi che ci fanno capire l'efficienza fisica e tecnica dei giocatori durante la partita. Ovviamente l'occhio dell'allenatore è ancora fondamentale, ma questi dati ci aiutano a fare meglio il nostro lavoro. E' certamente un valore aggiunto per noi. Quando ho iniziato ad allenare avevo solo due collaboratori, ora ne ho 12. Le cose sono cambiate".

Su Maignan: "Non mi ha sorpreso. Lo abbiamo affrontato con il Lille e lì ci ha colpito molto. Lo abbiamo fatto seguire dai nostri scout. E' un ragazzo che mette tutto in campo, è molto curioso. E' un portiere molto forte, è in nazionale, è un giocatore di alto livello".

Sulle prossime partita in A: "Dobbiamo dimostrare di essere una squadra matura. La vittoria nel derby ci deve dare entusiasmo. Tutte le partite in Italia sono difficili, soprattutto nel girone di ritorno. Domenica avremo la Samp che ha vinto bene contro il Sassuolo, servirà una grande prestazione. Ma ora noi siamo concentrati sulla Coppa Italia, solo dopo la Lazio penseremo al campionato".

Sugli alti e bassi: "Avere continuità ti aiuta a restare in alto. Non bisogna dimenticare però il percorso che stiamo facendo. Se siamo in questa posizione in classifica, vuol dire che non abbiamo avuto grandi alti e bassi. Giochiamo un calcio propositivo. Contro la Juve non abbiamo rischiato niente e abbiamo provato a vincerla".

Sull'episodio dell'invasione di campo: "Sono cose che non vanno fatte, ma allo stesso tempo andava fermato e basta".

Sugli infortuni: "Non ne abbiamo subiti di più della altre, ma li abbiamo subiti tutti insieme ad inizio novembre. Purtroppo abbiamo pagato tutti questi infortuni".

Sul tempo effettivo: "Sono assolutamente favorevole. Serve più continuità, bisogna giocare di più".

Su Ibra: "La stagione è ancora lunga. Purtroppo ora è fermo, ma rimane un grande giocatore e una risorsa importante per noi. Sta facendo di tutto per tornare in campo. Per noi non sarà mai un peso, ma una risorsa importante che ha fatto crescere tanto la squadra".

Su Kessie: "Lui può giocare in tanti ruoli. Sabato l'ho messo sulla trequarti per limitare Brozovic. In fase difensiva ha fatto bene, mentre in quella offensiva non abbiamo avuto una manovra fluida. Diaz è entrato bene, serviva più brillantezza e ce l'ha data. Kessie è un professionista, vedremo poi cosa succederà a livello contrattuale".

Sul suo futuro al Milan: "Al Milan mi sento bene, ho un grande rapporto con il club. Potrei rimanere al Milan per sempre, poi so che il calcio è pieno di imprevisti e dinamiche, ma qui sto veramente bene".

Sul VAR: "Qualche anno fa tutti erano favorevoli al VAR. E' impossibile togliere completamente l'errore, gli arbitri stanno facendo del loro meglio per sbagliare il meno possibile".

Sulla sua corsa dopo il gol di Giroud: "Mi sono rivisto e ci ho messo un po' per arrivare ai miei giocatori. L'importante è essere arrivato (sorride, ndr). Io sono una persona molto emozionale, vivo in tutto e per tutto con i miei giocatori, era giusto andare a festeggiare con loro".

Sulla corsa scudetto: "Mancano ancora dei recuperi, quindi la classifica va ancora aggiornata. Tutte le prime squadre della classifica sono in lotta per tutto, compreso lo scudetto. Ci sono ancora tante partite. Inter e Juve per me sono le squadre più forti del campionato".
Per quel che sta facendo dal dopo Giampaolo, con il materiale che ha, a me piace. Sinceramente ho pochissimo da criticargli se non qualche scelta che è stata fatta in qualche partita dall'inizio. Ma sbagliano tutti, anche i top, figuriamoci chi allena questo Milan.
Comunque ogni allenatore segue un ciclo. Per me in linea di massima, un allenatore non dovrebbe restare tantissimi anni consecutivamente, anche per questioni di stimoli. Il prossimo che lo sostituirà dovrà essere un top allenatore, altrimenti tanto vale rimanere così perché il rischio di peggiorare può essere alto.
 

gabri65

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Pioli a Radio Rai sul Milan:"Il rapporto tra allenatore e giocatori è fondamentale. Io cerco di creare un rapporto di fiducia per cercare di tirare fuori il massimo da tutti i miei giocatori".

Sugli arbitri: "E' l'arbitro che decide come interpretare la partita, sono poi i giocatori che devono abituarsi al modo di arbitrare del direttore di gara. Noi siamo tornati in Champions e lì certi falli non vengono fischiati. Io sono favorevole a questo modo di arbitrare, fanno bene a non fischiare i mezzi falli. Io gioco con troppe interruzioni non va bene".

Sui dati delle partite: "Abbiamo degli algoritmi che ci fanno capire l'efficienza fisica e tecnica dei giocatori durante la partita. Ovviamente l'occhio dell'allenatore è ancora fondamentale, ma questi dati ci aiutano a fare meglio il nostro lavoro. E' certamente un valore aggiunto per noi. Quando ho iniziato ad allenare avevo solo due collaboratori, ora ne ho 12. Le cose sono cambiate".

Su Maignan: "Non mi ha sorpreso. Lo abbiamo affrontato con il Lille e lì ci ha colpito molto. Lo abbiamo fatto seguire dai nostri scout. E' un ragazzo che mette tutto in campo, è molto curioso. E' un portiere molto forte, è in nazionale, è un giocatore di alto livello".

Sulle prossime partita in A: "Dobbiamo dimostrare di essere una squadra matura. La vittoria nel derby ci deve dare entusiasmo. Tutte le partite in Italia sono difficili, soprattutto nel girone di ritorno. Domenica avremo la Samp che ha vinto bene contro il Sassuolo, servirà una grande prestazione. Ma ora noi siamo concentrati sulla Coppa Italia, solo dopo la Lazio penseremo al campionato".

Sugli alti e bassi: "Avere continuità ti aiuta a restare in alto. Non bisogna dimenticare però il percorso che stiamo facendo. Se siamo in questa posizione in classifica, vuol dire che non abbiamo avuto grandi alti e bassi. Giochiamo un calcio propositivo. Contro la Juve non abbiamo rischiato niente e abbiamo provato a vincerla".

Sull'episodio dell'invasione di campo: "Sono cose che non vanno fatte, ma allo stesso tempo andava fermato e basta".

Sugli infortuni: "Non ne abbiamo subiti di più della altre, ma li abbiamo subiti tutti insieme ad inizio novembre. Purtroppo abbiamo pagato tutti questi infortuni".

Sul tempo effettivo: "Sono assolutamente favorevole. Serve più continuità, bisogna giocare di più".

Su Ibra: "La stagione è ancora lunga. Purtroppo ora è fermo, ma rimane un grande giocatore e una risorsa importante per noi. Sta facendo di tutto per tornare in campo. Per noi non sarà mai un peso, ma una risorsa importante che ha fatto crescere tanto la squadra".

Su Kessie: "Lui può giocare in tanti ruoli. Sabato l'ho messo sulla trequarti per limitare Brozovic. In fase difensiva ha fatto bene, mentre in quella offensiva non abbiamo avuto una manovra fluida. Diaz è entrato bene, serviva più brillantezza e ce l'ha data. Kessie è un professionista, vedremo poi cosa succederà a livello contrattuale".

Sul suo futuro al Milan: "Al Milan mi sento bene, ho un grande rapporto con il club. Potrei rimanere al Milan per sempre, poi so che il calcio è pieno di imprevisti e dinamiche, ma qui sto veramente bene".

Sul VAR: "Qualche anno fa tutti erano favorevoli al VAR. E' impossibile togliere completamente l'errore, gli arbitri stanno facendo del loro meglio per sbagliare il meno possibile".

Sulla sua corsa dopo il gol di Giroud: "Mi sono rivisto e ci ho messo un po' per arrivare ai miei giocatori. L'importante è essere arrivato (sorride, ndr). Io sono una persona molto emozionale, vivo in tutto e per tutto con i miei giocatori, era giusto andare a festeggiare con loro".

Sulla corsa scudetto: "Mancano ancora dei recuperi, quindi la classifica va ancora aggiornata. Tutte le prime squadre della classifica sono in lotta per tutto, compreso lo scudetto. Ci sono ancora tante partite. Inter e Juve per me sono le squadre più forti del campionato".

Non mi piacciono questi proclami con scelte unilaterali, rimarrari se e fino a quando sarà opportuno.
 

Dexter

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Pioli a Radio Rai sul Milan:"Il rapporto tra allenatore e giocatori è fondamentale. Io cerco di creare un rapporto di fiducia per cercare di tirare fuori il massimo da tutti i miei giocatori".

Sugli arbitri: "E' l'arbitro che decide come interpretare la partita, sono poi i giocatori che devono abituarsi al modo di arbitrare del direttore di gara. Noi siamo tornati in Champions e lì certi falli non vengono fischiati. Io sono favorevole a questo modo di arbitrare, fanno bene a non fischiare i mezzi falli. Io gioco con troppe interruzioni non va bene".

Sui dati delle partite: "Abbiamo degli algoritmi che ci fanno capire l'efficienza fisica e tecnica dei giocatori durante la partita. Ovviamente l'occhio dell'allenatore è ancora fondamentale, ma questi dati ci aiutano a fare meglio il nostro lavoro. E' certamente un valore aggiunto per noi. Quando ho iniziato ad allenare avevo solo due collaboratori, ora ne ho 12. Le cose sono cambiate".

Su Maignan: "Non mi ha sorpreso. Lo abbiamo affrontato con il Lille e lì ci ha colpito molto. Lo abbiamo fatto seguire dai nostri scout. E' un ragazzo che mette tutto in campo, è molto curioso. E' un portiere molto forte, è in nazionale, è un giocatore di alto livello".

Sulle prossime partita in A: "Dobbiamo dimostrare di essere una squadra matura. La vittoria nel derby ci deve dare entusiasmo. Tutte le partite in Italia sono difficili, soprattutto nel girone di ritorno. Domenica avremo la Samp che ha vinto bene contro il Sassuolo, servirà una grande prestazione. Ma ora noi siamo concentrati sulla Coppa Italia, solo dopo la Lazio penseremo al campionato".

Sugli alti e bassi: "Avere continuità ti aiuta a restare in alto. Non bisogna dimenticare però il percorso che stiamo facendo. Se siamo in questa posizione in classifica, vuol dire che non abbiamo avuto grandi alti e bassi. Giochiamo un calcio propositivo. Contro la Juve non abbiamo rischiato niente e abbiamo provato a vincerla".

Sull'episodio dell'invasione di campo: "Sono cose che non vanno fatte, ma allo stesso tempo andava fermato e basta".

Sugli infortuni: "Non ne abbiamo subiti di più della altre, ma li abbiamo subiti tutti insieme ad inizio novembre. Purtroppo abbiamo pagato tutti questi infortuni".

Sul tempo effettivo: "Sono assolutamente favorevole. Serve più continuità, bisogna giocare di più".

Su Ibra: "La stagione è ancora lunga. Purtroppo ora è fermo, ma rimane un grande giocatore e una risorsa importante per noi. Sta facendo di tutto per tornare in campo. Per noi non sarà mai un peso, ma una risorsa importante che ha fatto crescere tanto la squadra".

Su Kessie: "Lui può giocare in tanti ruoli. Sabato l'ho messo sulla trequarti per limitare Brozovic. In fase difensiva ha fatto bene, mentre in quella offensiva non abbiamo avuto una manovra fluida. Diaz è entrato bene, serviva più brillantezza e ce l'ha data. Kessie è un professionista, vedremo poi cosa succederà a livello contrattuale".

Sul suo futuro al Milan: "Al Milan mi sento bene, ho un grande rapporto con il club. Potrei rimanere al Milan per sempre, poi so che il calcio è pieno di imprevisti e dinamiche, ma qui sto veramente bene".

Sul VAR: "Qualche anno fa tutti erano favorevoli al VAR. E' impossibile togliere completamente l'errore, gli arbitri stanno facendo del loro meglio per sbagliare il meno possibile".

Sulla sua corsa dopo il gol di Giroud: "Mi sono rivisto e ci ho messo un po' per arrivare ai miei giocatori. L'importante è essere arrivato (sorride, ndr). Io sono una persona molto emozionale, vivo in tutto e per tutto con i miei giocatori, era giusto andare a festeggiare con loro".

Sulla corsa scudetto: "Mancano ancora dei recuperi, quindi la classifica va ancora aggiornata. Tutte le prime squadre della classifica sono in lotta per tutto, compreso lo scudetto. Ci sono ancora tante partite. Inter e Juve per me sono le squadre più forti del campionato".
Può restare anche 40 anni per quanto mi riguarda. Se comprano Milinkovic Savic, Rudiger e Johnatan David possono richiamare anche Giampaolo
 
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Sicuramente per colpa di pioli non perché la società è diversa ed ha un monte ingaggi che è un terzo rispetto a quello della Juve.
Infatti,se ogni tanto leggeste tra le righe ci arrivereste da soli al significato.La colpa non sarebbe di Pioli in se per quanto non sìa un'eccellenza,ma della società che confermandolo pone fine a sogni di gloria presenti e futuri,poi c'è chi pensa che un quarto posto già sìa una gloria ma quelli son caxxi loro.
 

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