Pioli cancella il trequartista. Bennacer farà il Kessie.

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Tuttosport: non hanno avuto a disposizione nemmeno l’esame di riparazione. I voti in pagella, per qualcuno da debito per altri meglio, sono stati variabili, ma alla fine della stagione nel listone dei giocatori milanisti alla voce trequartista stava scritto con la matita rossa: bocciato. Bocciato nel significato classico del termine, con qualunque dei suoi interpreti. Il professor Pioli è stato molto severo, ma nell’ora del giudizio non ha risparmiato nessuno. Brahim Diaz: non riscattato e tornato al Real Madrid, con l’obiettivo di ritagliarsi spazio. Adli: fuori dal progetto, se mai ci è riuscito a entrare con tutti e due i piedi, e pronto a cercare fortuna altrove - potrebbe essere una soluzione valida quella della Salernitana. De Ketelaere: idem come sopra, o quasi. Il belga dovrebbe passare presto dalle parti della barriera di Milano Est in uscita dal capoluogo lombardo col navigatore dell’auto impostato per cercare l’entrata del centro sportivo di Zingonia. Il passaggio del giocatore all’Atalanta è infatti sempre più vicino, con i due club che hanno trovato l’accordo e aspettano solo il sì del giocatore (che dovrebbe arrivare a breve). Dopo una sola stagione, l’acquisto più importante dell’estate 2022 saluterà i rossoneri, che dovrebbero ottenere 3 milioni per il prestito oneroso più altri 23 se arriverà il riscatto da parte dei bergamaschi. Al Milan, l’ex Club Bruges non ha inciso come ci si attendeva e vista anche la svolta tattica impressa al progetto non sembra proprio che ci sarà più spazio per cercare di recuperare il giocatore. Bennacer, che pure lui ha ricoperto il ruolo da trequartista nella stagione passata nel 4-2-3-1 con Krunic e Tonali dietro, è l’unico che si è salvato. Ma solo perché quello non è il suo ruolo naturale. L’algerino in questo momento è infortunato. Quando rientrerà agli ordini del tecnico (a fine 2023), troverà un Milan diverso. Un Milan schierato con un bel 4-3-3, il modulo che è stato il grande piano regolatore sul quale è stata costruita la nuova squadra che sta nascendo. Non a caso tutti i nuovi acquisti arrivati dal mercato sembrano fatti apposta per inserirsi in un Milan improntato così. E anche se il 4-2-3-1 non dovesse ricevere un tanti saluti e a mai più, all’atto pratico la posizione che fu del trequartista non sarà più ricoperta da quel tipo di giocatore. Dietro alle punte ci sarà o un giocatore simile per caratteristiche a Kessié, l’uomo che nella stagione dello scudetto ha saputo fare la differenza una volta spostato su quella mattonella. Un simil Kessié il Milan adesso non ce l’ha, ma basterebbe un giocatore con doti da centrocampista puro per svolgere bene il compito e di quelli, in rosa, ce ne sono. Non solo: tra i nuovi arrivati in quella posizione non può che rappresentare una succosa opzione da utilizzare anche Pulisic. Giocatore squisitamente più offensivo rispetto a un trequartista classico, ma proprio per questo più accattivante nell’idea di Pioli del Milan che sta per arrivare.

 

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Tuttosport: non hanno avuto a disposizione nemmeno l’esame di riparazione. I voti in pagella, per qualcuno da debito per altri meglio, sono stati variabili, ma alla fine della stagione nel listone dei giocatori milanisti alla voce trequartista stava scritto con la matita rossa: bocciato. Bocciato nel significato classico del termine, con qualunque dei suoi interpreti. Il professor Pioli è stato molto severo, ma nell’ora del giudizio non ha risparmiato nessuno. Brahim Diaz: non riscattato e tornato al Real Madrid, con l’obiettivo di ritagliarsi spazio. Adli: fuori dal progetto, se mai ci è riuscito a entrare con tutti e due i piedi, e pronto a cercare fortuna altrove - potrebbe essere una soluzione valida quella della Salernitana. De Ketelaere: idem come sopra, o quasi. Il belga dovrebbe passare presto dalle parti della barriera di Milano Est in uscita dal capoluogo lombardo col navigatore dell’auto impostato per cercare l’entrata del centro sportivo di Zingonia. Il passaggio del giocatore all’Atalanta è infatti sempre più vicino, con i due club che hanno trovato l’accordo e aspettano solo il sì del giocatore (che dovrebbe arrivare a breve). Dopo una sola stagione, l’acquisto più importante dell’estate 2022 saluterà i rossoneri, che dovrebbero ottenere 3 milioni per il prestito oneroso più altri 23 se arriverà il riscatto da parte dei bergamaschi. Al Milan, l’ex Club Bruges non ha inciso come ci si attendeva e vista anche la svolta tattica impressa al progetto non sembra proprio che ci sarà più spazio per cercare di recuperare il giocatore. Bennacer, che pure lui ha ricoperto il ruolo da trequartista nella stagione passata nel 4-2-3-1 con Krunic e Tonali dietro, è l’unico che si è salvato. Ma solo perché quello non è il suo ruolo naturale. L’algerino in questo momento è infortunato. Quando rientrerà agli ordini del tecnico (a fine 2023), troverà un Milan diverso. Un Milan schierato con un bel 4-3-3, il modulo che è stato il grande piano regolatore sul quale è stata costruita la nuova squadra che sta nascendo. Non a caso tutti i nuovi acquisti arrivati dal mercato sembrano fatti apposta per inserirsi in un Milan improntato così. E anche se il 4-2-3-1 non dovesse ricevere un tanti saluti e a mai più, all’atto pratico la posizione che fu del trequartista non sarà più ricoperta da quel tipo di giocatore. Dietro alle punte ci sarà o un giocatore simile per caratteristiche a Kessié, l’uomo che nella stagione dello scudetto ha saputo fare la differenza una volta spostato su quella mattonella. Un simil Kessié il Milan adesso non ce l’ha, ma basterebbe un giocatore con doti da centrocampista puro per svolgere bene il compito e di quelli, in rosa, ce ne sono. Non solo: tra i nuovi arrivati in quella posizione non può che rappresentare una succosa opzione da utilizzare anche Pulisic. Giocatore squisitamente più offensivo rispetto a un trequartista classico, ma proprio per questo più accattivante nell’idea di Pioli del Milan che sta per arrivare.

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[diavoloINme]

Tuttosport: non hanno avuto a disposizione nemmeno l’esame di riparazione. I voti in pagella, per qualcuno da debito per altri meglio, sono stati variabili, ma alla fine della stagione nel listone dei giocatori milanisti alla voce trequartista stava scritto con la matita rossa: bocciato. Bocciato nel significato classico del termine, con qualunque dei suoi interpreti. Il professor Pioli è stato molto severo, ma nell’ora del giudizio non ha risparmiato nessuno. Brahim Diaz: non riscattato e tornato al Real Madrid, con l’obiettivo di ritagliarsi spazio. Adli: fuori dal progetto, se mai ci è riuscito a entrare con tutti e due i piedi, e pronto a cercare fortuna altrove - potrebbe essere una soluzione valida quella della Salernitana. De Ketelaere: idem come sopra, o quasi. Il belga dovrebbe passare presto dalle parti della barriera di Milano Est in uscita dal capoluogo lombardo col navigatore dell’auto impostato per cercare l’entrata del centro sportivo di Zingonia. Il passaggio del giocatore all’Atalanta è infatti sempre più vicino, con i due club che hanno trovato l’accordo e aspettano solo il sì del giocatore (che dovrebbe arrivare a breve). Dopo una sola stagione, l’acquisto più importante dell’estate 2022 saluterà i rossoneri, che dovrebbero ottenere 3 milioni per il prestito oneroso più altri 23 se arriverà il riscatto da parte dei bergamaschi. Al Milan, l’ex Club Bruges non ha inciso come ci si attendeva e vista anche la svolta tattica impressa al progetto non sembra proprio che ci sarà più spazio per cercare di recuperare il giocatore. Bennacer, che pure lui ha ricoperto il ruolo da trequartista nella stagione passata nel 4-2-3-1 con Krunic e Tonali dietro, è l’unico che si è salvato. Ma solo perché quello non è il suo ruolo naturale. L’algerino in questo momento è infortunato. Quando rientrerà agli ordini del tecnico (a fine 2023), troverà un Milan diverso. Un Milan schierato con un bel 4-3-3, il modulo che è stato il grande piano regolatore sul quale è stata costruita la nuova squadra che sta nascendo. Non a caso tutti i nuovi acquisti arrivati dal mercato sembrano fatti apposta per inserirsi in un Milan improntato così. E anche se il 4-2-3-1 non dovesse ricevere un tanti saluti e a mai più, all’atto pratico la posizione che fu del trequartista non sarà più ricoperta da quel tipo di giocatore. Dietro alle punte ci sarà o un giocatore simile per caratteristiche a Kessié, l’uomo che nella stagione dello scudetto ha saputo fare la differenza una volta spostato su quella mattonella. Un simil Kessié il Milan adesso non ce l’ha, ma basterebbe un giocatore con doti da centrocampista puro per svolgere bene il compito e di quelli, in rosa, ce ne sono. Non solo: tra i nuovi arrivati in quella posizione non può che rappresentare una succosa opzione da utilizzare anche Pulisic. Giocatore squisitamente più offensivo rispetto a un trequartista classico, ma proprio per questo più accattivante nell’idea di Pioli del Milan che sta per arrivare.

Difficile capire cosa abbia in mente il supercoach : gli uomini davanti sono perfetti per giocare col tridente ma in mezzo al campo ancora la situazione pare nebulosa.
Centrocampo a 3 con la presenza delle mezze ali o 2 mediani piu un uomo davanti?

L'inter gioca con le mezze ali ma le porta anche a scivolamenti profondi da lato a lato, aspetto nuovo questo del centrocampo a 3.
Ma è altresi vero l'inter in mezzo ne ha 5 più una punta che si abbassa.
Secondo me pioli ste pensando a tanta forza in mezzo al campo.
Vuole aggressione feroce e marcatura ad uomo, la fase di possesso è in secondo piano.

Speriamo l'olandese si riveli tecnicamente delizioso.

 

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Tuttosport: non hanno avuto a disposizione nemmeno l’esame di riparazione. I voti in pagella, per qualcuno da debito per altri meglio, sono stati variabili, ma alla fine della stagione nel listone dei giocatori milanisti alla voce trequartista stava scritto con la matita rossa: bocciato. Bocciato nel significato classico del termine, con qualunque dei suoi interpreti. Il professor Pioli è stato molto severo, ma nell’ora del giudizio non ha risparmiato nessuno. Brahim Diaz: non riscattato e tornato al Real Madrid, con l’obiettivo di ritagliarsi spazio. Adli: fuori dal progetto, se mai ci è riuscito a entrare con tutti e due i piedi, e pronto a cercare fortuna altrove - potrebbe essere una soluzione valida quella della Salernitana. De Ketelaere: idem come sopra, o quasi. Il belga dovrebbe passare presto dalle parti della barriera di Milano Est in uscita dal capoluogo lombardo col navigatore dell’auto impostato per cercare l’entrata del centro sportivo di Zingonia. Il passaggio del giocatore all’Atalanta è infatti sempre più vicino, con i due club che hanno trovato l’accordo e aspettano solo il sì del giocatore (che dovrebbe arrivare a breve). Dopo una sola stagione, l’acquisto più importante dell’estate 2022 saluterà i rossoneri, che dovrebbero ottenere 3 milioni per il prestito oneroso più altri 23 se arriverà il riscatto da parte dei bergamaschi. Al Milan, l’ex Club Bruges non ha inciso come ci si attendeva e vista anche la svolta tattica impressa al progetto non sembra proprio che ci sarà più spazio per cercare di recuperare il giocatore. Bennacer, che pure lui ha ricoperto il ruolo da trequartista nella stagione passata nel 4-2-3-1 con Krunic e Tonali dietro, è l’unico che si è salvato. Ma solo perché quello non è il suo ruolo naturale. L’algerino in questo momento è infortunato. Quando rientrerà agli ordini del tecnico (a fine 2023), troverà un Milan diverso. Un Milan schierato con un bel 4-3-3, il modulo che è stato il grande piano regolatore sul quale è stata costruita la nuova squadra che sta nascendo. Non a caso tutti i nuovi acquisti arrivati dal mercato sembrano fatti apposta per inserirsi in un Milan improntato così. E anche se il 4-2-3-1 non dovesse ricevere un tanti saluti e a mai più, all’atto pratico la posizione che fu del trequartista non sarà più ricoperta da quel tipo di giocatore. Dietro alle punte ci sarà o un giocatore simile per caratteristiche a Kessié, l’uomo che nella stagione dello scudetto ha saputo fare la differenza una volta spostato su quella mattonella. Un simil Kessié il Milan adesso non ce l’ha, ma basterebbe un giocatore con doti da centrocampista puro per svolgere bene il compito e di quelli, in rosa, ce ne sono. Non solo: tra i nuovi arrivati in quella posizione non può che rappresentare una succosa opzione da utilizzare anche Pulisic. Giocatore squisitamente più offensivo rispetto a un trequartista classico, ma proprio per questo più accattivante nell’idea di Pioli del Milan che sta per arrivare.

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Tuttosport: non hanno avuto a disposizione nemmeno l’esame di riparazione. I voti in pagella, per qualcuno da debito per altri meglio, sono stati variabili, ma alla fine della stagione nel listone dei giocatori milanisti alla voce trequartista stava scritto con la matita rossa: bocciato. Bocciato nel significato classico del termine, con qualunque dei suoi interpreti. Il professor Pioli è stato molto severo, ma nell’ora del giudizio non ha risparmiato nessuno. Brahim Diaz: non riscattato e tornato al Real Madrid, con l’obiettivo di ritagliarsi spazio. Adli: fuori dal progetto, se mai ci è riuscito a entrare con tutti e due i piedi, e pronto a cercare fortuna altrove - potrebbe essere una soluzione valida quella della Salernitana. De Ketelaere: idem come sopra, o quasi. Il belga dovrebbe passare presto dalle parti della barriera di Milano Est in uscita dal capoluogo lombardo col navigatore dell’auto impostato per cercare l’entrata del centro sportivo di Zingonia. Il passaggio del giocatore all’Atalanta è infatti sempre più vicino, con i due club che hanno trovato l’accordo e aspettano solo il sì del giocatore (che dovrebbe arrivare a breve). Dopo una sola stagione, l’acquisto più importante dell’estate 2022 saluterà i rossoneri, che dovrebbero ottenere 3 milioni per il prestito oneroso più altri 23 se arriverà il riscatto da parte dei bergamaschi. Al Milan, l’ex Club Bruges non ha inciso come ci si attendeva e vista anche la svolta tattica impressa al progetto non sembra proprio che ci sarà più spazio per cercare di recuperare il giocatore. Bennacer, che pure lui ha ricoperto il ruolo da trequartista nella stagione passata nel 4-2-3-1 con Krunic e Tonali dietro, è l’unico che si è salvato. Ma solo perché quello non è il suo ruolo naturale. L’algerino in questo momento è infortunato. Quando rientrerà agli ordini del tecnico (a fine 2023), troverà un Milan diverso. Un Milan schierato con un bel 4-3-3, il modulo che è stato il grande piano regolatore sul quale è stata costruita la nuova squadra che sta nascendo. Non a caso tutti i nuovi acquisti arrivati dal mercato sembrano fatti apposta per inserirsi in un Milan improntato così. E anche se il 4-2-3-1 non dovesse ricevere un tanti saluti e a mai più, all’atto pratico la posizione che fu del trequartista non sarà più ricoperta da quel tipo di giocatore. Dietro alle punte ci sarà o un giocatore simile per caratteristiche a Kessié, l’uomo che nella stagione dello scudetto ha saputo fare la differenza una volta spostato su quella mattonella. Un simil Kessié il Milan adesso non ce l’ha, ma basterebbe un giocatore con doti da centrocampista puro per svolgere bene il compito e di quelli, in rosa, ce ne sono. Non solo: tra i nuovi arrivati in quella posizione non può che rappresentare una succosa opzione da .utilizzare anche Pulisic. Giocatore squisitamente più offensivo rispetto a un trequartista classico, ma proprio per questo più accattivante nell’idea di Pioli del Milan che sta per arrivare.

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[kipstar]

Difficile capire cosa abbia in mente il supercoach : gli uomini davanti sono perfetti per giocare col tridente ma in mezzo al campo ancora la situazione pare nebulosa.
Centrocampo a 3 con la presenza delle mezze ali o 2 mediani piu un uomo davanti?

L'inter gioca con le mezze ali ma le porta anche a scivolamenti profondi da lato a lato, aspetto nuovo questo del centrocampo a 3.
Ma è altresi vero l'inter in mezzo ne ha 5 più una punta che si abbassa.
Secondo me pioli ste pensando a tanta forza in mezzo al campo.
Vuole aggressione feroce e marcatura ad uomo, la fase di possesso è in secondo piano.

Speriamo l'olandese si riveli tecnicamente delizioso.

c'è sempre il solito problema.....non esiste squadra che possa aggredire l'avversario per 95 minuti. DEVI saper mantenere il pallone con il palleggio senza soffrire o comunque non soffrire troppo.....altrimenti perdi palloni e becchi imbucate.

non è facile trovare un equilibrio. la cosa più semplice la fa giuve.....anche l'inter spessissimo....noi cerchiamo altri principi ma a centrocampo per me il palleggiatore ci deve stare.......

 

[sunburn]

Secondo me pioli ste pensando a tanta forza in mezzo al campo.
Vuole aggressione feroce e marcatura ad uomo, la fase di possesso è in secondo piano.

L’unico centrocampista forte fisicamente è Loftus-Cheek. Lo stesso Musah non è il classico armadio a quattro ante(1,78 cm per 71 kg). Senza l’inglese ex Chelsea restiamo leggerini in mezzo al campo.
Se poi punteremo su aggressione e marcatura a uomo trascurando il possesso, non potremo che avere un rendimento incostante nell’arco della stagione, in base alla condizione di forma della squadra. E, purtroppo, il campionato lo si vince solo con la continuità di rendimento.

 

[folletto]

Difficile capire cosa abbia in mente il supercoach : gli uomini davanti sono perfetti per giocare col tridente ma in mezzo al campo ancora la situazione pare nebulosa.
Centrocampo a 3 con la presenza delle mezze ali o 2 mediani piu un uomo davanti?

L'inter gioca con le mezze ali ma le porta anche a scivolamenti profondi da lato a lato, aspetto nuovo questo del centrocampo a 3.
Ma è altresi vero l'inter in mezzo ne ha 5 più una punta che si abbassa.
Secondo me pioli ste pensando a tanta forza in mezzo al campo.
Vuole aggressione feroce e marcatura ad uomo, la fase di possesso è in secondo piano.

Speriamo l'olandese si riveli tecnicamente delizioso.

Come ho già detto il problema è che non lo sa neanche lui cosa ha in mente (e se lo sa non è probabilmente qualcosa di "equilibrato"). Comunque sia in questo ipotetico centrocampo a 3 serve un elemento che dia equilibrio al reparto, non un Kessie ma qualcuno che abbini tecnica e visione di gioco alla forza fisica. Servirebbe che Moncada tirasse fuori dal mazzo un bel Jolly, un Casemiro del futuro.
La nostra linea difensiva, come tutte le altre, ha bisogno di equilibrio davanti a sé

 

[willcoyote85]

Difficile capire cosa abbia in mente il supercoach : gli uomini davanti sono perfetti per giocare col tridente ma in mezzo al campo ancora la situazione pare nebulosa.
Centrocampo a 3 con la presenza delle mezze ali o 2 mediani piu un uomo davanti?

L'inter gioca con le mezze ali ma le porta anche a scivolamenti profondi da lato a lato, aspetto nuovo questo del centrocampo a 3.
Ma è altresi vero l'inter in mezzo ne ha 5 più una punta che si abbassa.
Secondo me pioli ste pensando a tanta forza in mezzo al campo.
Vuole aggressione feroce e marcatura ad uomo, la fase di possesso è in secondo piano.

Speriamo l'olandese si riveli tecnicamente delizioso.

quel che penso da un po'

 

[Garrincha]

Difficile capire cosa abbia in mente il supercoach : gli uomini davanti sono perfetti per giocare col tridente ma in mezzo al campo ancora la situazione pare nebulosa.
Centrocampo a 3 con la presenza delle mezze ali o 2 mediani piu un uomo davanti?

L'inter gioca con le mezze ali ma le porta anche a scivolamenti profondi da lato a lato, aspetto nuovo questo del centrocampo a 3.
Ma è altresi vero l'inter in mezzo ne ha 5 più una punta che si abbassa.
Secondo me pioli ste pensando a tanta forza in mezzo al campo.
Vuole aggressione feroce e marcatura ad uomo, la fase di possesso è in secondo piano.

Speriamo l'olandese si riveli tecnicamente delizioso.

Le idee le avrà ma bisogna vedere la risposta sul campo, finché non vedi come rendono in campo nessuno può giurare sui tre in linea a centrocampo, col vertice alto o basso, a due, se si può essere offensivi o bisogna coprirsi, per la quinta di campionato probabilmente avrà visto l'assetto migliore

senza drammi perché una fase di rodaggio col calcio vero e non quello estivo è necessaria a tutte le squadre che non rimangono immutate