Questo è il classico caso, dove chi metti metti, se non vinci, vieni massacrato.
Se non avesse messo Pellegrino e avrebbe fatto la cagata Calabria centrale o un altro al suo posto,
Pioli sarebbe stato criticato.
Per ciò che ha fatto, viene criticato.
Il problema è alla radice,
come si può ritenere quel giocatore adatto per la rosa del Milan, è un grossissimo mister, grosso grosso.
Ad occhi chiusi in Italia ti porti via uno che sicuramente è migliore,
oppure metti uno che fa il suo, un Baschirotto a caso, nella rosa.. e vedi che se serve può dare contributo.
Baschirotto gli mangia in testa non scherziamo, questo a stento giocherebbe in Serie B ma dopo 3 anni di gavetta forse.
Ripeto, il resto un giocatore può sbagliarlo, vuoi l'emozione, vuoi la mancanza di esperienza, ci può stare, anche l'errore nel gol dove viene anticipato come un babbeo, ma vi prego di riguardare le prima due azioni su uno scarico semplice di Maignan in cui doveva solo controllare palla e girarla, una giropalla abbastanza semplice per chi gioca in Serie A, anche perché l'avversario (prima Raspadori, poi Zielinski) lo tenevano a 4 metri di distanza quindi non aveva nemmeno la pressione forte che lo poteva indurre all'errore, guardate come controlla il pallone e la postura del corpo, una roba oscena che Ballo-Tourè, che forse è stato uno dei giocatori più sgraziati tecnicamente che abbia visto passare negli ultimi anni da noi, sembrava Alessandro Nesta. Testa bassa, corpo sbilanciato all'indietro, pallone a un metro dal piede, tempo per stopparla guardarsi intorno e scaricarla che nemmeno se mettevano a me in ciabatte avrei impiegato così tanti tempi di gioco. E che gli devi insegnare ad un giocatore di questo? Fai prima a farlo ripartire dai pulcini per imparare le fondamenta del controllo palla. In entrambe le occasioni nonostante l'avversario fosse lontano anni luce è riuscito a farsi recuperare il pallone proprio per la distanza tra corpo e pallone.
In questo caso Pioli ha sbagliato, lui lo conosce il ragazzo, noi no ma lui lo vede ogni giorno a Milanello, sapeva che non era pronto per giocare una partita del genere a Napoli e doveva capirlo che sarebbe andato in estrema difficoltà e adattare un terzino o un centrocampista, colpe comunque da condividere con la dirigenza che ce lo ha portato questo qui, quando hanno mandato via Gabbia che, per carità, è quello che è ma a Pellegrino gli può insegnare il gioco del calcio.