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Tuttosport in edicola spiega i motivi della convocazione di Pellegrino con la nazionale argentina: Marco Pellegrino è un mistero al Milan, almeno per il pubblico che - fino a oggi - non ha avuto il piacere di vederlo in campo. «Ha bisogno ancora un po’ di tempo», ha detto non più tardi di un paio di settimane fa il tecnico rossonero Stefano Pioli, interrogato sullo stato dell’arte relativo al difensore argentino. Il quale in effetti già nei piani originari del Milan di questa estate avrebbe dovuto seguire un ‘percorso-Thiaw’. Il difensore un anno fa era considerato un po’ l’oggetto misterioso della rosa milanista. In realtà, Pioli e lo staff ci stavano lavorando: una volta scatenato, il tedesco è diventato subito un possibile titolare per la difesa. Anche per Pellegrino una fase di apprendimento era già stata pianificata, pure per valorizzare quella caratteristica che lo rende unico nella rosa. L’ex platense è un mancino naturale, caratteristica che lo rende prezioso. Al Milan non vede però il campo e ha stupito il fatto che Pellegrino, stanti gli zero minuti accumulati in maglia rossonera dall’inizio della stagione, sia stato convocato dall’Argentina. Non la prima che passa, poi: la nazionale campione del mondo, impegnata già nelle qualificazioni per i prossimi Mondiali.
Non è uno scherzo, né un paradosso, se si capisce cosa sia successo. Di sicuro è un sogno per il 21enne Marco che, come ogni ragazzo della sua età, ha approfittato di questi giorni a stretto contatto per gridare sui social la gioia di poter allenarsi con Messi. Dopodiché nella gara giocata dall’Albiceleste contro il Paraguay nella notte di venerdì (ora italiana), poco è cambiato nell’utilizzo del giocatore rispetto a quanto accade in Italia. Pellegrino è andato in tribuna e lo stesso dovrebbe fare mercoledì quando l’Argentina affronterà il Perù. Intanto però la mossa del ct Scaloni ha tolto il difensore del Milan dagli eleggibili per la nazionale italiana. E poi gli ha permesso, e con lui altri due Under 23, di perdere altre lezioni. «Sanno tutti che se a convocare è l’Under 23 a volte i club non mandano i giocatori, allora li convochiamo con la maggiore», ha spiegato Scaloni, che in ritiro è stato affiancato nel lavoro anche da Javier Mascherano, proprio con l’obiettivo di sgrezzare i talenti. El Jefecito, che ha avuto un grande passato pure da difensore centrale (scalando da centrocampo) negli ultimi anni al Barcellona, durante il ritiro dei campioni del mondo ha lavorato con il gruppetto dei più giovani con un obiettivo in mente: i Giochi di Parigi di questa estate. Che di sicuro potrebbero essere una grande passerella per Pellegrino che, nel frattempo, spera di essere esploso con una stagione in crescendo anche nel Milan.
Non è uno scherzo, né un paradosso, se si capisce cosa sia successo. Di sicuro è un sogno per il 21enne Marco che, come ogni ragazzo della sua età, ha approfittato di questi giorni a stretto contatto per gridare sui social la gioia di poter allenarsi con Messi. Dopodiché nella gara giocata dall’Albiceleste contro il Paraguay nella notte di venerdì (ora italiana), poco è cambiato nell’utilizzo del giocatore rispetto a quanto accade in Italia. Pellegrino è andato in tribuna e lo stesso dovrebbe fare mercoledì quando l’Argentina affronterà il Perù. Intanto però la mossa del ct Scaloni ha tolto il difensore del Milan dagli eleggibili per la nazionale italiana. E poi gli ha permesso, e con lui altri due Under 23, di perdere altre lezioni. «Sanno tutti che se a convocare è l’Under 23 a volte i club non mandano i giocatori, allora li convochiamo con la maggiore», ha spiegato Scaloni, che in ritiro è stato affiancato nel lavoro anche da Javier Mascherano, proprio con l’obiettivo di sgrezzare i talenti. El Jefecito, che ha avuto un grande passato pure da difensore centrale (scalando da centrocampo) negli ultimi anni al Barcellona, durante il ritiro dei campioni del mondo ha lavorato con il gruppetto dei più giovani con un obiettivo in mente: i Giochi di Parigi di questa estate. Che di sicuro potrebbero essere una grande passerella per Pellegrino che, nel frattempo, spera di essere esploso con una stagione in crescendo anche nel Milan.