Verissimo tutto quello che hai detto: in tutti gli ambiti della vita, non solo nel calcio, si raccoglie quanto seminato e il raccolto non viene fuori dall'oggi al domani, ma segue una precisa programmazione e piani di azione coerenti.
Perciò sono contento che chi ci sia ora (per il momento a parole ma il suo curriculum qualche certezza la dà) sembra consapevole della politica necessaria e dia gli input giusti. Bilancio sostenibile, programmazione e voglia di osare, intesa come coraggio di prendere i giovani, sostenerli, dargli la possibilità di sbagliare, farli crescere e raccogliere i frutti.
Ad esempio, il tanto bistrattato Kessie con un allenatore serio, per me diventa una belva.
Se il prossimo anno ti presenti con un trio Kessie-Tonali-Paquetà sicuramente puoi steccare qualche partita e lasciare dei punti per strada. Ma sei hai il coraggio di coccolarli e sostenerli (sopratutto nei periodi no) e la forza economica per trattenerli una volta esplosi (altro passaggio chiave del discorso di Gazidis) hai in mano il centrocampo top mondo in 2 massimo 3 anni. La strada è questa.
Oppure puoi prendere Fabregas 34enne, sperare che abbia ancora stimoli, vivacchiare altri 2 anni e appensatire ancora il bilancio fino alla consegna dei libri in tribunale.