Obiettivo Champions e scherzi del calendario

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Quando viene stilato il calendario noi tutti diamo sempre un'occhiata alle ultime giornate perchè sono sempre quelle decisive per raggiungere l'obiettivo.

I punti in palio sono sempre 3 ma giocare contro squadre che hanno nulla da chiedere alla classifica è un vantaggio non da poco.
Quest'anno il destino all'ultima giornata ci ha messo contro l'atalanta e noi tutti ci chiedevamo nei mesi passati che partita sarebbe stata.

Il milan ha giocato un campionato altalenante nei risultati con un girone di andata da scudetto e uno di ritorno da Europa League.
Più volte ci hanno dati per morti ma abbiamo sempre avuto la forza per reagire.

Il colpo di orgoglio decisivo e inimmaginabile lo abbiamo avuto nella doppia trasferta di Torino : vittoria per 0-3 contro la juve e , addirittura, per 0-7 contro il toro e 6 punti pesantissimi che ci hanno proiettato sul rettilineo finale in una posizione di incredibile vantaggio sulla concorrenza.

La penultima giornata poi ci ha regalato un'occasione più unica che rara : la vittoria dell'atalanta infatti e il pareggio del crotone contro il benevento hanno fatto si che le nostre rivali per gli ultimi due turni di campionato avessero idealmente già finito la stagione perchè hanno raggiunto in anticipo l'obiettivo sportivo.

Ecco, io ora posso accettare i limiti della mia squadra e posso accettare sempre il verdetto del campo, come posso accettare che il mio milan crolli sul più bello, ma che con due squadre che non hanno nulla da chiedere al campionato non si riescano a racimolare 3 punti lo trovo assurdo, demenziale e imperdonabile.


All'ottenimento di questi 3 maledetti 3 punti deve lavorare lo staff tecnico, deve lavorare la squadra ma, capite bene ciò che intendo, deve lavorare anche la dirigenza a livello politico.

E va bene che lo sport è sport e che tutti devono onorare l'impegno ma in una serie A marcia fino al midollo che sia sempre il milan a organizzare la giornata della legalità non mi va giù.

Se il milan dovesse fallire l'appuntamento contro l'atalanta per me dovrebbero andarsene tutti.
A tutto c'è un limite ma quello che ci sta regalando il calendario oggi credo sia un qualcosa che non è mai successo prima.
Due rivali in sette giorni senza nulla da chiedere alla loro classifica.

Stiamo sbattendo contro questo muro!!!
 

bmb

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diavoloINme;2341116 ha scritto:
Quando viene stilato il calendario noi tutti diamo sempre un'occhiata alle ultime giornate perchè sono sempre quelle decisive per raggiungere l'obiettivo.

I punti in palio sono sempre 3 ma giocare contro squadre che hanno nulla da chiedere alla classifica è un vantaggio non da poco.
Quest'anno il destino all'ultima giornata ci ha messo contro l'atalanta e noi tutti ci chiedevamo nei mesi passati che partita sarebbe stata.

Il milan ha giocato un campionato altalenante nei risultati con un girone di andata da scudetto e uno di ritorno da Europa League.
Più volte ci hanno dati per morti ma abbiamo sempre avuto la forza per reagire.

Il colpo di orgoglio decisivo e inimmaginabile lo abbiamo avuto nella doppia trasferta di Torino : vittoria per 0-3 contro la juve e , addirittura, per 0-7 contro il toro e 6 punti pesantissimi che ci hanno proiettato sul rettilineo finale in una posizione di incredibile vantaggio sulla concorrenza.

La penultima giornata poi ci ha regalato un'occasione più unica che rara : la vittoria dell'atalanta infatti e il pareggio del crotone contro il benevento hanno fatto si che le nostre rivali per gli ultimi due turni di campionato avessero idealmente già finito la stagione perchè hanno raggiunto in anticipo l'obiettivo sportivo.

Ecco, io ora posso accettare i limiti della mia squadra e posso accettare sempre il verdetto del campo, come posso accettare che il mio milan crolli sul più bello, ma che con due squadre che non hanno nulla da chiedere al campionato non si riescano a racimolare 3 punti lo trovo assurdo, demenziale e imperdonabile.


All'ottenimento di questi 3 maledetti 3 punti deve lavorare lo staff tecnico, deve lavorare la squadra ma, capite bene ciò che intendo, deve lavorare anche la dirigenza a livello politico.

E va bene che lo sport è sport e che tutti devono onorare l'impegno ma in una serie A marcia fino al midollo che sia sempre il milan a organizzare la giornata della legalità non mi va giù.

Se il milan dovesse fallire l'appuntamento contro l'atalanta per me devo andarsene tutti.
A tutto c'è un limite ma quello che ci sta regalando il calendario oggi credo sia un qualcosa che non è mai successo prima.
Due rivali in sette giorni senza nulla da chiedere alla loro classifica.

Stiamo sbattendo contro questo muro!!!

Ripeto che la 37esima giornata è qualcosa di puro cringe. Una partita, a Torino, che resterà scolpita nel tempo. Una partita per la quale all'estero siamo stati sbeffeggiati. E il giorno dopo, invece di mordere le caviglie avversarie, sembravamo delle mummie. Incapaci di reagire e completamente in balia degli eventi. Neanche un accenno di reazione nei confronti di un avversario stranamente avvelenato, neanche mezza rissa con Pavoletti che per 90' ha inveito contro l'arbitro o contro gli 10 che nel secondo tempo hanno iniziato a perdere tempo neanche fossero in vantaggio 1-0 nella finale della coppa del mondo.
Sarò complottista io, ma di stranezze ne ho viste tante, troppe. Per capirci qualcosa dovrò aspettare questo week end e giudicare. Ma anche una dirigenza che si vede soffiare la qualificazione da sotto il naso con il rigore più patetico del campionato non mi fa ragionare, non può essere solamente lo "stile Milan", c'è qualcosa di più grande dietro.
Perché se sui giornali mi tocca leggere "il Milan Var", o l'ex presidente AIA Nicchi (per fortuna) che alza la voce solo per i nostri rigori, ci deve essere qualcosa di più grande dietro.
 
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diavoloINme;2341116 ha scritto:
Quando viene stilato il calendario noi tutti diamo sempre un'occhiata alle ultime giornate perchè sono sempre quelle decisive per raggiungere l'obiettivo.

I punti in palio sono sempre 3 ma giocare contro squadre che hanno nulla da chiedere alla classifica è un vantaggio non da poco.
Quest'anno il destino all'ultima giornata ci ha messo contro l'atalanta e noi tutti ci chiedevamo nei mesi passati che partita sarebbe stata.

Il milan ha giocato un campionato altalenante nei risultati con un girone di andata da scudetto e uno di ritorno da Europa League.
Più volte ci hanno dati per morti ma abbiamo sempre avuto la forza per reagire.

Il colpo di orgoglio decisivo e inimmaginabile lo abbiamo avuto nella doppia trasferta di Torino : vittoria per 0-3 contro la juve e , addirittura, per 0-7 contro il toro e 6 punti pesantissimi che ci hanno proiettato sul rettilineo finale in una posizione di incredibile vantaggio sulla concorrenza.

La penultima giornata poi ci ha regalato un'occasione più unica che rara : la vittoria dell'atalanta infatti e il pareggio del crotone contro il benevento hanno fatto si che le nostre rivali per gli ultimi due turni di campionato avessero idealmente già finito la stagione perchè hanno raggiunto in anticipo l'obiettivo sportivo.

Ecco, io ora posso accettare i limiti della mia squadra e posso accettare sempre il verdetto del campo, come posso accettare che il mio milan crolli sul più bello, ma che con due squadre che non hanno nulla da chiedere al campionato non si riescano a racimolare 3 punti lo trovo assurdo, demenziale e imperdonabile.


All'ottenimento di questi 3 maledetti 3 punti deve lavorare lo staff tecnico, deve lavorare la squadra ma, capite bene ciò che intendo, deve lavorare anche la dirigenza a livello politico.

E va bene che lo sport è sport e che tutti devono onorare l'impegno ma in una serie A marcia fino al midollo che sia sempre il milan a organizzare la giornata della legalità non mi va giù.

Se il milan dovesse fallire l'appuntamento contro l'atalanta per me dovrebbero andarsene tutti.
A tutto c'è un limite ma quello che ci sta regalando il calendario oggi credo sia un qualcosa che non è mai successo prima.
Due rivali in sette giorni senza nulla da chiedere alla loro classifica.

Stiamo sbattendo contro questo muro!!!

Stiamo sbattendo contro il muro esistente da sempre,siamo nel campionato dove tutto o gran parte viene deciso dalla compilazione dei calendari,e mica da oggi,ma da decenni,poche cose vengono lasciate al caso o alla bravura delle squadre coinvolte.Ti sei mai chiesto perché Agnelli ha abbandonato la battaglia contro la Lega per il risarcimento di 500 mln di euro per i danni di calciopoli a suo dire?Ha fatto casino il primo anno di Conte e poi stop,secondo te?Secondo te è un caso che Moratti e Berlusconi abbiano tirato i remi in barca contemporaneamente?Io le risposte le ho,vedi che ci arrivi pure tu.
 
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bmb;2341131 ha scritto:
Ripeto che la 37esima giornata è qualcosa di puro cringe. Una partita, a Torino, che resterà scolpita nel tempo. Una partita per la quale all'estero siamo stati sbeffeggiati. E il giorno dopo, invece di mordere le caviglie avversarie, sembravamo delle mummie. Incapaci di reagire e completamente in balia degli eventi. Neanche un accenno di reazione nei confronti di un avversario stranamente avvelenato, neanche mezza rissa con Pavoletti che per 90' ha inveito contro l'arbitro o contro gli 10 che nel secondo tempo hanno iniziato a perdere tempo neanche fossero in vantaggio 1-0 nella finale della coppa del mondo.
Sarò complottista io, ma di stranezze ne ho viste tante, troppe. Per capirci qualcosa dovrò aspettare questo week end e giudicare. Ma anche una dirigenza che si vede soffiare la qualificazione da sotto il naso con il rigore più patetico del campionato non mi fa ragionare, non può essere solamente lo "stile Milan", c'è qualcosa di più grande dietro.
Perché se sui giornali mi tocca leggere "il Milan Var", o l'ex presidente AIA Nicchi (per fortuna) che alza la voce solo per i nostri rigori, ci deve essere qualcosa di più grande dietro.

Assolutamente.
Ma io inizierei anche a pensare che si gioca a perdere o comunque a non vincere.
 
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diavoloINme;2341143 ha scritto:
Assolutamente.
Ma io inizierei anche a pensare che si gioca a perdere o comunque a non vincere.

Ed è quello che ho detto lunedì mattina,non è questione di pensar male o essere iper complottisti,ce lo sbattono proprio in faccia il discorso.
 
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bmb;2341131 ha scritto:
Ripeto che la 37esima giornata è qualcosa di puro cringe. Una partita, a Torino, che resterà scolpita nel tempo. Una partita per la quale all'estero siamo stati sbeffeggiati. E il giorno dopo, invece di mordere le caviglie avversarie, sembravamo delle mummie. Incapaci di reagire e completamente in balia degli eventi. Neanche un accenno di reazione nei confronti di un avversario stranamente avvelenato, neanche mezza rissa con Pavoletti che per 90' ha inveito contro l'arbitro o contro gli 10 che nel secondo tempo hanno iniziato a perdere tempo neanche fossero in vantaggio 1-0 nella finale della coppa del mondo.
Sarò complottista io, ma di stranezze ne ho viste tante, troppe. Per capirci qualcosa dovrò aspettare questo week end e giudicare. Ma anche una dirigenza che si vede soffiare la qualificazione da sotto il naso con il rigore più patetico del campionato non mi fa ragionare, non può essere solamente lo "stile Milan", c'è qualcosa di più grande dietro.
Perché se sui giornali mi tocca leggere "il Milan Var", o l'ex presidente AIA Nicchi (per fortuna) che alza la voce solo per i nostri rigori, ci deve essere qualcosa di più grande dietro.

Pensi che per fine campionato qualche altro utente riuscirà ad aprire gli occhi in modo significativo?
 

bmb

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diavoloINme;2341143 ha scritto:
Assolutamente.
Ma io inizierei anche a pensare che si gioca a perdere o comunque a non vincere.
Assolutamente. Per questo voglio capire come scenderemo in campo domenica.

SoloMVB;2341146 ha scritto:
Pensi che per fine campionato qualche altro utente riuscirà ad aprire gli occhi in modo significativo?

No, qui dentro la colpa è solo di Piolo che girandosi in panchina può scegliere tra Castillejo, Leao, Krunic, Meité e Hauge. Ieri sera la Juve aveva in panchina Dybala e Morata perdio. Due che da noi giocherebbero anche su una gamba sola.
 
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SoloMVB;2341140 ha scritto:
Stiamo sbattendo contro il muro esistente da sempre,siamo nel campionato dove tutto o gran parte viene deciso dalla compilazione dei calendari,e mica da oggi,ma da decenni,poche cose vengono lasciate al caso o alla bravura delle squadre coinvolte.Ti sei mai chiesto perché Agnelli ha abbandonato la battaglia contro la Lega per il risarcimento di 500 mln di euro per i danni di calciopoli a suo dire?Ha fatto casino il primo anno di Conte e poi stop,secondo te?Secondo te è un caso che Moratti e Berlusconi abbiano tirato i remi in barca contemporaneamente?Io le risposte le ho,vedi che ci arrivi pure tu.

Io non ho mai giocato nei pro, massimo nei dilettanti.
Però ti posso assicurare che quando giocavamo contro squadre che non avevano obiettivi da raggiungere ci facevamo capire benissimo che quel giorno dovevano lasciare sul campo i punti.
Lo si faceva con interventi duri sin dai primi minuti per far capire che aria tirasse.

Magari qualcuno può anche storcere il naso per ciò che sto dicendo ma sono dinamiche di campo che sono sempre successe e chi ha giocato sa a cosa mi riferisco.
Disonorare l'impegno non è da sportivi ma delle volte anche onorarlo più del dovuto non è da sportivi.
 
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diavoloINme;2341143 ha scritto:
Assolutamente.
Ma io inizierei anche a pensare che si gioca a perdere o comunque a non vincere.

Il dubbio può anche venire, anche perché le partite te le puoi aggiustare con strategie "legali", tipo creare una bella plusvalenza per chi devi affrontare, soprattutto quando hai fatto un intero girone di andata in testa alla classifica e il girone di ritorno per gran parte al secondo posto.
I motivi del fallimento sono tanti, il giocare per non vincere non credo anche perché a quel punto si poteva non vincere pure a Torino
 

7AlePato7

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diavoloINme;2341116 ha scritto:
Quando viene stilato il calendario noi tutti diamo sempre un'occhiata alle ultime giornate perchè sono sempre quelle decisive per raggiungere l'obiettivo.

I punti in palio sono sempre 3 ma giocare contro squadre che hanno nulla da chiedere alla classifica è un vantaggio non da poco.
Quest'anno il destino all'ultima giornata ci ha messo contro l'atalanta e noi tutti ci chiedevamo nei mesi passati che partita sarebbe stata.

Il milan ha giocato un campionato altalenante nei risultati con un girone di andata da scudetto e uno di ritorno da Europa League.
Più volte ci hanno dati per morti ma abbiamo sempre avuto la forza per reagire.

Il colpo di orgoglio decisivo e inimmaginabile lo abbiamo avuto nella doppia trasferta di Torino : vittoria per 0-3 contro la juve e , addirittura, per 0-7 contro il toro e 6 punti pesantissimi che ci hanno proiettato sul rettilineo finale in una posizione di incredibile vantaggio sulla concorrenza.

La penultima giornata poi ci ha regalato un'occasione più unica che rara : la vittoria dell'atalanta infatti e il pareggio del crotone contro il benevento hanno fatto si che le nostre rivali per gli ultimi due turni di campionato avessero idealmente già finito la stagione perchè hanno raggiunto in anticipo l'obiettivo sportivo.

Ecco, io ora posso accettare i limiti della mia squadra e posso accettare sempre il verdetto del campo, come posso accettare che il mio milan crolli sul più bello, ma che con due squadre che non hanno nulla da chiedere al campionato non si riescano a racimolare 3 punti lo trovo assurdo, demenziale e imperdonabile.


All'ottenimento di questi 3 maledetti 3 punti deve lavorare lo staff tecnico, deve lavorare la squadra ma, capite bene ciò che intendo, deve lavorare anche la dirigenza a livello politico.

E va bene che lo sport è sport e che tutti devono onorare l'impegno ma in una serie A marcia fino al midollo che sia sempre il milan a organizzare la giornata della legalità non mi va giù.

Se il milan dovesse fallire l'appuntamento contro l'atalanta per me dovrebbero andarsene tutti.
A tutto c'è un limite ma quello che ci sta regalando il calendario oggi credo sia un qualcosa che non è mai successo prima.
Due rivali in sette giorni senza nulla da chiedere alla loro classifica.

Stiamo sbattendo contro questo muro!!!
Sì è assolutamente condivisibile la tua opinione. A livello politico contiamo poco e certamente Maldini non lo vedo sinceramente una persona che va a telefonare al designatore o infuriarsi nelle stanze dei bottoni. Per non parlare poi di Gazidis, molto lontano a dinamiche di questo tipo, privo di una personalità tale da far valere davvero le proprie posizioni. Basta vedere come ha gestito il discorso Superlega per capire il soggetto, senza idee chiare e coerenti.
Il Milan ha bisogno di una proprietà che abbia la capacità e la volontà di riportare il Milan in alto a tutti i livelli, senza trascurare neppure il peso politico.
 
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