Il Re dell'Est
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Come riporta il Corriere della Sera, la società SNAI, proprietaria del trotto adiacente allo stadio San Siro (zona est), sta accelerando le procedure per la vendita dell'area ormai dismessa. Lazard (advisor che si è occupato della cessione del Milan, NDR) da tempo sta sondando possibili acquirenti, anche all'estero e tra poco potrebbe partire una due diligence.
Le ipotesi al vaglio sono due: un fondo acquirente che potrebbe mettere a patrimonio il terreno, oppure un partner disposto a co-investire per lo sviluppo prevalentemente residenziale che hanno in mente gli azionisti.
Nei documenti consultati dal Corriere, si parla di un'area di 150mila metri quadrati, di cui 132mila occupati dall'ex ippodromo. Di questi la metà sarebbe ceduta al Comune di Milano, mentre il resto sarebbe diviso così: 53 % residenziale, 35 % social housing, 12 % commerciale. L'area è inutilizzata dal 2012 ma è stata sempre sorvegliata ininterrottamente da guardiani e non è soggetta a particolari vincoli (fino al 2012 era vincolata all'utilizzo sportivo), ma ovviamente deve rispettare i parametri del PGT del 2012.
L'area è particolarmente strategica in quanto vicina a metro e a svincoli autostradali.
Il vero nodo saranno le autorizzazioni comunali, infatti bisognerà passare in giunta. E servirebbe anche un’autorizzazione specifica dell’Enac, relativa ai vincoli aeroportuali. Tuttavia adesso che è cambiata la giunta e anche i vertici SNAI, potrebbe essere il momento giusto per avviare l'iter autorizzativo.
Il Comune, da parte sua, vedrebbe di buon occhio un ippodromo al servizio di San Siro, quindi attraverso la creazione di un polo sportivo commerciale e di intrattenimento. Ma gli interessi da comporre sono tanti, soprattutto da parte di chi abita in zona che vorrebbe soluzioni miste con servizi che migliorino principalmente la qualità della vita del quartiere.
Le ipotesi al vaglio sono due: un fondo acquirente che potrebbe mettere a patrimonio il terreno, oppure un partner disposto a co-investire per lo sviluppo prevalentemente residenziale che hanno in mente gli azionisti.
Nei documenti consultati dal Corriere, si parla di un'area di 150mila metri quadrati, di cui 132mila occupati dall'ex ippodromo. Di questi la metà sarebbe ceduta al Comune di Milano, mentre il resto sarebbe diviso così: 53 % residenziale, 35 % social housing, 12 % commerciale. L'area è inutilizzata dal 2012 ma è stata sempre sorvegliata ininterrottamente da guardiani e non è soggetta a particolari vincoli (fino al 2012 era vincolata all'utilizzo sportivo), ma ovviamente deve rispettare i parametri del PGT del 2012.
L'area è particolarmente strategica in quanto vicina a metro e a svincoli autostradali.
Il vero nodo saranno le autorizzazioni comunali, infatti bisognerà passare in giunta. E servirebbe anche un’autorizzazione specifica dell’Enac, relativa ai vincoli aeroportuali. Tuttavia adesso che è cambiata la giunta e anche i vertici SNAI, potrebbe essere il momento giusto per avviare l'iter autorizzativo.
Il Comune, da parte sua, vedrebbe di buon occhio un ippodromo al servizio di San Siro, quindi attraverso la creazione di un polo sportivo commerciale e di intrattenimento. Ma gli interessi da comporre sono tanti, soprattutto da parte di chi abita in zona che vorrebbe soluzioni miste con servizi che migliorino principalmente la qualità della vita del quartiere.
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