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Elon Musk ha offerto 42 miliardi di dollari per arrivare al 100% della proprietà di Twitter.
Musk ha iniziato la scalata il 31 dicembre scorso ed è arrivato al 9,1% che però vale già il primo posto di azionista
Twitter gli aveva proposto la scorsa settimana di sedersi nel consiglio di amministrazione, a patto di non superare il 15%
Musk ha rifiutato e rilanciato dicendo di voler togliere Twitter da Wall Street, per lui conta la libertà di parola e deve restare solo un social.
Ha offerto 54,2 dollari per ognuna delle 727.000.000 di azioni circa non in suo possesso.
Un prezzo superiore al 54% rispetto a quando ha iniziato a investire e del 38% rispetto a due settimane fa.
L'amministratore Tayloro ha fatto sapere che valuterà molto attentamente la sua offerta
"Ho investito su Twitter perché credo nel suo potenziale per essere la piattaforma per la libertà di parola nel mondo e credo che la libertà di parola sia un imperativo sociale per il funzionamento della democrazia.
Tuttavia, da quando ho effettuato il mio investimento, ora mi rendo conto che l'azienda non prospererà né servirà questo imperativo sociale nella sua forma attuale.
Twitter ha bisogno di essere trasformato in un'azienda privata cioè non quotata sul mercato."
Ansa
Musk ha iniziato la scalata il 31 dicembre scorso ed è arrivato al 9,1% che però vale già il primo posto di azionista
Twitter gli aveva proposto la scorsa settimana di sedersi nel consiglio di amministrazione, a patto di non superare il 15%
Musk ha rifiutato e rilanciato dicendo di voler togliere Twitter da Wall Street, per lui conta la libertà di parola e deve restare solo un social.
Ha offerto 54,2 dollari per ognuna delle 727.000.000 di azioni circa non in suo possesso.
Un prezzo superiore al 54% rispetto a quando ha iniziato a investire e del 38% rispetto a due settimane fa.
L'amministratore Tayloro ha fatto sapere che valuterà molto attentamente la sua offerta
"Ho investito su Twitter perché credo nel suo potenziale per essere la piattaforma per la libertà di parola nel mondo e credo che la libertà di parola sia un imperativo sociale per il funzionamento della democrazia.
Tuttavia, da quando ho effettuato il mio investimento, ora mi rendo conto che l'azienda non prospererà né servirà questo imperativo sociale nella sua forma attuale.
Twitter ha bisogno di essere trasformato in un'azienda privata cioè non quotata sul mercato."
Ansa