Va anche detto però che Maldini disse che l’obiettivo quest’anno sarebbe stato quello di migliorare il piazzamento dello scorso anno. Che senso ha dire ciò se sai che non avrai i mezzi per costruire una squadra all’altezza? Le parole di Boban sulle “ambizioni” possono essere lette nel modo che abbiamo detto, quelle di Paolo invece apparentemente sono pipì fatta fuori dal vaso.
Anche perché noi tifosi più di tutto vorremmo CHIAREZZA, è dall’Estate 2012 che sentiamo i dirigenti di turno dire che la squadra è competitiva per raggiungere questo o quell’obiettivo quando palesemente non lo è.
C H I A R E Z Z A: per due o tre anni avremo una squadra che non sarà all’altezza del quarto posto e l’obiettivo è tornare in CL dal 2022 e avere una squadra all’altezza dello scudetto a metà anni ‘20?
Se le cose stanno così ditecelo, non parlateci di immaginari quarti posti con reparti d’attacco inferiori al Cagliari.
Sì, ma ritorniamo sempre sul discorso di promesse/bugie vs ipocrisia/serietà.
Lasciatemi spezzare alcune lance a favore di Paolo. Dobbiamo fare alcune assunzioni al riguardo.
Se Paolo non è in buona fede, allora tutto finisce, e siamo virtualmente fregati poiché la nostra bandiera per definizione non rema a favore.
Io invece credo che Paolo si stia impegnando (compatibilmente con le sue capacità dirigenziali) per rimettere a posto le cose. Rammentiamoci che lui è e sarà (spero per molti anni a venire) quello che rischia più di tutti nell'attuale panorama. Si è assunto una certa responsabilità, e sono sicuro che chiunque ci andrebbe cauto su come muoversi. Non a caso ha chiamato Boban, un personaggio di rilievo, a supporto. E' in una situazione delicatissima, e si muove su equilibri precari. Sa forse benissimo che non può promettere trofei e vittorie a vanvera. Però sa anche benissimo che ha bisogno del supporto dei tifosi e della solidarietà della squadra.
Quindi, forse un po' "ingenuamente", si sente in dovere di promettere un miglioramento rispetto alla passata stagione, perché è ovvio l'obiettivo di crescere, ma parallelamente è a conoscenza delle possibilità (anche finanziarie, oltreché di peso politico, etc etc) della società, quindi la estrema necessità di limitare al massimo possibile i sogni di gloria. Per questo ha parlato di migliorare di una sola posizione. Certo, è un brodino, ma onestamente forse questa è la unica via di fuga possibile senza incorrere in errori di valutazione.
Io, onestamente, ho sempre creduto a mercati di basso profilo, vedi Modric come già osservato. Le parole pronunciate da Gazidis e l'episodio di Leonardo dimissionario la dicono lunga.
Per me quelle pronunciate sono state parole estremamente chiare. Siamo in convalescenza, né più né meno, e probabilmente durerà qualche anno. Mi spiace, ma credo sia così. Naturalmente si cerca di far passare il messaggio addolcendolo. La politica di Elliott è chiara, sistemare prima i conti, dopo vedremo, altrimenti non si riesce a vendere il club. Loro non pensano puntualmente alla stagione ma nel medio termine.
La dirigenza sia chiara, esponga un programma per il ritorno alla competitività e non faccia promesse che non può mantenere.
Non parli di quarto posto quando poi mette su un mercato da straccioni.
E purtroppo, il mercato da straccioni esiste indipendentemente da Paolo, Zvone e Gazidis perchè abbiamo gettato centinaia di milioni nel cesso con i soliti noti. A tutt'oggi abbiamo dovuto cedere Cutrone, scarso quanto vuoi, ma un piccolo e grezzo gioiello natio, per rimediare qualcosa. Gli altri non li vendi nemmeno se a corredo del giocatore fornisci a gratis una o più prostitute disposte a tutto.
Come può riuscire a operare seriamente un club che non ha più un centesimo e una squadra da rifondare?
Io capisco che certe volte diamo addosso ai personaggi che sono in dirigenza, ma questi adesso stanno rovistando tra le macerie per provare a mettere su (calcisticamente) un maledetto tetto dove ripararsi.
Vi dimenticate che Elliott aveva messo 300 milioni nel Milan di Fassone/Mirabelli. Per cui il rivalutare gli acquisti di Mirabelli, nonchè Piatek e Paquetà, è di primaria importanza per la propria credibilità.
L'aver preso Giampaolo va visto proprio in quest'ottica: uno bravo, almeno più bravo di Gattuso, nel rivalutare gli investimenti passati.
Mentre lo svendere gli acquisti passati significherebbe ammettere di aver sbagliato l'investimento di 300 milioni nel Milan di Fassone.
Insomma il primo "tifoso" della compagnia mirabelliana è proprio Elliott e se Giampaolo farà bene come tutti speriamo, non sono nemmeno quotati gli elogi a Mirabelli.
Ma che si tenda a rivalutare gli attuali giocatori credo sia normale. E' un assett che Elliott si ritrova a gestire per far quadrare i conti. Che poi riesca credo che ce lo dobbiamo augurare tutti. E ci sta anche che sia stata una direttiva non negoziabile quando è stato deciso chi prendere come allenatore.
Per Mirabelli, tenendo conto che è figlio di una situazione societaria da vomito, spero di rivalutarlo in futuro, perché per un verso o per un altro, ha commesso una serie di nefandezze che ci costeranno almeno tre anni se non di più di oscenità, sia calcistiche che economiche.