Milan: promossi e rimandati, contro il Lemine. Adli subito ok.

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TS in edicola riporta i promossi e i rimandati, tra i giocatori del Milan, dopo l'amichevole vinta per 3-0 contro il Lemine:

PROMOSSI

REBIC L'attaccante croato è apparso in buonissime condizioni fisiche e ha svariato molto su tutto il fronte offensivo. Il gol del 2-0 è un pezzo del suo repertorio: destro incrociato sul primo palo a battere il portiere nell'angolo scoperto. Vuole essere protagonista in questa stagione, è arrivato a Milanello tirato a lucido e sa che ha del terreno da dover recuperare. Ma le indicazioni sono apparse molto promettenti.

ADLI L'attenzione maggiore durante l'amichevole di ieri era posta su di lui, finalmente in campo con la maglia del Milan (indossava il 7). Interpreta bene il modo che piace a Pioli di lavorare sulla trequarti, svariando e intercambiandosi specialmente con Ante Rebic e Brahim Diaz per non dare punti di riferimento agli avversari. Suo il passaggio che apre la strada a Junior Messias per il gol del vantaggio milanista, trovato con un bel corridoio. Passo felpato per il francese, che sarà chiamato a un'estate di grande lavoro per crescere anche a livello di ritmo, mentale e fisico.

MESSIAS Segna, che non guasta mai come cosa, e si muove con le sue solite movenze largo a destra nel 4-2-3-1 di Pioli. Non ha grande supporto da Coubis e Stanga, ma cerca il feeling tecnico con Adli, Rebic e Brahim Diaz con i quali escono delle combinazioni interessanti. Il gol è stilisticamente bello ed è sempre un buon fattore per chi gioca nel suo ruolo.

GABBIA In fase difensiva non deve faticare perché gli avversari non sono mai pericolosi e al termine del test chiudono senza nessun tiro in porta, ma appare anche lui in fase di crescita. E' l'unico a giocare tutti e 60 i minuti previsti per l'amichevole e al termine del primo tempo si toglie anche lo sfizio di segnare il terzo gol di giornata.

BALLO-TOURÈ Se il terzino destro rimane bloccato, lui spinge finché rimane in campo. Ciabatta un cross, ma poi ne sforna altri decisamente più interessanti. Deve trovare fiducia nei suoi mezzi dopo una seconda parte di stagione dove non ha praticamente giocato.

RIMANDATI

BRAHIM DIAZ Il gol che sbaglia solo davanti al portiere e con lo specchio della porta aperto non è un bel biglietto da visita per il numero 10 milanista, che è arrivato a Milanello con la voglia matta di riprendersi ciò che il Covid e gli infortuni gli hanno dato. Pioli gli ha chiesto maggior concretezza sottoporta, ma ha cestinato l'assist di Rebic in malo modo.


DANIEL MALDINI Sarà che le voci di mercato di una sua imminente partenza sono insistenti, ma anche contro un avversario che dovrebbe essere ampiamente alla sua portata, non incide, dando una sensazione - a tratti - di indolenza. Ha due occasioni per segnare, ma le spreca.
 

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PROMOSSI

REBIC L'attaccante croato è apparso in buonissime condizioni fisiche e ha svariato molto su tutto il fronte offensivo. Il gol del 2-0 è un pezzo del suo repertorio: destro incrociato sul primo palo a battere il portiere nell'angolo scoperto. Vuole essere protagonista in questa stagione, è arrivato a Milanello tirato a lucido e sa che ha del terreno da dover recuperare. Ma le indicazioni sono apparse molto promettenti.

ADLI L'attenzione maggiore durante l'amichevole di ieri era posta su di lui, finalmente in campo con la maglia del Milan (indossava il 7). Interpreta bene il modo che piace a Pioli di lavorare sulla trequarti, svariando e intercambiandosi specialmente con Ante Rebic e Brahim Diaz per non dare punti di riferimento agli avversari. Suo il passaggio che apre la strada a Junior Messias per il gol del vantaggio milanista, trovato con un bel corridoio. Passo felpato per il francese, che sarà chiamato a un'estate di grande lavoro per crescere anche a livello di ritmo, mentale e fisico.

MESSIAS Segna, che non guasta mai come


cosa, e si muove con le sue solite movenze largo a destra nel 4-2-3-1 di Pioli. Non ha grande supporto da Coubis e Stanga, ma cerca il feeling tecnico con Adli, Rebic e Brahim Diaz con i quali escono delle combinazioni interessanti. Il gol è stilisticamente bello ed è sempre un buon fattore per chi gioca nel suo ruolo.

GABBIA In fase difensiva non deve faticare perché gli avversari non sono mai pericolosi e al termine del test chiudono senza nessun tiro in porta, ma appare anche lui in fase di crescita. E' l'unico a giocare tutti e 60 i minuti previsti per l'amichevole e al termine del primo tempo si toglie anche lo sfizio di segnare il terzo gol di giornata.

BALLO-TOURÈ Se il terzino destro rimane bloccato, lui spinge finché rimane in campo. Ciabatta un cross, ma poi ne sforna altri decisamente più interessanti. Deve trovare fiducia nei suoi mezzi dopo una seconda parte di stagione dove non ha praticamente giocato.

RIMANDATI

BRAHIM DIAZ Il gol che sbaglia solo davanti al portiere e con lo specchio della porta aperto non è un bel biglietto da visita per il numero 10 milanista, che è arrivato a Milanello con la voglia matta di riprendersi ciò che il Covid e gli infortuni gli hanno dato. Pioli gli ha chiesto maggior concretezza sottoporta, ma ha cestinato l'assist di Rebic in malo modo.


DANIEL MALDINI Sarà che le voci di mercato di una sua imminente partenza sono insistenti, ma anche contro un avversario che dovrebbe essere ampiamente alla sua portata, non incide, dando una sensazione - a tratti - di indolenza. Ha due occasioni per segnare, ma le spreca.


Abbiamo giocato contro la rappresentativa degli stagnari. Sti giudizi (in generale), sia positivi che negativi, fanno ridere.
 

Super_Lollo

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PROMOSSI

REBIC L'attaccante croato è apparso in buonissime condizioni fisiche e ha svariato molto su tutto il fronte offensivo. Il gol del 2-0 è un pezzo del suo repertorio: destro incrociato sul primo palo a battere il portiere nell'angolo scoperto. Vuole essere protagonista in questa stagione, è arrivato a Milanello tirato a lucido e sa che ha del terreno da dover recuperare. Ma le indicazioni sono apparse molto promettenti.

ADLI L'attenzione maggiore durante l'amichevole di ieri era posta su di lui, finalmente in campo con la maglia del Milan (indossava il 7). Interpreta bene il modo che piace a Pioli di lavorare sulla trequarti, svariando e intercambiandosi specialmente con Ante Rebic e Brahim Diaz per non dare punti di riferimento agli avversari. Suo il passaggio che apre la strada a Junior Messias per il gol del vantaggio milanista, trovato con un bel corridoio. Passo felpato per il francese, che sarà chiamato a un'estate di grande lavoro per crescere anche a livello di ritmo, mentale e fisico.

MESSIAS Segna, che non guasta mai come cosa, e si muove con le sue solite movenze largo a destra nel 4-2-3-1 di Pioli. Non ha grande supporto da Coubis e Stanga, ma cerca il feeling tecnico con Adli, Rebic e Brahim Diaz con i quali escono delle combinazioni interessanti. Il gol è stilisticamente bello ed è sempre un buon fattore per chi gioca nel suo ruolo.

GABBIA In fase difensiva non deve faticare perché gli avversari non sono mai pericolosi e al termine del test chiudono senza nessun tiro in porta, ma appare anche lui in fase di crescita. E' l'unico a giocare tutti e 60 i minuti previsti per l'amichevole e al termine del primo tempo si toglie anche lo sfizio di segnare il terzo gol di giornata.

BALLO-TOURÈ Se il terzino destro rimane bloccato, lui spinge finché rimane in campo. Ciabatta un cross, ma poi ne sforna altri decisamente più interessanti. Deve trovare fiducia nei suoi mezzi dopo una seconda parte di stagione dove non ha praticamente giocato.

RIMANDATI

BRAHIM DIAZ Il gol che sbaglia solo davanti al portiere e con lo specchio della porta aperto non è un bel biglietto da visita per il numero 10 milanista, che è arrivato a Milanello con la voglia matta di riprendersi ciò che il Covid e gli infortuni gli hanno dato. Pioli gli ha chiesto maggior concretezza sottoporta, ma ha cestinato l'assist di Rebic in malo modo.


DANIEL MALDINI Sarà che le voci di mercato di una sua imminente partenza sono insistenti, ma anche contro un avversario che dovrebbe essere ampiamente alla sua portata, non incide, dando una sensazione - a tratti - di indolenza. Ha due occasioni per segnare, ma le spreca.

Era un allenamento, tutto poco provante in positivo e in negativo.
 
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Vabbè,certi giudizi dopo una settimana d'allenamento mi fanno ridere,ciò non toglie che Maldini non ha nulla a che vedere non solo col Milan,ma col calcio superiore al campionato di Promozione.
 
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REBIC L'attaccante croato è apparso in buonissime condizioni fisiche e ha svariato molto su tutto il fronte offensivo. Il gol del 2-0 è un pezzo del suo repertorio: destro incrociato sul primo palo a battere il portiere nell'angolo scoperto. Vuole essere protagonista in questa stagione, è arrivato a Milanello tirato a lucido e sa che ha del terreno da dover recuperare. Ma le indicazioni sono apparse molto promettenti.

ADLI L'attenzione maggiore durante l'amichevole di ieri era posta su di lui, finalmente in campo con la maglia del Milan (indossava il 7). Interpreta bene il modo che piace a Pioli di lavorare sulla trequarti, svariando e intercambiandosi specialmente con Ante Rebic e Brahim Diaz per non dare punti di riferimento agli avversari. Suo il passaggio che apre la strada a Junior Messias per il gol del vantaggio milanista, trovato con un bel corridoio. Passo felpato per il francese, che sarà chiamato a un'estate di grande lavoro per crescere anche a livello di ritmo, mentale e fisico.

MESSIAS Segna, che non guasta mai come cosa, e si muove con le sue solite movenze largo a destra nel 4-2-3-1 di Pioli. Non ha grande supporto da Coubis e Stanga, ma cerca il feeling tecnico con Adli, Rebic e Brahim Diaz con i quali escono delle combinazioni interessanti. Il gol è stilisticamente bello ed è sempre un buon fattore per chi gioca nel suo ruolo.

GABBIA In fase difensiva non deve faticare perché gli avversari non sono mai pericolosi e al termine del test chiudono senza nessun tiro in porta, ma appare anche lui in fase di crescita. E' l'unico a giocare tutti e 60 i minuti previsti per l'amichevole e al termine del primo tempo si toglie anche lo sfizio di segnare il terzo gol di giornata.

BALLO-TOURÈ Se il terzino destro rimane bloccato, lui spinge finché rimane in campo. Ciabatta un cross, ma poi ne sforna altri decisamente più interessanti. Deve trovare fiducia nei suoi mezzi dopo una seconda parte di stagione dove non ha praticamente giocato.

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BRAHIM DIAZ Il gol che sbaglia solo davanti al portiere e con lo specchio della porta aperto non è un bel biglietto da visita per il numero 10 milanista, che è arrivato a Milanello con la voglia matta di riprendersi ciò che il Covid e gli infortuni gli hanno dato. Pioli gli ha chiesto maggior concretezza sottoporta, ma ha cestinato l'assist di Rebic in malo modo.


DANIEL MALDINI Sarà che le voci di mercato di una sua imminente partenza sono insistenti, ma anche contro un avversario che dovrebbe essere ampiamente alla sua portata, non incide, dando una sensazione - a tratti - di indolenza. Ha due occasioni per segnare, ma le spreca.
Sono seri??
3 tempi di venti minuti in una sgambata estiva sotto il sole cocente di luglio e coi carichi della preparazione addosso.
 

Mika

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REBIC L'attaccante croato è apparso in buonissime condizioni fisiche e ha svariato molto su tutto il fronte offensivo. Il gol del 2-0 è un pezzo del suo repertorio: destro incrociato sul primo palo a battere il portiere nell'angolo scoperto. Vuole essere protagonista in questa stagione, è arrivato a Milanello tirato a lucido e sa che ha del terreno da dover recuperare. Ma le indicazioni sono apparse molto promettenti.

ADLI L'attenzione maggiore durante l'amichevole di ieri era posta su di lui, finalmente in campo con la maglia del Milan (indossava il 7). Interpreta bene il modo che piace a Pioli di lavorare sulla trequarti, svariando e intercambiandosi specialmente con Ante Rebic e Brahim Diaz per non dare punti di riferimento agli avversari. Suo il passaggio che apre la strada a Junior Messias per il gol del vantaggio milanista, trovato con un bel corridoio. Passo felpato per il francese, che sarà chiamato a un'estate di grande lavoro per crescere anche a livello di ritmo, mentale e fisico.

MESSIAS Segna, che non guasta mai come cosa, e si muove con le sue solite movenze largo a destra nel 4-2-3-1 di Pioli. Non ha grande supporto da Coubis e Stanga, ma cerca il feeling tecnico con Adli, Rebic e Brahim Diaz con i quali escono delle combinazioni interessanti. Il gol è stilisticamente bello ed è sempre un buon fattore per chi gioca nel suo ruolo.

GABBIA In fase difensiva non deve faticare perché gli avversari non sono mai pericolosi e al termine del test chiudono senza nessun tiro in porta, ma appare anche lui in fase di crescita. E' l'unico a giocare tutti e 60 i minuti previsti per l'amichevole e al termine del primo tempo si toglie anche lo sfizio di segnare il terzo gol di giornata.

BALLO-TOURÈ Se il terzino destro rimane bloccato, lui spinge finché rimane in campo. Ciabatta un cross, ma poi ne sforna altri decisamente più interessanti. Deve trovare fiducia nei suoi mezzi dopo una seconda parte di stagione dove non ha praticamente giocato.

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BRAHIM DIAZ Il gol che sbaglia solo davanti al portiere e con lo specchio della porta aperto non è un bel biglietto da visita per il numero 10 milanista, che è arrivato a Milanello con la voglia matta di riprendersi ciò che il Covid e gli infortuni gli hanno dato. Pioli gli ha chiesto maggior concretezza sottoporta, ma ha cestinato l'assist di Rebic in malo modo.


DANIEL MALDINI Sarà che le voci di mercato di una sua imminente partenza sono insistenti, ma anche contro un avversario che dovrebbe essere ampiamente alla sua portata, non incide, dando una sensazione - a tratti - di indolenza. Ha due occasioni per segnare, ma le spreca.
Dare giudizi positivi o negativi alla prima sgambata con i titolari che avevano 3 giorni di allenamento e i restanti erano ragazzini fa ridere.
 

Swaitak

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ADLI L'attenzione maggiore durante l'amichevole di ieri era posta su di lui, finalmente in campo con la maglia del Milan (indossava il 7). Interpreta bene il modo che piace a Pioli di lavorare sulla trequarti, svariando e intercambiandosi specialmente con Ante Rebic e Brahim Diaz per non dare punti di riferimento agli avversari. Suo il passaggio che apre la strada a Junior Messias per il gol del vantaggio milanista, trovato con un bel corridoio. Passo felpato per il francese, che sarà chiamato a un'estate di grande lavoro per crescere anche a livello di ritmo, mentale e fisico.

MESSIAS Segna, che non guasta mai come cosa, e si muove con le sue solite movenze largo a destra nel 4-2-3-1 di Pioli. Non ha grande supporto da Coubis e Stanga, ma cerca il feeling tecnico con Adli, Rebic e Brahim Diaz con i quali escono delle combinazioni interessanti. Il gol è stilisticamente bello ed è sempre un buon fattore per chi gioca nel suo ruolo.

GABBIA In fase difensiva non deve faticare perché gli avversari non sono mai pericolosi e al termine del test chiudono senza nessun tiro in porta, ma appare anche lui in fase di crescita. E' l'unico a giocare tutti e 60 i minuti previsti per l'amichevole e al termine del primo tempo si toglie anche lo sfizio di segnare il terzo gol di giornata.

BALLO-TOURÈ Se il terzino destro rimane bloccato, lui spinge finché rimane in campo. Ciabatta un cross, ma poi ne sforna altri decisamente più interessanti. Deve trovare fiducia nei suoi mezzi dopo una seconda parte di stagione dove non ha praticamente giocato.

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BRAHIM DIAZ Il gol che sbaglia solo davanti al portiere e con lo specchio della porta aperto non è un bel biglietto da visita per il numero 10 milanista, che è arrivato a Milanello con la voglia matta di riprendersi ciò che il Covid e gli infortuni gli hanno dato. Pioli gli ha chiesto maggior concretezza sottoporta, ma ha cestinato l'assist di Rebic in malo modo.


DANIEL MALDINI Sarà che le voci di mercato di una sua imminente partenza sono insistenti, ma anche contro un avversario che dovrebbe essere ampiamente alla sua portata, non incide, dando una sensazione - a tratti - di indolenza. Ha due occasioni per segnare, ma le spreca.
fortuna che abbiamo vinto, altrimenti ci mandavano in depressione
 
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