Come riportato dal CorSera in edicola oggi, 1 marzo, anche il Milan (oltre ad Andrea Agnelli, per Juve - Inter) ha fatto pressioni per il rinvio della gara col Genoa. Rossoblù, invece, furiosi.
La società rossonera, però, non ha gradito la decisione presa per la semifinale di ritorno di Coppa Italia: Stadium aperto a tutti i tifosi, tranne quelli di Lombardia, Veneto ed Emilia.
Quanto stanno facendo in questi giorni sarà una macchia indelebile per il calcio italiano.
Di facciata hanno preso questa decisione per la 'tutela del calcio italiano' ma all'atto pratico lo hanno affossato.
In premier, il primo campionato di calcio nel mondo per livello e competitività, hanno già deciso che, qualora arrivasse la pandemia, si giocherebbero tutte le partite a porte chiuse.
Perchè lo spettacolo deve andare avanti, perchè bisogna essere credibili e perchè forse regalare una partita di calcio, seppur in tv, a delle persone costrette all'isolamento o quasi può regalare dei momenti di svago e non mettere a repentaglio la salute dei cittadini.
Da noi invece il ministro dello sport detta le linee guida ma, a poche ore dall'inizio della giornata calcistica, i soliti 4 mafiosi che muovono i fili modificano tutto il quadro, decidono chi deve giocare e chi no, stabiliscono chi può entrare allo stadio e chi no, impantanano il calendario, falsano le manifestazioni , si rifiutano di rimborsare i tifosi e lo fanno prendendo decisioni che vanno in netto contrasto una con l'altra. Difficile trovare una logica , impossibile scovarvi del buonsenso.
Oggi il vaso non solo è stracolmo ma si è rotto .
Ci siamo ridicolizzati al cospetto dei nostri tifosi e di quelli di tutto il mondo.
Una pagina nerissima di pseudo-sport, giochi di potere e malafede.