Milan: Pioli medico. Novità tattiche contro infortuni.

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Tuttosport: Il miglior medico del Milan? Stefano Pioli. Al termine di una settimana in cui la squadra rossonera ha perso fino al nuovo anno Maignan (prima di lui, oltre al lungodegente Ibrahimovic, avevano salutato in anticipo il 2022 anche Florenzi, Calabria e Saelemaekers) e ha dovuto fare i conti con altri due stop per fastidi muscolari proprio sabato nella gara contro il Monza - Dest e Brahim Diaz, che però non hanno riportato lesioni -, è il tecnico che si è guadagnato altre medagliette da mettersi sul petto grazie alle sue scelte tecniche e tattiche, decisive per avere ragione della squadra brianzola nonostante le tante assenze nell’undici iniziale. Ormai è una costante di queste ultime annate, la capacità di Pioli di trovare la soluzione migliore per permettere al Milan di essere sempre competitivo. Il Milan da tre anni gioca col 4-2-3-1, ma il sistema con cui è stata costruita la squadra è ormai solo una base di partenza su cui poi Pioli lavora come uno scultore che modella la sua opera d’arte. In questo inizio di stagione durante le partite si è visto un po’ di tutto a livello tattico: la difesa a tre, la costruzione ad albero di Natale invertito contro la Juventus (2-3-4-1), il 4-1-4-1 e, a tratti col Monza, il 4-3-3, con Brahim Diaz che dalla posizione di trequartista scalava in quella di mezzala. Lo spagnolo da quando Pioli lo ha rilanciato con costanza, si è già disimpegnato in tre posizioni considerando che con la Juventus si è mosso - e come... - da ala destra. Ma sono tanti i giocatori che Pioli ha schierato in posizioni diverse da quelle usuali o ai quali ha chiesto movimenti e mansioni differenti. Sulla trequarti si è visto Pobega, Krunic - che in passato era stato schierato sia da “10” che da vice Leao, è stato provato anche a destra. Di sicuro la mossa più particolare di questo avvio di annata è la scelta più continua rispetto al passato di accentrare nella costruzione Theo Hernandez che va quasi a occupare una zona da me diano per sfruttare i binari centrali. Movimento - svolto meno col Monza per l’assenza di Leao - che dà benefici in fase offensiva, ma che deve essere ancora registrato al meglio in quella senza palla perché spesso gli avversari hanno fatto male al Milan attaccando proprio alle spalle di Theo (vedi il Chelsea, con Tomori lasciato solo a occupare una fetta troppo ampia di campo). Fra le invenzioni del passato, quasi sempre per sopperire ad assenze, la trasformazione di Kalulu da terzino a centrale, Kessie trequartista d’assalto, ma anche Leao che dopo essere stato provato da prima punta o seconda (con Ibra), è stato definitivamente plasmato in un'ala devastante. Come detto in precedenza, Brahim Diaz (contrattura gluteo sinistro) e Dest (affaticamento muscolare) non hanno riportato lesioni. I due hanno svolto ieri mattina dei controlli e oggi verranno ulteriormente valutati per capire se potranno partire per Zagabria. C’è maggiore ottimismo per lo spagnolo, anche se non si vogliono correre rischi. Se Diaz non dovesse partire o essere schierato dall’inizio, Pioli dovrà scegliere chi inserire da trequartista: il deludente De Ketelaere - che il tecnico sta comunque proteggendo e facendo giocare molto - o le opzioni più fisiche e tattiche Krunic e Pobega.

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