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Secondo Ordine, che scrive dalle pagine del Giornale, la drammatica situazione attuale conferma che l'esigenza primaria è quella di procedere ad una intelligente rivoluzione da affidare a chi conosce bene l'attuale Milan, oltre che il calcio italiano. Senza altri salti nel buio (es. Cannavaro, Gattuso) che invece vengono paventati dai puntuali sponsor di Bee, il broker che arriverà oggi per trattare con Berlusconi. Anzi, sono proprio questi i punti deboli della proposta del thailandese che ha in cordata imprenditori cinesi (tanti o pochi li conteremo). Senza puntare alla maggioranza immediata, mandare in giro pittoreschi elenchi di management, la cui decisione spetterà a Berlusconi che, in tal caso, rimarrebbe in maggioranza, è una dimostrazione di dilettantismo allo stato puro. Ma si sa, questo è anche il giochino dei media che si divertono a congedare tecnici e staff come se niente fosse.
La cordata dei cinesi (Mr Lee) che invece evita di parlare, e che fa fede all'invito di Marina Berlusconi, si comporta all'opposto. Hanno in tasca un progetto ambizioso che prevede un ruolo di grande prestigio per Silvio Berlusconi e per i suoi collaboratori attuali, la figlia Barbara e Adriano Galliani. Si interessano di più allo sviluppo commerciale del brand che al calciomercato. Da domani si comincia a discutere. E nessuno pensi che si risolverà tutto in pochi giorni.
Allora, io di acquisizioni calcistiche non me ne intendo nulla, ma in vita mia, per il lavoro che faccio, di acquisizioni ne ho viste molte. Ci sono due errori grossolani in queste parole di Ordine:
A) Pensare che uno acquisisca il 30% e rivoluzioni tutto il management è FOLLIA. Stento a credere che i giornali riescano a scrivere certe cose.
B) All'opposto, pensare che un'investitore acquisisca il 70% di una società per lasciarci tutto il management e metterci solo i soldi è una cosa a cui non riesco a credere. Sarebbe difficile vedere una roba simile per una società che margina vagonate di soldi, figuriamoci per una, come il Milan, che si presenta con un passivo simile.
Di solito si lascia (a tempo indeterminato o a breve termine) il CEO al suo posto, cambiando giù di lì tutto o quasi l'organigramma.
Ordine può parlare anche a nome della società, ma in questo momento sta raccontando favole.