Milan modello Roma con i giovani e Vergine.

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
205,282
Reaction score
28,189
Tuttosport in edicola: uno dei fiori all’occhiello del Milan dello scorso decennio è stato, senza dubbio, il proprio settore giovanile. La riforma varata nel 2009 da Adriano Galliani – su input di Silvio Berlusconi – e sviluppata dal duo Filippo Galli-Mauro Bianchessi, ha consentito al club rossonero di crearsi, nel corso degli anni, diversi calciatori che hanno poi fatto parte della rosa della prima squadra. Da Verdi, Merkel e De Sciglio passando per Calabria, Cutrone, Locatelli, Gabbia e, soprattutto, Donnarumma, dal vivaio milanista sono usciti decine di giocatori che, oggi, fanno le loro onestissime carriere tra Serie A (Cristante e Petagna), Serie B e Serie C. Poi, con la sciagurata decisione di Fassone e Mirabelli di cancellare quella struttura, il settore giovanile non ha più prodotto nulla che potesse minimamente avvicinarsi a quelli che erano stati i risultati degli anni precedenti e ha attraversato una fase di ripresa sotto la gestione di Angelo Carbone, che ha provato a ripercorrere il modus operandi dei suoi predecessori. Ma l’ex centrocampista rossonero non continuerà il suo lavoro visto che non gli è stato rinnovato il contratto con il nuovo assetto delle giovanili che verrà presto definito. Il nome più caldo per assumere il ruolo di responsabile dell’academy milanista è quello di Enzo Vergine, attualmente responsabile del settore giovanile della Roma, che da anni non solo ottiene vittorie sul campo, ma produce giocatori che poi vengono utilizzati in prima squadra, ma anche come pedine di scambio sul mercato (Missori e Volpato gli ultimi, finiti al Sassuolo). Uno dei punti fermi del programma di Gerry Cardinale era quello di potenziare il settore giovanile e dopo una stagione più che positiva in tema di sviluppo dei giovani talenti (ottimo il lavoro di Ignazio Abate con la Primavera), è arrivato il momento in casa rossonera di accelerare e Vergine viene considerato l’uomo giusto.
 

Lineker10

Senior Member
Registrato
20 Giugno 2017
Messaggi
27,385
Reaction score
11,576
Tuttosport in edicola: uno dei fiori all’occhiello del Milan dello scorso decennio è stato, senza dubbio, il proprio settore giovanile. La riforma varata nel 2009 da Adriano Galliani – su input di Silvio Berlusconi – e sviluppata dal duo Filippo Galli-Mauro Bianchessi, ha consentito al club rossonero di crearsi, nel corso degli anni, diversi calciatori che hanno poi fatto parte della rosa della prima squadra. Da Verdi, Merkel e De Sciglio passando per Calabria, Cutrone, Locatelli, Gabbia e, soprattutto, Donnarumma, dal vivaio milanista sono usciti decine di giocatori che, oggi, fanno le loro onestissime carriere tra Serie A (Cristante e Petagna), Serie B e Serie C. Poi, con la sciagurata decisione di Fassone e Mirabelli di cancellare quella struttura, il settore giovanile non ha più prodotto nulla che potesse minimamente avvicinarsi a quelli che erano stati i risultati degli anni precedenti e ha attraversato una fase di ripresa sotto la gestione di Angelo Carbone, che ha provato a ripercorrere il modus operandi dei suoi predecessori. Ma l’ex centrocampista rossonero non continuerà il suo lavoro visto che non gli è stato rinnovato il contratto con il nuovo assetto delle giovanili che verrà presto definito. Il nome più caldo per assumere il ruolo di responsabile dell’academy milanista è quello di Enzo Vergine, attualmente responsabile del settore giovanile della Roma, che da anni non solo ottiene vittorie sul campo, ma produce giocatori che poi vengono utilizzati in prima squadra, ma anche come pedine di scambio sul mercato (Missori e Volpato gli ultimi, finiti al Sassuolo). Uno dei punti fermi del programma di Gerry Cardinale era quello di potenziare il settore giovanile e dopo una stagione più che positiva in tema di sviluppo dei giovani talenti (ottimo il lavoro di Ignazio Abate con la Primavera), è arrivato il momento in casa rossonera di accelerare e Vergine viene considerato l’uomo giusto.
Sarebbe un ottimo primo passo.
Nelle ultime stagioni gli investimenti nel settore giovanile non sono stati pochi, di fronte a risultati decisamente scarsi.

Vergine della Roma è uno dei top in Italia.

Poi al di la di questo ci vogliono la mentalità e il coraggio, senza quelli combini poco.
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
205,282
Reaction score
28,189
Tuttosport in edicola: uno dei fiori all’occhiello del Milan dello scorso decennio è stato, senza dubbio, il proprio settore giovanile. La riforma varata nel 2009 da Adriano Galliani – su input di Silvio Berlusconi – e sviluppata dal duo Filippo Galli-Mauro Bianchessi, ha consentito al club rossonero di crearsi, nel corso degli anni, diversi calciatori che hanno poi fatto parte della rosa della prima squadra. Da Verdi, Merkel e De Sciglio passando per Calabria, Cutrone, Locatelli, Gabbia e, soprattutto, Donnarumma, dal vivaio milanista sono usciti decine di giocatori che, oggi, fanno le loro onestissime carriere tra Serie A (Cristante e Petagna), Serie B e Serie C. Poi, con la sciagurata decisione di Fassone e Mirabelli di cancellare quella struttura, il settore giovanile non ha più prodotto nulla che potesse minimamente avvicinarsi a quelli che erano stati i risultati degli anni precedenti e ha attraversato una fase di ripresa sotto la gestione di Angelo Carbone, che ha provato a ripercorrere il modus operandi dei suoi predecessori. Ma l’ex centrocampista rossonero non continuerà il suo lavoro visto che non gli è stato rinnovato il contratto con il nuovo assetto delle giovanili che verrà presto definito. Il nome più caldo per assumere il ruolo di responsabile dell’academy milanista è quello di Enzo Vergine, attualmente responsabile del settore giovanile della Roma, che da anni non solo ottiene vittorie sul campo, ma produce giocatori che poi vengono utilizzati in prima squadra, ma anche come pedine di scambio sul mercato (Missori e Volpato gli ultimi, finiti al Sassuolo). Uno dei punti fermi del programma di Gerry Cardinale era quello di potenziare il settore giovanile e dopo una stagione più che positiva in tema di sviluppo dei giovani talenti (ottimo il lavoro di Ignazio Abate con la Primavera), è arrivato il momento in casa rossonera di accelerare e Vergine viene considerato l’uomo giusto.
.
 

Solo

Senior Member
Registrato
30 Agosto 2012
Messaggi
14,530
Reaction score
5,750
Tuttosport in edicola: uno dei fiori all’occhiello del Milan dello scorso decennio è stato, senza dubbio, il proprio settore giovanile. La riforma varata nel 2009 da Adriano Galliani – su input di Silvio Berlusconi – e sviluppata dal duo Filippo Galli-Mauro Bianchessi, ha consentito al club rossonero di crearsi, nel corso degli anni, diversi calciatori che hanno poi fatto parte della rosa della prima squadra. Da Verdi, Merkel e De Sciglio passando per Calabria, Cutrone, Locatelli, Gabbia e, soprattutto, Donnarumma, dal vivaio milanista sono usciti decine di giocatori che, oggi, fanno le loro onestissime carriere tra Serie A (Cristante e Petagna), Serie B e Serie C. Poi, con la sciagurata decisione di Fassone e Mirabelli di cancellare quella struttura, il settore giovanile non ha più prodotto nulla che potesse minimamente avvicinarsi a quelli che erano stati i risultati degli anni precedenti e ha attraversato una fase di ripresa sotto la gestione di Angelo Carbone, che ha provato a ripercorrere il modus operandi dei suoi predecessori. Ma l’ex centrocampista rossonero non continuerà il suo lavoro visto che non gli è stato rinnovato il contratto con il nuovo assetto delle giovanili che verrà presto definito. Il nome più caldo per assumere il ruolo di responsabile dell’academy milanista è quello di Enzo Vergine, attualmente responsabile del settore giovanile della Roma, che da anni non solo ottiene vittorie sul campo, ma produce giocatori che poi vengono utilizzati in prima squadra, ma anche come pedine di scambio sul mercato (Missori e Volpato gli ultimi, finiti al Sassuolo). Uno dei punti fermi del programma di Gerry Cardinale era quello di potenziare il settore giovanile e dopo una stagione più che positiva in tema di sviluppo dei giovani talenti (ottimo il lavoro di Ignazio Abate con la Primavera), è arrivato il momento in casa rossonera di accelerare e Vergine viene considerato l’uomo giusto.
Speriamo. Fatto sta che avrei preferito qualcuno dall'estero.
 
Registrato
10 Giugno 2017
Messaggi
5,853
Reaction score
1,610
Magari, la Roma è avanti anni luce a noi da questo punto di vista. Poi i giovani li svende quasi tutti per tirare a campare ma questo è un altro discorso. Coi soldi di Tonali perchè non facciamo la under 23? Ah no, non sia mai.
 

Lineker10

Senior Member
Registrato
20 Giugno 2017
Messaggi
27,385
Reaction score
11,576
Magari, la Roma è avanti anni luce a noi da questo punto di vista. Poi i giovani li svende quasi tutti per tirare a campare ma questo è un altro discorso. Coi soldi di Tonali perchè non facciamo la under 23? Ah no, non sia mai.
Sembra che siamo anche noi interessati alla Under 23, ma che non abbiamo abbastanza giocatori all'altezza per fare Under 23 e Primavera, a differenza dell'Atalanta che sarà molto probabilmente la prossima ad avere una Under 23 la prossima stagione.
 

Solo

Senior Member
Registrato
30 Agosto 2012
Messaggi
14,530
Reaction score
5,750
Magari, la Roma è avanti anni luce a noi da questo punto di vista. Poi i giovani li svende quasi tutti per tirare a campare ma questo è un altro discorso. Coi soldi di Tonali perchè non facciamo la under 23? Ah no, non sia mai.
Basterebbe usare il Tolosa santo dio. Così non hai neanche i costi nel bilancio del Milan. Non capisco perché non lo fanno. Mi manda ai matti sta roba.
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
205,282
Reaction score
28,189
Tuttosport in edicola: uno dei fiori all’occhiello del Milan dello scorso decennio è stato, senza dubbio, il proprio settore giovanile. La riforma varata nel 2009 da Adriano Galliani – su input di Silvio Berlusconi – e sviluppata dal duo Filippo Galli-Mauro Bianchessi, ha consentito al club rossonero di crearsi, nel corso degli anni, diversi calciatori che hanno poi fatto parte della rosa della prima squadra. Da Verdi, Merkel e De Sciglio passando per Calabria, Cutrone, Locatelli, Gabbia e, soprattutto, Donnarumma, dal vivaio milanista sono usciti decine di giocatori che, oggi, fanno le loro onestissime carriere tra Serie A (Cristante e Petagna), Serie B e Serie C. Poi, con la sciagurata decisione di Fassone e Mirabelli di cancellare quella struttura, il settore giovanile non ha più prodotto nulla che potesse minimamente avvicinarsi a quelli che erano stati i risultati degli anni precedenti e ha attraversato una fase di ripresa sotto la gestione di Angelo Carbone, che ha provato a ripercorrere il modus operandi dei suoi predecessori. Ma l’ex centrocampista rossonero non continuerà il suo lavoro visto che non gli è stato rinnovato il contratto con il nuovo assetto delle giovanili che verrà presto definito. Il nome più caldo per assumere il ruolo di responsabile dell’academy milanista è quello di Enzo Vergine, attualmente responsabile del settore giovanile della Roma, che da anni non solo ottiene vittorie sul campo, ma produce giocatori che poi vengono utilizzati in prima squadra, ma anche come pedine di scambio sul mercato (Missori e Volpato gli ultimi, finiti al Sassuolo). Uno dei punti fermi del programma di Gerry Cardinale era quello di potenziare il settore giovanile e dopo una stagione più che positiva in tema di sviluppo dei giovani talenti (ottimo il lavoro di Ignazio Abate con la Primavera), è arrivato il momento in casa rossonera di accelerare e Vergine viene considerato l’uomo giusto.
.
 
Registrato
29 Ottobre 2017
Messaggi
4,905
Reaction score
2,154
Sarebbe un ottimo primo passo.
Nelle ultime stagioni gli investimenti nel settore giovanile non sono stati pochi, di fronte a risultati decisamente scarsi.

Vergine della Roma è uno dei top in Italia.

Poi al di la di questo ci vogliono la mentalità e il coraggio, senza quelli combini poco.
esatto.
Secondo me, ancor più importante dello scouting, è il coraggio.
Hai il giovane bravo? DEVE andare in prima squadra a far parte delle rotazioni, senza se e senza ma.

Poi ovviamente, alla Roma arrivi ottavo in campionato, ma vinci i derby, hai portato a casa la stagione.
Al Milan arrivi secondo e non vinci lo scudetto, comincia a serpeggiare il malumore.

Ci vuole il coraggio, ma certe scelte sono molto più facili e comode farle in club storicamente non vincenti che appunto non puntano a vincere.
 

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
205,282
Reaction score
28,189
Tuttosport in edicola: uno dei fiori all’occhiello del Milan dello scorso decennio è stato, senza dubbio, il proprio settore giovanile. La riforma varata nel 2009 da Adriano Galliani – su input di Silvio Berlusconi – e sviluppata dal duo Filippo Galli-Mauro Bianchessi, ha consentito al club rossonero di crearsi, nel corso degli anni, diversi calciatori che hanno poi fatto parte della rosa della prima squadra. Da Verdi, Merkel e De Sciglio passando per Calabria, Cutrone, Locatelli, Gabbia e, soprattutto, Donnarumma, dal vivaio milanista sono usciti decine di giocatori che, oggi, fanno le loro onestissime carriere tra Serie A (Cristante e Petagna), Serie B e Serie C. Poi, con la sciagurata decisione di Fassone e Mirabelli di cancellare quella struttura, il settore giovanile non ha più prodotto nulla che potesse minimamente avvicinarsi a quelli che erano stati i risultati degli anni precedenti e ha attraversato una fase di ripresa sotto la gestione di Angelo Carbone, che ha provato a ripercorrere il modus operandi dei suoi predecessori. Ma l’ex centrocampista rossonero non continuerà il suo lavoro visto che non gli è stato rinnovato il contratto con il nuovo assetto delle giovanili che verrà presto definito. Il nome più caldo per assumere il ruolo di responsabile dell’academy milanista è quello di Enzo Vergine, attualmente responsabile del settore giovanile della Roma, che da anni non solo ottiene vittorie sul campo, ma produce giocatori che poi vengono utilizzati in prima squadra, ma anche come pedine di scambio sul mercato (Missori e Volpato gli ultimi, finiti al Sassuolo). Uno dei punti fermi del programma di Gerry Cardinale era quello di potenziare il settore giovanile e dopo una stagione più che positiva in tema di sviluppo dei giovani talenti (ottimo il lavoro di Ignazio Abate con la Primavera), è arrivato il momento in casa rossonera di accelerare e Vergine viene considerato l’uomo giusto.
.
 
Alto
head>