Milan: Mirante il più anziano. Tante lodi. Nava vice. La formazione.

Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

admin

Administrator
Membro dello Staff
Registrato
6 Agosto 2012
Messaggi
205,282
Reaction score
28,189
Come riportato dalla GDS in edicola, il Milan è nelle mani di Mirante in vista del big match di domani contro la Juventus. Titolare a 40 anni sfida la sua Signora. Ritrova la Juve dove iniziò: sarà il portiere più anziano a giocare il “classico” dal 1’. Ora che Sportiello è ko, toccherà a lui e non sarà facile. Antonio nello spogliatoio è molto apprezzato per carattere e professionalità, ma non gioca titolare dal 6 maggio 2021, Roma- United in semifinale di Europa League. I tifosi del Milan aspettano la Juve e sperano di esultare ancora per un Antonio da Castellammare: Donnarumma senior nel 2017 era il terzo del Milan, debuttò dal 1’ in un derby di Coppa Italia e parò qualunque cosa. Il vice sarà Lapo Napa, 19 anni.

Formazione confermata: a sinistra Florenzi, davanti Leao, Giroud e Pulisic. In mezzo Reijnders, Musah e Adli.

De Canio, Portanova Colomba Fiori intervistati da TS, lodano Mirante: molto probabilmente Antonio Mirante non si sarebbe più aspettato di essere titolare in un match clou di Serie A. Il portiere, letteralmente catapultano in questa situazione per via della squalifica di Maignan e dell’infortunio di Sportiello, difenderà i pali del Milan domani contro la Juventus (tra l’altro da ex, visto che il classe ’83 è proprio cresciuto calcisticamente nelle file dei bianconeri e ha vinto la B con la Vecchia Signora). Arrivato a Milano nell’ottobre del 2021, con i rossoneri in emergenza, allenamento dopo allenamento ha convinto tutti a Milanello, tanto da meritarsi due rinnovi di contratto. D’altronde abnegazione e lavoro hanno sempre contraddistinto la sua carriera. Chi ha avuto a che fare con lui, ex allenatori e compagni di squadra, continuano a credere ciecamente nell’affidabilità del campano. «Antonio è un tipo speciale, un ragazzo riflessivo che non ha in apparenza le reazioni di un portiere, ma è un portiere di qualità – spiega Franco Colomba, mister dell’estremo difensore a Parma nella stagione 2010-11 e agli inizi di quella successiva -. È uno che ragiona, questo fa di lui uno che a 40 anni è ancora lì, altrimenti non sarebbe così. Con me ha fatto sempre bene, non mi meraviglia che anche oggi possa essere utile». Anche in un Milan-Juventus: «Non è di certo uno sprovveduto, anzi. Quando un allenatore battezza un giocatore come positivo, che giochi o meno, questo risulta prezioso. Mirante è un grande lavoratore, uno che trova sempre le motivazioni anche grazie alla sua umiltà». Parere condiviso anche da Gigi De Canio, tecnico che ha allenato Mirante al Siena nel 2005-06: «Prendemmo alcuni ragazzi della Primavera della Juve che l’anno precedente avevano militato in Serie B. Antonio mi colpì subito per la sicurezza e personalità, nonostante la giovane età. Partì titolare e disputò un’ottima stagione». Sulla stessa lunghezza d’onda del navigato tecnico, anche Daniela Portanova, che proprio in Toscana condivise lo spogliatoio con Mirante: «Un professionista serio, uno che ha fatto tanto nel mondo del calcio e continuerà a farlo grazie alla sua testa pulita che gli permette di essere ancora pronto. Domani se la caverà sicuramente, non gli tremeranno mai le gambe vista la sua esperienza». Parole di un amico e collega che poi aggiunge: «Lui è un testone, come mia moglie, ha un carattere forte. Per questo litigavano sempre. E io non mi mettevo mai in mezzo (ride, ndr)». Da un ricordo affettivo, a un parere personale, quello di Franco Tancredi, ex portiere della Roma, nonché ex preparatore dei portieri della Juve: «L’era Buffon ha mandato a carte e quarantotto tutti. C’era Gigi e non ci si preoccupava degli altri. Ma Mirante, come Consigli, era davvero forte. Antonio era molto tecnico, di personalità. A Roma ha fatto ottimamente il suo dovere, da secondo. Su di lui ci si può contare. Certo, gli manca la partita, l’abitudine nel sentire certe situazioni, ma il ragazzo è una persona per bene, che può sopperire con l’esperienza e l’intelligenza alla mancanza di continuità. Sulla carta non ci dovrebbero essere problemi». Opinione condivisa anche da Valerio Fiori, storico terzo portiere del Milan: «L’importante è essere integro dal punto di vista fisico, caratteriale e mentale. Se è tutto in ordine e in regola non ci sono problemi. Io in carriera avevo sempre giocato prima di approdare in rossonero, stesso discorso per Mirante. Lui stesso sa cosa lo aspetta, sarà allenato e pronto. Anche io lavoravo come se fossi dovuto scendere in campo ogni domenica, sicuramente pure Mirante avrà fatto lo stesso. Non giocare non significa perdere le qualità, ma metterle in stand by. Perdita dell’abitudine? Vale fino a un certo punto, proprio perché comunque ti alleni sempre. L’unico aspetto diverso rispetto alla domenica è la gestione emotiva della gara. Mirante non ha mai avuto problemi e non ne avrà nemmeno contro la Juventus».
.
 

numero 3

Member
Registrato
28 Maggio 2014
Messaggi
3,867
Reaction score
1,225
Insomma...più forte di Jascin, più carismatico di Buffon , più freddo di Neuer, più guascone di Grobelaar....Strano abbia fatto una carriera così mediocre..
 
Registrato
22 Agosto 2015
Messaggi
3,972
Reaction score
1,257
Come riportato dalla GDS in edicola, il Milan è nelle mani di Mirante in vista del big match di domani contro la Juventus. Titolare a 40 anni sfida la sua Signora. Ritrova la Juve dove iniziò: sarà il portiere più anziano a giocare il “classico” dal 1’. Ora che Sportiello è ko, toccherà a lui e non sarà facile. Antonio nello spogliatoio è molto apprezzato per carattere e professionalità, ma non gioca titolare dal 6 maggio 2021, Roma- United in semifinale di Europa League. I tifosi del Milan aspettano la Juve e sperano di esultare ancora per un Antonio da Castellammare: Donnarumma senior nel 2017 era il terzo del Milan, debuttò dal 1’ in un derby di Coppa Italia e parò qualunque cosa. Il vice sarà Lapo Napa, 19 anni.

Formazione confermata: a sinistra Florenzi, davanti Leao, Giroud e Pulisic. In mezzo Reijnders, Musah e Adli.

De Canio, Portanova Colomba Fiori intervistati da TS, lodano Mirante: molto probabilmente Antonio Mirante non si sarebbe più aspettato di essere titolare in un match clou di Serie A. Il portiere, letteralmente catapultano in questa situazione per via della squalifica di Maignan e dell’infortunio di Sportiello, difenderà i pali del Milan domani contro la Juventus (tra l’altro da ex, visto che il classe ’83 è proprio cresciuto calcisticamente nelle file dei bianconeri e ha vinto la B con la Vecchia Signora). Arrivato a Milano nell’ottobre del 2021, con i rossoneri in emergenza, allenamento dopo allenamento ha convinto tutti a Milanello, tanto da meritarsi due rinnovi di contratto. D’altronde abnegazione e lavoro hanno sempre contraddistinto la sua carriera. Chi ha avuto a che fare con lui, ex allenatori e compagni di squadra, continuano a credere ciecamente nell’affidabilità del campano. «Antonio è un tipo speciale, un ragazzo riflessivo che non ha in apparenza le reazioni di un portiere, ma è un portiere di qualità – spiega Franco Colomba, mister dell’estremo difensore a Parma nella stagione 2010-11 e agli inizi di quella successiva -. È uno che ragiona, questo fa di lui uno che a 40 anni è ancora lì, altrimenti non sarebbe così. Con me ha fatto sempre bene, non mi meraviglia che anche oggi possa essere utile». Anche in un Milan-Juventus: «Non è di certo uno sprovveduto, anzi. Quando un allenatore battezza un giocatore come positivo, che giochi o meno, questo risulta prezioso. Mirante è un grande lavoratore, uno che trova sempre le motivazioni anche grazie alla sua umiltà». Parere condiviso anche da Gigi De Canio, tecnico che ha allenato Mirante al Siena nel 2005-06: «Prendemmo alcuni ragazzi della Primavera della Juve che l’anno precedente avevano militato in Serie B. Antonio mi colpì subito per la sicurezza e personalità, nonostante la giovane età. Partì titolare e disputò un’ottima stagione». Sulla stessa lunghezza d’onda del navigato tecnico, anche Daniela Portanova, che proprio in Toscana condivise lo spogliatoio con Mirante: «Un professionista serio, uno che ha fatto tanto nel mondo del calcio e continuerà a farlo grazie alla sua testa pulita che gli permette di essere ancora pronto. Domani se la caverà sicuramente, non gli tremeranno mai le gambe vista la sua esperienza». Parole di un amico e collega che poi aggiunge: «Lui è un testone, come mia moglie, ha un carattere forte. Per questo litigavano sempre. E io non mi mettevo mai in mezzo (ride, ndr)». Da un ricordo affettivo, a un parere personale, quello di Franco Tancredi, ex portiere della Roma, nonché ex preparatore dei portieri della Juve: «L’era Buffon ha mandato a carte e quarantotto tutti. C’era Gigi e non ci si preoccupava degli altri. Ma Mirante, come Consigli, era davvero forte. Antonio era molto tecnico, di personalità. A Roma ha fatto ottimamente il suo dovere, da secondo. Su di lui ci si può contare. Certo, gli manca la partita, l’abitudine nel sentire certe situazioni, ma il ragazzo è una persona per bene, che può sopperire con l’esperienza e l’intelligenza alla mancanza di continuità. Sulla carta non ci dovrebbero essere problemi». Opinione condivisa anche da Valerio Fiori, storico terzo portiere del Milan: «L’importante è essere integro dal punto di vista fisico, caratteriale e mentale. Se è tutto in ordine e in regola non ci sono problemi. Io in carriera avevo sempre giocato prima di approdare in rossonero, stesso discorso per Mirante. Lui stesso sa cosa lo aspetta, sarà allenato e pronto. Anche io lavoravo come se fossi dovuto scendere in campo ogni domenica, sicuramente pure Mirante avrà fatto lo stesso. Non giocare non significa perdere le qualità, ma metterle in stand by. Perdita dell’abitudine? Vale fino a un certo punto, proprio perché comunque ti alleni sempre. L’unico aspetto diverso rispetto alla domenica è la gestione emotiva della gara. Mirante non ha mai avuto problemi e non ne avrà nemmeno contro la Juventus».
Big fail annunciato
 
Stato
Chiusa ad ulteriori risposte.

Similar threads

Alto
head>