Mi sembra che ne avessimo parlato nei giorni scorsi... Lo scenario è plausibile, anzi direi probabile. Mr. Bee è un broker, un professionista che progetta operazioni di investimento su mercati finanziari per conto terzi: la rivendita sul mercato borsistico di quote del Milan è una di esse. La novità è che tra i terzi ora c'è anche Fininvest, che, imponendo il mantenimento della maggioranza nel capitale, ha di fatto veicolato la propria entrata nel progetto di Mr. Bee di una massiccia leva finanziaria sul capitale del Milan all'atto del collocamento in Borsa. Ecco la ragione del mantenimento da parte di Fininvest di una quota di maggioranza del capitale: mantenere il controllo totale dello stesso, al tempo stesso autofinanziandosi con la sua possibile rivalutazione. Non me ne preoccuperei: SE, e sottolineo SE, l'operazione progettata da questo broker funziona, l'esito finale è un Milan quotato in Borsa asiatica, con una maggioranza o almeno con un sindacato di controllo forte che blocchi scalate ostili di soggetti non graditi, che può gestire in futuro progetti di dismissioni di quote di azioni per il migliore finanziamento delle proprie attività, magari in favore di uno dei famosi imprenditori cinesi, già della cordata di Richard Lee, che per il momento si sono tenuti lontani dal Milan. Uno scenario dinamico, positivo, che tuttavia impone un rigore del conto economico difficilmente compatibile con club di calcio in deficit strutturale.