Milan - Inter: piano finale. Strategie e sfida Leao Lukaku.

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CorSera: Milan e Inter si giocano il loro futuro in vista della semifinale di Champions. Strategie diverse, la sfida Pioli-Inzaghi. La chiave del gol da Leao a Lukaku

Due piani Champions diversi, quelli di Milan e Inter, ma con un unico obiettivo: arrivare al derby di semifinale capitalizzando le prossime tre giornate di serie A. Il Milan, che battendo il Lecce è tornato al successo a San Siro dopo oltre due mesi, avrà due scontri diretti con Roma e Lazio intervallati dalla gara casalinga con la Cremonese. Scenario del tutto simile a quello che dovrà affrontare l’Inter, che ha due punti in meno in classifica (56-54) e che se la vedrà nell’ordine con Lazio, Verona e Roma. Il calendario sembra un thriller, con questo doppio incrocio Milano- Roma con vista sull’Europa a incendiare la primavera.

A fare la differenza anche in chiave derby di coppa può essere Leao, arrivato a quota 12 centri in campionato: è in formissima, a Napoli come col Lecce ha fatto lo showman, segno che le distrazioni legate al contratto sono al momento messe da parte. «Può crescere ancora» garantisce il suo allenatore, che però in attacco una grana ce l’ha: Rafa non può essere spremuto, ma alternative valide mancano, perché anche il 36enne Giroud ha bisogno di riposo. Rebic, Origi e De Ketelaere registrano un fiasco dietro l’altro. Con Leao e Giroud è un Diavolo, senza è un altro. La verità è che la coperta là davanti è corta. E Pioli, inevitabilmente, non potrà fare troppi calcoli. Altrimenti è dura
 
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CorSera: Milan e Inter si giocano il loro futuro in vista della semifinale di Champions. Strategie diverse, la sfida Pioli-Inzaghi. La chiave del gol da Leao a Lukaku

Due piani Champions diversi, quelli di Milan e Inter, ma con un unico obiettivo: arrivare al derby di semifinale capitalizzando le prossime tre giornate di serie A. Il Milan, che battendo il Lecce è tornato al successo a San Siro dopo oltre due mesi, avrà due scontri diretti con Roma e Lazio intervallati dalla gara casalinga con la Cremonese. Scenario del tutto simile a quello che dovrà affrontare l’Inter, che ha due punti in meno in classifica (56-54) e che se la vedrà nell’ordine con Lazio, Verona e Roma. Il calendario sembra un thriller, con questo doppio incrocio Milano- Roma con vista sull’Europa a incendiare la primavera.

A fare la differenza anche in chiave derby di coppa può essere Leao, arrivato a quota 12 centri in campionato: è in formissima, a Napoli come col Lecce ha fatto lo showman, segno che le distrazioni legate al contratto sono al momento messe da parte. «Può crescere ancora» garantisce il suo allenatore, che però in attacco una grana ce l’ha: Rafa non può essere spremuto, ma alternative valide mancano, perché anche il 36enne Giroud ha bisogno di riposo. Rebic, Origi e De Ketelaere registrano un fiasco dietro l’altro. Con Leao e Giroud è un Diavolo, senza è un altro. La verità è che la coperta là da- vanti è corta. E Pioli, inevitabilmente, non potrà fare troppi calcoli. Altrimenti è dura
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Due piani Champions diversi, quelli di Milan e Inter, ma con un unico obiettivo: arrivare al derby di semifinale capitalizzando le prossime tre giornate di serie A. Il Milan, che battendo il Lecce è tornato al successo a San Siro dopo oltre due mesi, avrà due scontri diretti con Roma e Lazio intervallati dalla gara casalinga con la Cremonese. Scenario del tutto simile a quello che dovrà affrontare l’Inter, che ha due punti in meno in classifica (56-54) e che se la vedrà nell’ordine con Lazio, Verona e Roma. Il calendario sembra un thriller, con questo doppio incrocio Milano- Roma con vista sull’Europa a incendiare la primavera.

A fare la differenza anche in chiave derby di coppa può essere Leao, arrivato a quota 12 centri in campionato: è in formissima, a Napoli come col Lecce ha fatto lo showman, segno che le distrazioni legate al contratto sono al momento messe da parte. «Può crescere ancora» garantisce il suo allenatore, che però in attacco una grana ce l’ha: Rafa non può essere spremuto, ma alternative valide mancano, perché anche il 36enne Giroud ha bisogno di riposo. Rebic, Origi e De Ketelaere registrano un fiasco dietro l’altro. Con Leao e Giroud è un Diavolo, senza è un altro. La verità è che la coperta là davanti è corta. E Pioli, inevitabilmente, non potrà fare troppi calcoli. Altrimenti è dura
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Due piani Champions diversi, quelli di Milan e Inter, ma con un unico obiettivo: arrivare al derby di semifinale capitalizzando le prossime tre giornate di serie A. Il Milan, che battendo il Lecce è tornato al successo a San Siro dopo oltre due mesi, avrà due scontri diretti con Roma e Lazio intervallati dalla gara casalinga con la Cremonese. Scenario del tutto simile a quello che dovrà affrontare l’Inter, che ha due punti in meno in classifica (56-54) e che se la vedrà nell’ordine con Lazio, Verona e Roma. Il calendario sembra un thriller, con questo doppio incrocio Milano- Roma con vista sull’Europa a incendiare la primavera.

A fare la differenza anche in chiave derby di coppa può essere Leao, arrivato a quota 12 centri in campionato: è in formissima, a Napoli come col Lecce ha fatto lo showman, segno che le distrazioni legate al contratto sono al momento messe da parte. «Può crescere ancora» garantisce il suo allenatore, che però in attacco una grana ce l’ha: Rafa non può essere spremuto, ma alternative valide mancano, perché anche il 36enne Giroud ha bisogno di riposo. Rebic, Origi e De Ketelaere registrano un fiasco dietro l’altro. Con Leao e Giroud è un Diavolo, senza è un altro. La verità è che la coperta là davanti è corta. E Pioli, inevitabilmente, non potrà fare troppi calcoli. Altrimenti è dura
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Due piani Champions diversi, quelli di Milan e Inter, ma con un unico obiettivo: arrivare al derby di semifinale capitalizzando le prossime tre giornate di serie A. Il Milan, che battendo il Lecce è tornato al successo a San Siro dopo oltre due mesi, avrà due scontri diretti con Roma e Lazio intervallati dalla gara casalinga con la Cremonese. Scenario del tutto simile a quello che dovrà affrontare l’Inter, che ha due punti in meno in classifica (56-54) e che se la vedrà nell’ordine con Lazio, Verona e Roma. Il calendario sembra un thriller, con questo doppio incrocio Milano- Roma con vista sull’Europa a incendiare la primavera.

A fare la differenza anche in chiave derby di coppa può essere Leao, arrivato a quota 12 centri in campionato: è in formissima, a Napoli come col Lecce ha fatto lo showman, segno che le distrazioni legate al contratto sono al momento messe da parte. «Può crescere ancora» garantisce il suo allenatore, che però in attacco una grana ce l’ha: Rafa non può essere spremuto, ma alternative valide mancano, perché anche il 36enne Giroud ha bisogno di riposo. Rebic, Origi e De Ketelaere registrano un fiasco dietro l’altro. Con Leao e Giroud è un Diavolo, senza è un altro. La verità è che la coperta là davanti è corta. E Pioli, inevitabilmente, non potrà fare troppi calcoli. Altrimenti è dura
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CorSera: Milan e Inter si giocano il loro futuro in vista della semifinale di Champions. Strategie diverse, la sfida Pioli-Inzaghi. La chiave del gol da Leao a Lukaku

Due piani Champions diversi, quelli di Milan e Inter, ma con un unico obiettivo: arrivare al derby di semifinale capitalizzando le prossime tre giornate di serie A. Il Milan, che battendo il Lecce è tornato al successo a San Siro dopo oltre due mesi, avrà due scontri diretti con Roma e Lazio intervallati dalla gara casalinga con la Cremonese. Scenario del tutto simile a quello che dovrà affrontare l’Inter, che ha due punti in meno in classifica (56-54) e che se la vedrà nell’ordine con Lazio, Verona e Roma. Il calendario sembra un thriller, con questo doppio incrocio Milano- Roma con vista sull’Europa a incendiare la primavera.

A fare la differenza anche in chiave derby di coppa può essere Leao, arrivato a quota 12 centri in campionato: è in formissima, a Napoli come col Lecce ha fatto lo showman, segno che le distrazioni legate al contratto sono al momento messe da parte. «Può crescere ancora» garantisce il suo allenatore, che però in attacco una grana ce l’ha: Rafa non può essere spremuto, ma alternative valide mancano, perché anche il 36enne Giroud ha bisogno di riposo. Rebic, Origi e De Ketelaere registrano un fiasco dietro l’altro. Con Leao e Giroud è un Diavolo, senza è un altro. La verità è che la coperta là davanti è corta. E Pioli, inevitabilmente, non potrà fare troppi calcoli. Altrimenti è dura

Senza Giroud possiamo soffrire contro chiunque, come abbiamo visto col Lecce. Non si possono regalare uomini costantemente alle avversarie, giochiamo sempre con qualcuno in meno appena si fanno cambi. Non c'è soluzione attualmente a questa cosa.

Per la CL inutile fare calcoli se poi i nostri quando vedono neroazzurro se la fanno nelle mutande.
 
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Senza Giroud possiamo soffrire contro chiunque, come abbiamo visto col Lecce. Non si possono regalare uomini costantemente alle avversarie, giochiamo sempre con qualcuno in meno appena si fanno cambi. Non c'è soluzione attualmente a questa cosa.

Per la CL inutile fare calcoli se poi i nostri quando vedono neroazzurro se la fanno nelle mutande.
Il problema grosso è quello.
Se il derby lo giochiamo dovremmo poterla spuntare senza troppi patemi.
Se il piano è mutanda marrone e pesante, andiamo a casa.
Piano che ho visto in almeno 5 degli ultimi 7 derby
 
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Il problema grosso è quello.
Se il derby lo giochiamo dovremmo poterla spuntare senza troppi patemi.
Se il piano è mutanda marrone e pesante, andiamo a casa.
Piano che ho visto in almeno 5 degli ultimi 7 derby
Milan- Inter 0 a 0
Dida, Costacurta, Nesta, Maldini, Kaladze, Gattuso, Brocchi, Seedorf, Rui Costa, Shevchenko, Inzaghi.

Toldo, Cordoba, Materazzi, Cannavaro, Coco, J.Zanetti, Conceiçào, Di Biagio, Emre, Recoba, Crespo.


Inter- Milan 1 a 1
Toldo, Cordoba, Materazzi, Cannavaro, J.Zanetti, C.Zanetti, Di Biagio, Emre, Conceiçào, Recoba, Crespo.

Abbiati, Costacurta, Nesta, Maldini, Kaladze, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Rui Costa, Shevchenko, Inzaghi.


A buon intenditor…
 
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Milan- Inter 0 a 0
Dida, Costacurta, Nesta, Maldini, Kaladze, Gattuso, Brocchi, Seedorf, Rui Costa, Shevchenko, Inzaghi.

Toldo, Cordoba, Materazzi, Cannavaro, Coco, J.Zanetti, Conceiçào, Di Biagio, Emre, Recoba, Crespo.


Inter- Milan 1 a 1
Toldo, Cordoba, Materazzi, Cannavaro, J.Zanetti, C.Zanetti, Di Biagio, Emre, Conceiçào, Recoba, Crespo.

Abbiati, Costacurta, Nesta, Maldini, Kaladze, Gattuso, Pirlo, Seedorf, Rui Costa, Shevchenko, Inzaghi.


A buon intenditor…
Ai tempi eravamo NETTAMENTE piu forti dei cugini, situazione che purtroppo abbiamo potuto godere ben poco negli ultimi 15 anni...
Quando le squadre sono circa equivalenti, per qualche oscuro motivo che mi manda in bestia, andiamo in difficoltà contro sti sorci.
 
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Ai tempi eravamo NETTAMENTE piu forti dei cugini, situazione che purtroppo abbiamo potuto godere ben poco negli ultimi 15 anni...
Quando le squadre sono circa equivalenti, per qualche oscuro motivo che mi manda in bestia, andiamo in difficoltà contro sti sorci.
Ma infatti intendevo dire che siamo arrivati col cuore in gola agli ultimi minuti della semifinale di ritorno nonostante loro andassero in giro con Emre Belozoglu…
Per fortuna quest’anno sono loro gli ingiocabili che partono in stra-stra-stra-stra pole position.
 
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