Anche la società ha delle colpe. Mancano mediazione e pubbliche relazioni adeguate con la stampa, che se ci fossero consentirebbero di utilizzarla come filtro protettivo anziché agente destabilizzante com'è attualmente.
Quello che scrive la stampa ha sempre degli effetti sia sui tifosi sia nello spogliatoio. Per esempio un giocatore potrebbe sentirsi accentuata la pressione dopo le lodi sperticate sui giornali (nei media è una tecnica per esercitare l'attenzione quella di creare una sorta di effetto ottovolante nei lettori/spettatori, alzando le lodi oltre la misura e inasprendo le critiche in un continuo sali e scendi), e se questo giocatore non è abituato a reggere una certa pressione potrebbe risentirne a livello di prestazioni.
È un problema che attanaglia il Milan da anni, e che parte dal canale tematico rossonero (abituato a gettare fin troppa acqua sul fuoco dopo ogni minima vittoria, ed è così da anni) e che si espande a tutta la rete informativa professionale e semi-professionale.