Milan: Ibra alla Maldini.. ma anche attore?

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Tuttosport in edicola sul futuro di Ibra: lo svedese non chiude le porte a un terzo ritorno in rossonero, ma non le apre a un ruolo da tagliacarte. Ibra è Ibra, non vuole essere un uomo immagine da sbandierare in giro per il mondo. Questo al Milan lo sanno bene e nei colloqui che hanno avuto con lo svedese nell’ultimo mese - Pioli a Milanello, Furlani in un paio di circostanze a Milano, idem Cardinale - nessuno ha messo sul tavolo un’offerta per un ruolo marginale. La proprietà rossonera lo vorrebbe a stretto contatto con la squadra, ma anche con la dirigenza. Una posizione che oggi viene chiamata solitamente “club-manager”, ma Cardinale - che immagina Ibra anche coinvolto nelle sue attività extra calcio, magari da attore... - vorrebbe un Ibra ancora più vivo dentro il Milan: uomo capace di tenere la barra dritta a Milanello in appoggio a Pioli e a volte anche di affiancare (se ritenuto opportuno) Furlani, Moncada e D’Ottavio nelle trattative per convincere determinati giocatori a sposare il progetto rossonero. Di fatto, un Ibra alla Maldini, per sintetizzare in maniera brutale, seppur con mansioni diverse e una libertà più ristretta.
Ibra - che ovviamente andrebbe pagato per quanto vale - accetterebbe però un recinto dove muoversi? È quello che le parti stanno cercando di capire, senza fretta, perché Ibra ha smesso da quattro mesi e oggi sta gestendo la propria vita e le sue attività. Magari qualcosa di più concreto arriverà dopo Natale, nel 2024. Per ora Ibra resta vicino al Milan e il Milan cerca di trovare la chiave giusta per riportarlo... dentro casa.
 

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Tuttosport in edicola sul futuro di Ibra: lo svedese non chiude le porte a un terzo ritorno in rossonero, ma non le apre a un ruolo da tagliacarte. Ibra è Ibra, non vuole essere un uomo immagine da sbandierare in giro per il mondo. Questo al Milan lo sanno bene e nei colloqui che hanno avuto con lo svedese nell’ultimo mese - Pioli a Milanello, Furlani in un paio di circostanze a Milano, idem Cardinale - nessuno ha messo sul tavolo un’offerta per un ruolo marginale. La proprietà rossonera lo vorrebbe a stretto contatto con la squadra, ma anche con la dirigenza. Una posizione che oggi viene chiamata solitamente “club-manager”, ma Cardinale - che immagina Ibra anche coinvolto nelle sue attività extra calcio, magari da attore... - vorrebbe un Ibra ancora più vivo dentro il Milan: uomo capace di tenere la barra dritta a Milanello in appoggio a Pioli e a volte anche di affiancare (se ritenuto opportuno) Furlani, Moncada e D’Ottavio nelle trattative per convincere determinati giocatori a sposare il progetto rossonero. Di fatto, un Ibra alla Maldini, per sintetizzare in maniera brutale, seppur con mansioni diverse e una libertà più ristretta.
Ibra - che ovviamente andrebbe pagato per quanto vale - accetterebbe però un recinto dove muoversi? È quello che le parti stanno cercando di capire, senza fretta, perché Ibra ha smesso da quattro mesi e oggi sta gestendo la propria vita e le sue attività. Magari qualcosa di più concreto arriverà dopo Natale, nel 2024. Per ora Ibra resta vicino al Milan e il Milan cerca di trovare la chiave giusta per riportarlo... dentro casa.

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Swaitak

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Tuttosport in edicola sul futuro di Ibra: lo svedese non chiude le porte a un terzo ritorno in rossonero, ma non le apre a un ruolo da tagliacarte. Ibra è Ibra, non vuole essere un uomo immagine da sbandierare in giro per il mondo. Questo al Milan lo sanno bene e nei colloqui che hanno avuto con lo svedese nell’ultimo mese - Pioli a Milanello, Furlani in un paio di circostanze a Milano, idem Cardinale - nessuno ha messo sul tavolo un’offerta per un ruolo marginale. La proprietà rossonera lo vorrebbe a stretto contatto con la squadra, ma anche con la dirigenza. Una posizione che oggi viene chiamata solitamente “club-manager”, ma Cardinale - che immagina Ibra anche coinvolto nelle sue attività extra calcio, magari da attore... - vorrebbe un Ibra ancora più vivo dentro il Milan: uomo capace di tenere la barra dritta a Milanello in appoggio a Pioli e a volte anche di affiancare (se ritenuto opportuno) Furlani, Moncada e D’Ottavio nelle trattative per convincere determinati giocatori a sposare il progetto rossonero. Di fatto, un Ibra alla Maldini, per sintetizzare in maniera brutale, seppur con mansioni diverse e una libertà più ristretta.
Ibra - che ovviamente andrebbe pagato per quanto vale - accetterebbe però un recinto dove muoversi? È quello che le parti stanno cercando di capire, senza fretta, perché Ibra ha smesso da quattro mesi e oggi sta gestendo la propria vita e le sue attività. Magari qualcosa di più concreto arriverà dopo Natale, nel 2024. Per ora Ibra resta vicino al Milan e il Milan cerca di trovare la chiave giusta per riportarlo... dentro casa.
Attore... ma non bastano i riflettori della stampa? Si parlerebbe piu di lui che di una eventuale vittoria champions della squadra..
 

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Tuttosport in edicola sul futuro di Ibra: lo svedese non chiude le porte a un terzo ritorno in rossonero, ma non le apre a un ruolo da tagliacarte. Ibra è Ibra, non vuole essere un uomo immagine da sbandierare in giro per il mondo. Questo al Milan lo sanno bene e nei colloqui che hanno avuto con lo svedese nell’ultimo mese - Pioli a Milanello, Furlani in un paio di circostanze a Milano, idem Cardinale - nessuno ha messo sul tavolo un’offerta per un ruolo marginale. La proprietà rossonera lo vorrebbe a stretto contatto con la squadra, ma anche con la dirigenza. Una posizione che oggi viene chiamata solitamente “club-manager”, ma Cardinale - che immagina Ibra anche coinvolto nelle sue attività extra calcio, magari da attore... - vorrebbe un Ibra ancora più vivo dentro il Milan: uomo capace di tenere la barra dritta a Milanello in appoggio a Pioli e a volte anche di affiancare (se ritenuto opportuno) Furlani, Moncada e D’Ottavio nelle trattative per convincere determinati giocatori a sposare il progetto rossonero. Di fatto, un Ibra alla Maldini, per sintetizzare in maniera brutale, seppur con mansioni diverse e una libertà più ristretta.
Ibra - che ovviamente andrebbe pagato per quanto vale - accetterebbe però un recinto dove muoversi? È quello che le parti stanno cercando di capire, senza fretta, perché Ibra ha smesso da quattro mesi e oggi sta gestendo la propria vita e le sue attività. Magari qualcosa di più concreto arriverà dopo Natale, nel 2024. Per ora Ibra resta vicino al Milan e il Milan cerca di trovare la chiave giusta per riportarlo... dentro casa.

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alexpozzi90

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Attore... ma non bastano i riflettori della stampa? Si parlerebbe piu di lui che di una eventuale vittoria champions della squadra..
Più che altro non son convinto che serva in questo modo, da quando seguo il calcio ho notato che i calciatori improvvisati dirigenti raramente combinano qualcosa di buono quando non fanno l'adeguata gavetta, ma figurati se Ibra ha l'umiltà di farla.
 
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Tuttosport in edicola sul futuro di Ibra: lo svedese non chiude le porte a un terzo ritorno in rossonero, ma non le apre a un ruolo da tagliacarte. Ibra è Ibra, non vuole essere un uomo immagine da sbandierare in giro per il mondo. Questo al Milan lo sanno bene e nei colloqui che hanno avuto con lo svedese nell’ultimo mese - Pioli a Milanello, Furlani in un paio di circostanze a Milano, idem Cardinale - nessuno ha messo sul tavolo un’offerta per un ruolo marginale. La proprietà rossonera lo vorrebbe a stretto contatto con la squadra, ma anche con la dirigenza. Una posizione che oggi viene chiamata solitamente “club-manager”, ma Cardinale - che immagina Ibra anche coinvolto nelle sue attività extra calcio, magari da attore... - vorrebbe un Ibra ancora più vivo dentro il Milan: uomo capace di tenere la barra dritta a Milanello in appoggio a Pioli e a volte anche di affiancare (se ritenuto opportuno) Furlani, Moncada e D’Ottavio nelle trattative per convincere determinati giocatori a sposare il progetto rossonero. Di fatto, un Ibra alla Maldini, per sintetizzare in maniera brutale, seppur con mansioni diverse e una libertà più ristretta.
Ibra - che ovviamente andrebbe pagato per quanto vale - accetterebbe però un recinto dove muoversi? È quello che le parti stanno cercando di capire, senza fretta, perché Ibra ha smesso da quattro mesi e oggi sta gestendo la propria vita e le sue attività. Magari qualcosa di più concreto arriverà dopo Natale, nel 2024. Per ora Ibra resta vicino al Milan e il Milan cerca di trovare la chiave giusta per riportarlo... dentro casa.
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MaschioAlfa

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A convincere qualche buon giocatore a venire da noi, ce lo vedo proprio bene...

A pedate li convincerebbe subito
 

kipstar

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resto della mia idea che in qualunque ruolo venga messo è comunque una diminuzio per l'allenatore.....

comunque sono favorevole ad uno suo ritorno.....soprattutto in certi momenti della stagione può essere di grande aiuto.....


imho.
 

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