Milan, i 100M arrivano domani mattina. Ecco chi sono gli investitori

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Therealsalva

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permettimi ma questo, ad oggi, nessuno lo può sapere. Anzi, è molto più probabile il contrario per il tipo di operazione messa in atto.

Mi sono affidato a quello che c'è scritto lì, ovviamente la verità va constata, ma qualora facessero parte della cordata diventerebbero necessariamente proprietari, se la situazione sarà diversa ovviamente prenderemo atto e valuteremo. Ma ripeto, io non vedo male neanche un investimento a fini speculativi, perché come ho già scritto su ormai non ci si può approcciare al calcio in maniera antieconomica!
 

Casnop

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finalmente ti sei convinto anche tu sul tipo di operazione :)

Per la verità sono mesi che stiamo parlando di operazione speculativa, citando fino alla noia il caso della diluizione del capitale del Guangzhou, eseguita da Evergrande e Taobao, come esempio di pratica accelerata di ROE dei cinesi, senza provarne l'orrore descritto da molti. L'operazione non cambia, se l'investitore è un soggetto industriale o finanziario, perché lo schema è lo stesso. Il problema è il livello di indebitamento che non pregiudichi l'opportunità di autofinanziamento garantita dal mercato. Dipende, come detto, dal piano industriale, dalla sua capacità di generare cash flow in tempi ristretti. Su quel versante si piantò il leveraged buy out proposto dal primo Mr. Bee, quello del 'compro tutto ad un miliardo', perché, a giudizio di Fininvest, quel piano non garantiva l'atteso effetto moltiplicatore di valore apportato dal mercato. Possibile che Li Yonghong ed i suoi partners abbiano in mano conti diversi. Una cosa è sicura: se non va, le banche passeranno all'incasso. È già molto che si prendano, come si annuncia, il rischio di capitale, e non ne stiano rigidamente fuori come nel modello di Taechaubol. A me come tifoso interessa la prospettiva: un club di proprietà multisoggettiva, affidata al mercato, che abbia conti in ordine e patrimonio solido per autofinanziarsi con risorse interne e con quelle speculative apportate dal mercato. Un modello valido, perché permanente ed irreversibile: difficile che il club possa ritornare sotto il controllo di un padre padrone senza che questo investa svariati miliardi di euro. In altre parole, la fine del mecenatismo. Ci riusciremo? Non lo sappiamo. Possono riuscirci costoro? Non lo sappiamo. Ma ci deve esserevqualcuno che ci porti lì. Poi, il club farà da solo. Chi non risica, non rosica. :)
 

Il Re dell'Est

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Per la verità sono mesi che stiamo parlando di operazione speculativa, citando fino alla noia il caso della diluizione del capitale del Guangzhou, eseguita da Evergrande e Taobao, come esempio di pratica accelerata di ROE dei cinesi, senza provarne l'orrore descritto da molti. L'operazione non cambia, se l'investitore è un soggetto industriale o finanziario, perché lo schema è lo stesso. Il problema è il livello di indebitamento che non pregiudichi l'opportunità di autofinanziamento garantita dal mercato. Dipende, come detto, dal piano industriale, dalla sua capacità di generare cash flow in tempi ristretti. Su quel versante si piantò il leveraged buy out proposto dal primo Mr. Bee, quello del 'compro tutto ad un miliardo', perché, a giudizio di Fininvest, quel piano non garantiva l'atteso effetto moltiplicatore di valore apportato dal mercato. Possibile che Li Yonghong ed i suoi partners abbiano in mano conti diversi. Una cosa è sicura: se non va, le banche passeranno all'incasso. È già molto che si prendano, come si annuncia, il rischio di capitale, e non ne stiano rigidamente fuori come nel modello di Taechaubol. A me come tifoso interessa la prospettiva: un club di proprietà multisoggettiva, affidata al mercato, che abbia conti in ordine e patrimonio solido per autofinanziarsi con risorse interne e con quelle speculative apportate dal mercato. Un modello valido, perché permanente ed irreversibile: difficile che il club possa ritornare sotto il controllo di un padre padrone senza che questo investa svariati miliardi di euro. In altre parole, la fine del mecenatismo. Ci riusciremo? Non lo sappiamo. Possono riuscirci costoro? Non lo sappiamo. Ma ci deve esserevqualcuno che ci porti lì. Poi, il club farà da solo. Chi non risica, non rosica. :)

:applauso: molti ancora non comprendono questo aspetto: il rischio di cambiare totalmente modalità di gestione a livello proprietario. La strada è quella che hai indicato ed è l'unica vera e valida alternativa al mecenatismo, ma purtroppo essendo abituati a 30 anni da sceicchi, è difficile ingoiare questo rospo e accettare che la società torni grande grazie all'opera speculativa di determinati soggetti che, un domani, rientreranno dell'investimento grazie alla quotazione in borsa.
Perché, come giustamente affermi, non cambierebbe nulla se il capitale venisse acquistato da un privato anziché una banca: anche TCL sarebbe voluta rientrare dall'investimento. Ma ho la sensazione che queste aziende, molto probabilmente, faranno parte del progetto in veste di sponsor.

Ciò detto, dico benvenute alle banche, specialmente se i nomi fatti saranno questi. Chi storce il naso, a mio modo di vedere lo raddrizzerà tra qualche tempo :)
 
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corvorossonero

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Mi sono affidato a quello che c'è scritto lì, ovviamente la verità va constata, ma qualora facessero parte della cordata diventerebbero necessariamente proprietari, se la situazione sarà diversa ovviamente prenderemo atto e valuteremo. Ma ripeto, io non vedo male neanche un investimento a fini speculativi, perché come ho già scritto su ormai non ci si può approcciare al calcio in maniera antieconomica!

scritto lì dove? Festa ha specificato nel suo blog che non è chiaro di che tipo di investimento si tratti, se a debito o no.
 

Black

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io non capisco tutti questi discorsi sulle banche. Chi vi dà la certezza che avere le banche tra gli investitori è una cosa negativa?
aspettiamo e vediamo.
Una delle garanzie più importanti che abbiamo è la cifra dell'investimento. Questi vanno ad investire una cifra enorme, per forza devono sapere che per aumentare il valore del club ce ne vogliono altrettanti di investimento. Mi preoccuperei di più su chi gestirà il club e le risorse che verranno messe a disposizione.
 
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Per la verità sono mesi che stiamo parlando di operazione speculativa, citando fino alla noia il caso della diluizione del capitale del Guangzhou, eseguita da Evergrande e Taobao, come esempio di pratica accelerata di ROE dei cinesi, senza provarne l'orrore descritto da molti. L'operazione non cambia, se l'investitore è un soggetto industriale o finanziario, perché lo schema è lo stesso. Il problema è il livello di indebitamento che non pregiudichi l'opportunità di autofinanziamento garantita dal mercato. Dipende, come detto, dal piano industriale, dalla sua capacità di generare cash flow in tempi ristretti. Su quel versante si piantò il leveraged buy out proposto dal primo Mr. Bee, quello del 'compro tutto ad un miliardo', perché, a giudizio di Fininvest, quel piano non garantiva l'atteso effetto moltiplicatore di valore apportato dal mercato. Possibile che Li Yonghong ed i suoi partners abbiano in mano conti diversi. Una cosa è sicura: se non va, le banche passeranno all'incasso. È già molto che si prendano, come si annuncia, il rischio di capitale, e non ne stiano rigidamente fuori come nel modello di Taechaubol. A me come tifoso interessa la prospettiva: un club di proprietà multisoggettiva, affidata al mercato, che abbia conti in ordine e patrimonio solido per autofinanziarsi con risorse interne e con quelle speculative apportate dal mercato. Un modello valido, perché permanente ed irreversibile: difficile che il club possa ritornare sotto il controllo di un padre padrone senza che questo investa svariati miliardi di euro. In altre parole, la fine del mecenatismo. Ci riusciremo? Non lo sappiamo. Possono riuscirci costoro? Non lo sappiamo. Ma ci deve esserevqualcuno che ci porti lì. Poi, il club farà da solo. Chi non risica, non rosica. :)


B R A V I S S I M O! Chiaro e dritto al punto.
 

Therealsalva

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scritto lì dove? Festa ha specificato nel suo blog che non è chiaro di che tipo di investimento si tratti, se a debito o no.

Sinceramente non capisco dove vuoi arrivare. Per investimento si sottintende che la banca si esponga in prima persona, non mediante la concessione del prestito a soggetti terzi, che poi sia un'operazione speculativa non mi interessa, sottoscrivo in pieno quello che è stato detto da [MENTION=1914]Casnop[/MENTION], sono abbastanza convinto che si vada verso un assetto sociale in grado di autosostenersi senza la necessità del "pazzo" disposto a cacciare centinaia di milioni ogni anno
 
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