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Ultimissime dal Corriere della Sera in edicola oggi, 19 giugno, sulla situazione del Milan in ottica Uefa e FPF. La sentenza arriverà oggi o al massimo domani. Il Milan dovrebbe restare fuori dall'Europa più una sanzione pecuniaria. Ma non per propria scelta o per accordi. Si tratterà di una sanzione da parte della Uefa. Anche nello staff tecnico del Milan si è diffusa la convinzione che la squadra non disputerà l'Europa League.
Dall'Uefa negano ogni possibile accordo, che minerebbe il FPF, con il club rossonero.
Quindi cosa accadrà? Tutto si dovrà svolgere tra la Camera investigativa, Tas e Milan. Non con l'Uefa. Quindi, o rinuncia al ricorso al Tas o definizione consensuale. Nel caso in cui si dovesse arrivare ad un accordo per il pareggio di bilancio al 2022 (e non 2021) il TAS dovrebbe limitarsi a ratificare la cosa. Per sanzionare il 2015-2018 la camera giudicante potrebbe optare per l'esclusione dalle coppe. Ma si potrebbe arrivare anche ad una unificazione dei procedimenti: quindi pena anticipata (Milan fuori dall'EL) e ritorno nei paletti normali del FPF. Caso complicato e fine forse vicina.
La Gazzetta dello Sport in edicola: la situazione attuale, con due decisioni che devono ancora arrivare, non piace a nessuno. Non piace al Milan che sa che i conti non saranno mai a posto per il 2021, quindi si teme il peggio. E non piace nemmeno alla Uefa per l'incertezza sulle coppe. Dall'ambiente Milan filtra che il club rossonero sarebbe in trattativa con la Uefa ma è fuori dalle regole che ci è in attesa di giudizio possa trattare con chi lo giudicherà. Ma la Uefa fa capire che la strada non è percorribile. Secondo un'altra versione il Milan starebbe negoziando con la commissione inquirente, che però ha già negato l'accordo. Sarebbe più accettabile, giuridicamente, un altro scenario: il Milan va al TAS e ritira il ricorso verso la prima sentenza, torna in Uefa, ammette di aver sbagliato a fare il primo ricorso accetta la sanzione, specifica che il deficit è stato creato dai cinesi e chiede una mano chiedendo di unificare le due procedure. Scenario tre, il più probabile: la Uefa ci ripensa e senza aspettare il TAS emette la sentenza. Altrimenti si rischia che il TAS ad ottobre emetta la sentenza e dica che il Milan doveva essere squalificato. Elliott sarebbe anche d'accordo con la squalifica ma vorrebbe un anno in più per il break even.
Repubblica: il legali del Milan ieri hanno presentato in Svizzera il settlement non agreement, ovvero un patteggiamento irrituale. La Uefa puntualizza che in questa fase una decisione può essere presa solamente da CFCB, Milan e TAS. L'esclusione del Milan dalle coppe sarebbe una decisione del CFCB e non la rinuncia da parte del Milan. Previsione: anno senza coppe, multa 5 10 mln in su, più eventuale limitazione rosa per edizioni future. L'obiettivo del Milan è spostare il break even al 2022 e cumulare i due dossier. Se arrivasse un accordo tra Milan e Uefa il TAS dovrebbe solo ratificarlo. L'alto nodo cruciale è il bilancio: si rischia un passivo di 110 mln.
Il Giornale e La Stampa parlano di accordo vicino tra il Milan e la Uefa. Niente Europa League ma un anno in più per il break even.
Sky: la sentenza dovrebbe arrivare oggi dal TAS (se verrà trovato un accordo sull'Europa League in cambio di un anno in più per il break even) con la Uefa che darà il proprio giudizio finale sulla vicenda
Dall'Uefa negano ogni possibile accordo, che minerebbe il FPF, con il club rossonero.
Quindi cosa accadrà? Tutto si dovrà svolgere tra la Camera investigativa, Tas e Milan. Non con l'Uefa. Quindi, o rinuncia al ricorso al Tas o definizione consensuale. Nel caso in cui si dovesse arrivare ad un accordo per il pareggio di bilancio al 2022 (e non 2021) il TAS dovrebbe limitarsi a ratificare la cosa. Per sanzionare il 2015-2018 la camera giudicante potrebbe optare per l'esclusione dalle coppe. Ma si potrebbe arrivare anche ad una unificazione dei procedimenti: quindi pena anticipata (Milan fuori dall'EL) e ritorno nei paletti normali del FPF. Caso complicato e fine forse vicina.
La Gazzetta dello Sport in edicola: la situazione attuale, con due decisioni che devono ancora arrivare, non piace a nessuno. Non piace al Milan che sa che i conti non saranno mai a posto per il 2021, quindi si teme il peggio. E non piace nemmeno alla Uefa per l'incertezza sulle coppe. Dall'ambiente Milan filtra che il club rossonero sarebbe in trattativa con la Uefa ma è fuori dalle regole che ci è in attesa di giudizio possa trattare con chi lo giudicherà. Ma la Uefa fa capire che la strada non è percorribile. Secondo un'altra versione il Milan starebbe negoziando con la commissione inquirente, che però ha già negato l'accordo. Sarebbe più accettabile, giuridicamente, un altro scenario: il Milan va al TAS e ritira il ricorso verso la prima sentenza, torna in Uefa, ammette di aver sbagliato a fare il primo ricorso accetta la sanzione, specifica che il deficit è stato creato dai cinesi e chiede una mano chiedendo di unificare le due procedure. Scenario tre, il più probabile: la Uefa ci ripensa e senza aspettare il TAS emette la sentenza. Altrimenti si rischia che il TAS ad ottobre emetta la sentenza e dica che il Milan doveva essere squalificato. Elliott sarebbe anche d'accordo con la squalifica ma vorrebbe un anno in più per il break even.
Repubblica: il legali del Milan ieri hanno presentato in Svizzera il settlement non agreement, ovvero un patteggiamento irrituale. La Uefa puntualizza che in questa fase una decisione può essere presa solamente da CFCB, Milan e TAS. L'esclusione del Milan dalle coppe sarebbe una decisione del CFCB e non la rinuncia da parte del Milan. Previsione: anno senza coppe, multa 5 10 mln in su, più eventuale limitazione rosa per edizioni future. L'obiettivo del Milan è spostare il break even al 2022 e cumulare i due dossier. Se arrivasse un accordo tra Milan e Uefa il TAS dovrebbe solo ratificarlo. L'alto nodo cruciale è il bilancio: si rischia un passivo di 110 mln.
Il Giornale e La Stampa parlano di accordo vicino tra il Milan e la Uefa. Niente Europa League ma un anno in più per il break even.
Sky: la sentenza dovrebbe arrivare oggi dal TAS (se verrà trovato un accordo sull'Europa League in cambio di un anno in più per il break even) con la Uefa che darà il proprio giudizio finale sulla vicenda