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Se Milan-Roma aveva aperto una ferita, con l'attenuante dei problemi solo in 'coda', Milan-Toro la ferita l'ha infettata.
Partiamo dal principio : il mister decide di cambiare modulo e passare alla difesa a 3 e stavolta non per gestire il ritorno degli avversari ma dal principio della gara.
Giravano voci su questo presunto cambio modulo ma in tanti, io per primo, eravamo scettici sulla veridicità della notizia.
Il mister infatti al momento delle formazioni ufficiali aveva dato l'11 ma non aveva certo spifferato modulo e posizioni.
Leggendo i prescelti per scendere in campo non era assolutamente scontato che si giocasse a 3 dietro.
E invece la 'soffiata' era veritiera : Pioli opta per il cambio modulo.
Se siano stati il turn over e le assenze ad indirizzare scelte e modulo o il modulo a indirizzare le scelte lo sapremo mai.
Il mister imposta una partita aggressiva e infatti tutto possiamo dire ai ragazzi nel primo tempo fuorchè non abbiano corso.
E' una lotta selvaggia uomo su uomo nella quale il toro fa grossa fatica a far possesso palla ma il milan per quanto pressi non riesce a concludere granchè sul piano squisitamente qualitativo.
Eloquente il fatto che la prima palla gol, e forse la più grossa del primo tempo, capita al toro.
Il milan si sbatte, si applica, corre , si impegna ma la partita è sporca e il milan non riesce a renderla più pulita.
Manca qualità, manca profondità, manca presenza in area, manca qualcuno che abbassi la difesa del toro.
Viste le scelte tutto sommato era pure prevedibile , visto che scendiamo in campo con 3 marcatori e 7 centrocampisti praticamente.
Se il mister volesse dare un'opportunità a tutti e immettere via via i titolari non è dato sapersi, di fatto il primo tempo va via con quella brutta sensazione di non aver assistito a calcio ma a wrestling.
Nel secondo Pioli prova a immettere via via più qualità e il gioco prodotto leggermente migliora se non altro per il numero di tiri prodotti ma quando la partita parte male e la mente è offuscata non sempre riesci a raddrizzarla e il destino pare accanirsi, o forse sono i fantasmi il peggior nemico.
Sta di fatto che la palla pare non voglia entrare .
L'espulsione arriva quasi per togliere ogni velo al dubbio della crisi e per certificarla.
Il gioco passa stabilmente nei nostri piedi ma non riusciamo a buttarla dentro.
Accade cosi che la ripartenza buona la trova il toro e passa clamorosamente in vantaggio.
Veniamo puniti addirittura in transizione e in velocità, l'unica voce sulla quale kalulu e tomori, diventati nel frattempo centrali della difesa a 4, sono inarrivabili in questa serie A.
Brutta partita, brutta prestazione, brutte facce, brutti segnali.
Milan-Toro certifica che il milan è in emergenza di uomini e di qualità, certifica che giocare da campioni che devono confermarsi è più difficile che farlo da sottovalutati che vogliono stupire, certifica che possiamo battere chiunque ma la vittoria in scioltezza arriva mai ma sempre siamo chiamati a consumare tante energie mentali e fisiche.
Milan-Toro certifica anche che Pioli sta trovando difficoltà nell'inserire i nuovi.
Io non sono contro Pioli e non sposo assolutamente il Pioli out perchè innanzitutto il mister la fiducia l'ha guadagnata sul campo e poi perchè Pioli è ad immagine e somiglianza dei dirigenti e della proprietà : una squadra che lavora e programma.
Avere i conti apposto e mettere la sostenibilità al primo posto non condanna alla vittoria ma consente di 'ammortizzare' ogni risultato sul campo.
Stavolta rubo un termine da commercialista e lo riadatto al campo : ammortizzare un risultato.
I ben informati in materia mi dicono che il milan non intende vendere il suo futuro ma vuole programmare il presente e allora, alla luce di questa considerazione , non resta che tifare con la consapevolezza che comunque andrà a finire sarà stato bello ma mai drammatico.
Oggi ammortizziamo che dalla coppa italia si può uscire anche in casa contro il toro agli ottavi perchè per vili motivi economici il mercato possibile è stato fatto.
Di più non si può fare.
Con la speranza che si possa almeno alzare l'asticella per blindare i migliori.
Partiamo dal principio : il mister decide di cambiare modulo e passare alla difesa a 3 e stavolta non per gestire il ritorno degli avversari ma dal principio della gara.
Giravano voci su questo presunto cambio modulo ma in tanti, io per primo, eravamo scettici sulla veridicità della notizia.
Il mister infatti al momento delle formazioni ufficiali aveva dato l'11 ma non aveva certo spifferato modulo e posizioni.
Leggendo i prescelti per scendere in campo non era assolutamente scontato che si giocasse a 3 dietro.
E invece la 'soffiata' era veritiera : Pioli opta per il cambio modulo.
Se siano stati il turn over e le assenze ad indirizzare scelte e modulo o il modulo a indirizzare le scelte lo sapremo mai.
Il mister imposta una partita aggressiva e infatti tutto possiamo dire ai ragazzi nel primo tempo fuorchè non abbiano corso.
E' una lotta selvaggia uomo su uomo nella quale il toro fa grossa fatica a far possesso palla ma il milan per quanto pressi non riesce a concludere granchè sul piano squisitamente qualitativo.
Eloquente il fatto che la prima palla gol, e forse la più grossa del primo tempo, capita al toro.
Il milan si sbatte, si applica, corre , si impegna ma la partita è sporca e il milan non riesce a renderla più pulita.
Manca qualità, manca profondità, manca presenza in area, manca qualcuno che abbassi la difesa del toro.
Viste le scelte tutto sommato era pure prevedibile , visto che scendiamo in campo con 3 marcatori e 7 centrocampisti praticamente.
Se il mister volesse dare un'opportunità a tutti e immettere via via i titolari non è dato sapersi, di fatto il primo tempo va via con quella brutta sensazione di non aver assistito a calcio ma a wrestling.
Nel secondo Pioli prova a immettere via via più qualità e il gioco prodotto leggermente migliora se non altro per il numero di tiri prodotti ma quando la partita parte male e la mente è offuscata non sempre riesci a raddrizzarla e il destino pare accanirsi, o forse sono i fantasmi il peggior nemico.
Sta di fatto che la palla pare non voglia entrare .
L'espulsione arriva quasi per togliere ogni velo al dubbio della crisi e per certificarla.
Il gioco passa stabilmente nei nostri piedi ma non riusciamo a buttarla dentro.
Accade cosi che la ripartenza buona la trova il toro e passa clamorosamente in vantaggio.
Veniamo puniti addirittura in transizione e in velocità, l'unica voce sulla quale kalulu e tomori, diventati nel frattempo centrali della difesa a 4, sono inarrivabili in questa serie A.
Brutta partita, brutta prestazione, brutte facce, brutti segnali.
Milan-Toro certifica che il milan è in emergenza di uomini e di qualità, certifica che giocare da campioni che devono confermarsi è più difficile che farlo da sottovalutati che vogliono stupire, certifica che possiamo battere chiunque ma la vittoria in scioltezza arriva mai ma sempre siamo chiamati a consumare tante energie mentali e fisiche.
Milan-Toro certifica anche che Pioli sta trovando difficoltà nell'inserire i nuovi.
Io non sono contro Pioli e non sposo assolutamente il Pioli out perchè innanzitutto il mister la fiducia l'ha guadagnata sul campo e poi perchè Pioli è ad immagine e somiglianza dei dirigenti e della proprietà : una squadra che lavora e programma.
Avere i conti apposto e mettere la sostenibilità al primo posto non condanna alla vittoria ma consente di 'ammortizzare' ogni risultato sul campo.
Stavolta rubo un termine da commercialista e lo riadatto al campo : ammortizzare un risultato.
I ben informati in materia mi dicono che il milan non intende vendere il suo futuro ma vuole programmare il presente e allora, alla luce di questa considerazione , non resta che tifare con la consapevolezza che comunque andrà a finire sarà stato bello ma mai drammatico.
Oggi ammortizziamo che dalla coppa italia si può uscire anche in casa contro il toro agli ottavi perchè per vili motivi economici il mercato possibile è stato fatto.
Di più non si può fare.
Con la speranza che si possa almeno alzare l'asticella per blindare i migliori.
