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Tuttosport: a volte ritornano. Il Milan sta valutando il profilo di Stephan El Shaarawy, 31 anni il prossimo 27 ottobre, in scadenza di contratto con la Roma. Il “Faraone” in rossonero ha già giocato fra il 2011 e il 2015, mettendo insieme 102 presenze con 27 gol, 16 dei quali nel campionato ’12-13, la sua miglior annata a livello personale. Il Milan sta pensando a El Shaarawy perché quasi sicuramente andranno via i giocatori che in questa stagione si sono alternati a sinistra alle spalle di Leao: in bilico il deludente Rebic, sul mercato Origi (come approfondiamo in basso). Maldini e Massara dovranno investire i soldi del budget per arrivare ai rinforzi necessari nelle altre posizioni già note - centravanti, due centrocampisti, esterno destro d’attacco, vice Theo Hernandez e un centrale difensivo in più -, dunque riuscire a mettere le mani su un parametro zero, duttile tatticamente e per di più italiano - e il Milan ha la necessità di aumentare il proprio numero di giocatori cresciuti calcisticamente nel nostro paese -, potrebbe essere una soluzione conveniente.
Detto questo, El Shaarawy al momento vorrebbe rimanere a Roma. Anche lunedì, dopo la partita con la Salernitana, il giocatore cresciuto nel Genoa è stato chiaro: «Non manca tanto, dopo il campionato e la finale di Europa League sicuramente ci siederemo per parlare del mio rinnovo. La società sa quali sono le mie intenzioni». L’attaccante è anche disponibile a ridurre il suo ingaggio, attualmente di 3.5 milioni, il problema è che nessuno del club giallorosso, in primis il ds Pinto, si è fatto finora vivo con il giocatore e il suo entourage. Ovviamente l’incognita sul futuro di Mourinho condiziona le manovre della Roma, ma in questa situazione di impasse potrebbero inserirsi altri club. El Shaarawy aspetta la Roma, ma si guarda attorno. Milano è una città a cui è rimasto legato e ci tornerebbe volentieri, il Milan è la squadra per cui faceva il tifo da bambino. Il “Faraone” rappresenta un parametro zero interessante, non solo per il Milan. Sul ragazzo ci sono pure alcuni interessamenti dall’estero, ma anche l’Inter sta ragionando sul suo profilo, non fosse altro perché il club nerazzurro negli ultimi anni ha aumentato la propria attenzione sui giocatori italiani. Inoltre El Shaarawy in queste due stagioni con Mourinho si è disimpegnato in più ruoli - trequartista-seconda punta, ma anche quinto di centrocampo - in un sistema, il 3-4-2-1, simile al 3-5-2 di Inzaghi.
Come detto, il fattore "italiano" conta molto anche per il Milan che in rosa ha solo Calabria, Gabbia, Pobega, Mirante, Florenzi e Tonali. Mirante andrà via e sarà rimpiazzato da Sportiello, ma serviranno altri italiani per stilare una lista Uefa più completa. Per questo viene monitorato Mazzocchi per le corsie laterali difensive (a Salerno potrebbe andare Adli) e in attacco, fra i vari nomi, ci sono quelli di Scamacca (West Ham, potrebbe tornare in Serie A in prestito) e soprattutto Lucas Beltran. Il centravanti del River Plate piace molto, anche per quel suo passaporto italiano. Ha una clausola da 25 milioni, ma il Milan - che ha già parlato con la società di Buenos Aires -, confida di poterlo strappare con un'offerta fra i 15 e i 20 milioni nonostante sul giocatore ci sia il forte interesse del City Group e dei due club di Madrid. Come mai? Il River ha la necessità di fare cassa per rientrare delle spese del mercato e dei lavori di ammodernamento del Monumental, dunque punta a vendere alcuni gioielli. Fra questi anche la stellina Echeverri, trequartista classe 2006, pure lui nella lista di Maldini e Massara.
Detto questo, El Shaarawy al momento vorrebbe rimanere a Roma. Anche lunedì, dopo la partita con la Salernitana, il giocatore cresciuto nel Genoa è stato chiaro: «Non manca tanto, dopo il campionato e la finale di Europa League sicuramente ci siederemo per parlare del mio rinnovo. La società sa quali sono le mie intenzioni». L’attaccante è anche disponibile a ridurre il suo ingaggio, attualmente di 3.5 milioni, il problema è che nessuno del club giallorosso, in primis il ds Pinto, si è fatto finora vivo con il giocatore e il suo entourage. Ovviamente l’incognita sul futuro di Mourinho condiziona le manovre della Roma, ma in questa situazione di impasse potrebbero inserirsi altri club. El Shaarawy aspetta la Roma, ma si guarda attorno. Milano è una città a cui è rimasto legato e ci tornerebbe volentieri, il Milan è la squadra per cui faceva il tifo da bambino. Il “Faraone” rappresenta un parametro zero interessante, non solo per il Milan. Sul ragazzo ci sono pure alcuni interessamenti dall’estero, ma anche l’Inter sta ragionando sul suo profilo, non fosse altro perché il club nerazzurro negli ultimi anni ha aumentato la propria attenzione sui giocatori italiani. Inoltre El Shaarawy in queste due stagioni con Mourinho si è disimpegnato in più ruoli - trequartista-seconda punta, ma anche quinto di centrocampo - in un sistema, il 3-4-2-1, simile al 3-5-2 di Inzaghi.
Come detto, il fattore "italiano" conta molto anche per il Milan che in rosa ha solo Calabria, Gabbia, Pobega, Mirante, Florenzi e Tonali. Mirante andrà via e sarà rimpiazzato da Sportiello, ma serviranno altri italiani per stilare una lista Uefa più completa. Per questo viene monitorato Mazzocchi per le corsie laterali difensive (a Salerno potrebbe andare Adli) e in attacco, fra i vari nomi, ci sono quelli di Scamacca (West Ham, potrebbe tornare in Serie A in prestito) e soprattutto Lucas Beltran. Il centravanti del River Plate piace molto, anche per quel suo passaporto italiano. Ha una clausola da 25 milioni, ma il Milan - che ha già parlato con la società di Buenos Aires -, confida di poterlo strappare con un'offerta fra i 15 e i 20 milioni nonostante sul giocatore ci sia il forte interesse del City Group e dei due club di Madrid. Come mai? Il River ha la necessità di fare cassa per rientrare delle spese del mercato e dei lavori di ammodernamento del Monumental, dunque punta a vendere alcuni gioielli. Fra questi anche la stellina Echeverri, trequartista classe 2006, pure lui nella lista di Maldini e Massara.