Milan: come cambia la costruzione senza Maignan.

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Tuttosport in edicola: scontro diretto per la Juventus di Max Allegri che deve affrontare il Milan di Stefano Pioli. I rossoneri sono una delle pretendenti allo scudetto e quindi, di conseguenza, la Juve avrà la possibilità di misurare con più esattezza il proprio valore nella corsa ai primissimi posti di questa Serie A. Dal punto di vista tattico Pioli in questa stagione ha avuto un mercato fatto su misura, in funzione cioè delle sue richieste. La volontà del tecnico emiliano era quella di avere ulteriori frecce a disposizione, affinché la squadra non fosse dipendente quasi esclusivamente da Leao in fase offensiva. Così, in estate sono arrivati davanti i vari Pulisic, Chukwueze e Okafor, ai quali vanno aggiunti due centrocampisti come Reijnders e Loftus-Cheek, anch’essi molto verticali.
In questo modo il Milan oggi ha accentuato ulteriormente la sua propensione alla ricerca immediata della profondità dopo una prima fase di gestione della palla. Non a caso i rossoneri risultano essere sì la seconda squadra del massimo campionato per possesso palla (56.5%), la prima per tempo medio ad azione offensiva (13.48) e la seconda per numero di passaggi a sequenza d’attacco (4.45) ma sono anche la seconda per attacchi diretti (22). Questi dati non sono contrastanti, ma confermano appunto le caratteristiche di un undici che ama costruire dal basso per settare il possesso e andare poi rapidamente in avanti verso la porta avversaria, appena se ne presenti l’occasione. Cosa che può accadere anche attirando la prima pressione rivale per poi scavalcarla con una giocata diretta verso i riferimenti più avanzati. Detto questo, Pioli dovrà affrontare la Juve senza alcune pedine fondamentali come gli squalificati Maignan e Theo Hernandez, gli infortunati Sportiello e Chukwueze e con Loftus-Cheek non ancora pronto. Come potrebbe cambiare il Milan con questi assenti e con i probabili sostituti? In porta giocherà Mirante, terzo portiere che non può garantire la qualità del titolare Maignan nella gestione della palla con i piedi e nel calcio lungo e verticale verso Leao. Verosimilmente il Milan sarà quindi costretto a sfruttare ancora di più la costruzione dal basso, fase nella quale avrà ancora una volta importanza l’impatto di Adli. Da elemento scarsamente utilizzato un anno fa il francese si è riconvertito in play dalle giocate pulite, in grado anche di azionare con efficacia il cambio di gioco. La Juve dovrà quindi cercare di contrastarlo per togliere al Milan una fonte di gioco. Sarà poi da controllare anche Reijnders. L’olandese si è inserito benissimo nel sistema del Milan e nel calcio italiano, mostrando qualità sia per aiutare in fase di primo possesso che in zona di sviluppo e rifinitura. Da vedere poi come Pioli deciderà di impostare la manovra, col Milan che ha mostrato grande varietà di soluzioni (2-3, 3-2, terzini dentro…). In generale, la Juve non dovrà farsi irretire dal palleggio rossonero, cercando di sfruttare i duelli che teoricamente potrebbero risolversi a favore dei bianconeri, come ad esempio quello fra Kostic e Calabria o fra Vlahovic e Milik e i centrali difensivi del Milan.
 
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