Se non hai tutti i soldi, puoi fare due cose: chiedere una proroga dei termini contrattuali per il versamento del saldo promesso; oppure, chiedere di acquistare una quota maggioritaria, ma non totalitaria, del capitale sociale, fino a concorrenza con le somme disponibili. La richiesta a Berlusconi di poteri decisionali del nuovo club appare coerente con la seconda ipotesi che con la prima, perché la prima non dà certezza del closing, invero assicurata dalla seconda, e soprattutto non è contraddetta dalla convocazione della assemblea dei soci, chiamata a ratificare un accordo sottoscritto, seppur a condizioni diverse. Ma stiamo analizzando ipotesi: attendiamo i fatti che le suffragano.
Perfettamente coerente.
Parliamoci chiaro: qualcosa bolle in pentola.
Da un po' di tempo a questa parte sono scomparsi i nomi gloriosi del capitalismo cinese, lo stato interessato al Milan, il Presidente della RPC che sollecita ad aderire alla cordata e compagnia cantante. Argomenti che ci hanno rallegrato per un annetto circa.
SB esprime certezza sul closing al 13 Dicembre, ma qualche falla sembra comparire all'orizzonte.
Chi è assolutamente tranquillo scagli pure la prima pietra.
Sono sempre dell'idea che il closing si farà: alla più disperata SB finanzia a titolo personale la quota mancante, diventando parte della cordata. Oppure, la quota impagata rimane in mano a Fininvest. Che poi è quello che ipotizzi dicendo "acquistare una quota maggioritaria, ma non totalitaria, del capitale sociale, fino a concorrenza con le somme disponibili".
Il tutto pro tempore, ma anche non necessariamente.
Stiamo a vedere.
D'accordo le comunicazioni ufficiali, ma la carta assorbe tutto, sia quelle che le illazioni.
Di incontrovertibile ci sono solo i fatti.
E talvolta nemmeno quelli.