Milan: azzardo baby in coppa. La formazione.

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La Gazzetta dello Sport in edicola conferma quanto abbiamo già ampiamente riportato ieri: contro il Cagliari in Coppa Italia dentro il Milan baby con Simic, Jimenez, Traorè e Romero. E' un azzardo. Ma i titolari in caso entrerebbero nel secondo tempo per fare la differenza. Il Milan non vince il trofeo da 21 anni e l'Inter eliminata apre nuovi scenari. Il Milan, se battesse il Cagliari, troverebbe Atalanta o Sassuolo nei quarti, Fiorentina o Bologna in semifinale. Grande rispetto per tutti, ma c'è di peggio.

Ecco la formazione: Mirante; Jimenez, Simic, Theo Hernandez, Bartesaghi; Reijnders, Adli; Chukwueze, Romero, Traorè; Jovic

Tuttosport in edicola: Coppa Italia come trofeo da vincere 21 anni dopo l’ultimo successo. È questo uno dei punti focali che emergono da dentro il Milan in merito alla manifestazione che vedrà i rossoneri iniziare il loro cammino, questa sera, nella coppa nazionale. La doppia eliminazione dell’Inter per mano del Bologna e del Napoli con il Frosinone è certamente un fattore che non può non influire nella concezione milanista di questo trofeo, che manca dalla stagione 2002-03 e sfiorato nelle due finali del 2016 e del 2018, entrambe perse contro la Juventus. Stefano Pioli lo sa, ma sa anche che deve gestire le forze in base agli impegni dei prossimi giorni in campionato. Ecco perché si va verso una squadra sperimentale, con delle scelte che alzano e non di poco il livello di rischio.

Formazione stravolta
Se i riposi di Simon Kjaer, Alessandro Florenzi, Christian Pulisic e Olivier Giroud erano scontati, è quello di Rafael Leao che lascia un po’ basiti, anche se il portoghese – tra Salerno e l’ultima con il Sassuolo – è apparso ingolfato. E allora ecco che in difesa si andrà verso una conformazione del tutto inedita e poco immaginabile nei giorni scorsi. Davanti a Mike Maignan ci sarà la canonica difesa a quattro dove si vedrà, per la prima volta da titolare, Jan-Carlo Simic al centro della difesa dove affiancherà Theo Hernandez mentre come terzino sinistro ci sarà il debutto di Alex Jimenez, arrivato in estate in prestito con diritto di riscatto (fissato a 5 milioni) dal Real Madrid. Ma non ci sarà solo la difesa a cambiare faccia, perché Pioli modificherà anche centrocampo e attacco. Nel 4-2-3-1 che vedremo stasera, i due mediani saranno Yacine Adli e Tijjani Reijnders mentre i tre dietro a Luka Jovic saranno, con ogni probabilità, Samuel Chukwueze, Luka Romero e Chaka Traoré. Una rivoluzione assoluta, dunque, con Pioli che sembra convinto di poter fare risultato anche tenendo in panchina tanti big, tra cui anche Loftus-Cheek. Ma lo scorso anno, questa scelta, non pagò affatto.
Precedente negativo
L’11 gennaio 2023 a San Siro si giocò Milan-Torino, in un momento particolare per la squadra che era reduce dal pareggio per 2-2 contro la Roma, partita che diede il via al crollo verticale della squadra in termini di risultati e infortuni. Pioli, in quell’occasione, scelse di tenere a riposo tutti i big mandando in campo questo undici: Tatarusanu in porta, Kalulu, Gabbia e Tomori in difesa. Saelemaekers e Dest sugli esterni mentre in mezzo al campo giocarono l’onnipresente Tonali e il reclamatissimo (dai tifosi) Vranckx. Brahim Diaz e Pobega agirono da trequartisti alle spalle di Charles De Ketelaere. Il risultato rimase inchiodato sullo 0-0 e Pioli fu costretto a far uscire dalla panchina Theo Hernandez, Giroud, Bennacer e Leao per cercare di non portare la partita ai supplementari, ma il Toro rimase a galla e vinse la partita nei tempi addizionali con il gol al 114’ di Adopo. A un anno scarso di distanza, l’esperimento del maxi turnover torna a farsi concreto, ma tutti si augurano che questa volta il risultato sia favorevole.
Esami per Chuk e Jovic
Con Olivier Giroud destinato all panchina, toccherà a Luka Jovic sobbarcarsi l’intero peso dell’attacco sulle spalle, nel contesto di una conformazione offensiva capace di incuriosisce e, allo stesso tempo, legittimamente di preoccupa per il suo esser testata per la prima volta in una partita ufficiale. Il serbo, che ha trascorso un mese di dicembre felice a livello di impatto con tre gol realizzati, si sta giocando le sue carte per convincere il Milan ad attivare la clausola di estensione del suo contratto prevista dall’accordo estivo.
Lecito che gli occhi dei tifosi si possano posare anche su Samuel Chukwueze. L’esterno nigeriano – che domani poi partirà per raggiungere il ritiro della Nigeria in Coppa d’Africa – sarà chiamato a una prova di sostanza e di personalità. Con Pioli che se la rischia con queste mosse per cercare il passaggio del turno.
 
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ma sportiello ? vabbè...... vediamo se riusciamo a complicarci anche questa......


imho.
 

Djici

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La Gazzetta dello Sport in edicola conferma quanto abbiamo già ampiamente riportato ieri: contro il Cagliari in Coppa Italia dentro il Milan baby con Simic, Jimenez, Traorè e Romero. E' un azzardo. Ma i titolari in caso entrerebbero nel secondo tempo per fare la differenza. Il Milan non vince il trofeo da 21 anni e l'Inter eliminata apre nuovi scenari. Il Milan, se battesse il Cagliari, troverebbe Atalanta o Sassuolo nei quarti, Fiorentina o Bologna in semifinale. Grande rispetto per tutti, ma c'è di peggio.

Ecco la formazione: Mirante; Jimenez, Simic, Theo Hernandez, Bartesaghi; Reijnders, Adli; Chukwueze, Romero, Traorè; Jovic
Ogni volta che c'è un nuova discussione su questa partita la probabile formazione peggiora...
Giochiamo con 2 titolari... con 4 giocatori che non aiuteranno proprio davanti, un centrocampo a 2 che non fa filtro, 3 primavera in difesa e il terzo portiere.
 

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Ogni volta che c'è un nuova discussione su questa partita la probabile formazione peggiora...
Giochiamo con 2 titolari... con 4 giocatori che non aiuteranno proprio davanti, un centrocampo a 2 che non fa filtro, 3 primavera in difesa e il terzo portiere.

E' la stessa che abbiamo riportato ieri sera.
 

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La Gazzetta dello Sport in edicola conferma quanto abbiamo già ampiamente riportato ieri: contro il Cagliari in Coppa Italia dentro il Milan baby con Simic, Jimenez, Traorè e Romero. E' un azzardo. Ma i titolari in caso entrerebbero nel secondo tempo per fare la differenza. Il Milan non vince il trofeo da 21 anni e l'Inter eliminata apre nuovi scenari. Il Milan, se battesse il Cagliari, troverebbe Atalanta o Sassuolo nei quarti, Fiorentina o Bologna in semifinale. Grande rispetto per tutti, ma c'è di peggio.

Ecco la formazione: Mirante; Jimenez, Simic, Theo Hernandez, Bartesaghi; Reijnders, Adli; Chukwueze, Romero, Traorè; Jovic


Tuttosport in edicola: Coppa Italia come trofeo da vincere 21 anni dopo l’ultimo successo. È questo uno dei punti focali che emergono da dentro il Milan in merito alla manifestazione che vedrà i rossoneri iniziare il loro cammino, questa sera, nella coppa nazionale. La doppia eliminazione dell’Inter per mano del Bologna e del Napoli con il Frosinone è certamente un fattore che non può non influire nella concezione milanista di questo trofeo, che manca dalla stagione 2002-03 e sfiorato nelle due finali del 2016 e del 2018, entrambe perse contro la Juventus. Stefano Pioli lo sa, ma sa anche che deve gestire le forze in base agli impegni dei prossimi giorni in campionato. Ecco perché si va verso una squadra sperimentale, con delle scelte che alzano e non di poco il livello di rischio.

Formazione stravolta
Se i riposi di Simon Kjaer, Alessandro Florenzi, Christian Pulisic e Olivier Giroud erano scontati, è quello di Rafael Leao che lascia un po’ basiti, anche se il portoghese – tra Salerno e l’ultima con il Sassuolo – è apparso ingolfato. E allora ecco che in difesa si andrà verso una conformazione del tutto inedita e poco immaginabile nei giorni scorsi. Davanti a Mike Maignan ci sarà la canonica difesa a quattro dove si vedrà, per la prima volta da titolare, Jan-Carlo Simic al centro della difesa dove affiancherà Theo Hernandez mentre come terzino sinistro ci sarà il debutto di Alex Jimenez, arrivato in estate in prestito con diritto di riscatto (fissato a 5 milioni) dal Real Madrid. Ma non ci sarà solo la difesa a cambiare faccia, perché Pioli modificherà anche centrocampo e attacco. Nel 4-2-3-1 che vedremo stasera, i due mediani saranno Yacine Adli e Tijjani Reijnders mentre i tre dietro a Luka Jovic saranno, con ogni probabilità, Samuel Chukwueze, Luka Romero e Chaka Traoré. Una rivoluzione assoluta, dunque, con Pioli che sembra convinto di poter fare risultato anche tenendo in panchina tanti big, tra cui anche Loftus-Cheek. Ma lo scorso anno, questa scelta, non pagò affatto.
Precedente negativo
L’11 gennaio 2023 a San Siro si giocò Milan-Torino, in un momento particolare per la squadra che era reduce dal pareggio per 2-2 contro la Roma, partita che diede il via al crollo verticale della squadra in termini di risultati e infortuni. Pioli, in quell’occasione, scelse di tenere a riposo tutti i big mandando in campo questo undici: Tatarusanu in porta, Kalulu, Gabbia e Tomori in difesa. Saelemaekers e Dest sugli esterni mentre in mezzo al campo giocarono l’onnipresente Tonali e il reclamatissimo (dai tifosi) Vranckx. Brahim Diaz e Pobega agirono da trequartisti alle spalle di Charles De Ketelaere. Il risultato rimase inchiodato sullo 0-0 e Pioli fu costretto a far uscire dalla panchina Theo Hernandez, Giroud, Bennacer e Leao per cercare di non portare la partita ai supplementari, ma il Toro rimase a galla e vinse la partita nei tempi addizionali con il gol al 114’ di Adopo. A un anno scarso di distanza, l’esperimento del maxi turnover torna a farsi concreto, ma tutti si augurano che questa volta il risultato sia favorevole.
Esami per Chuk e Jovic
Con Olivier Giroud destinato all panchina, toccherà a Luka Jovic sobbarcarsi l’intero peso dell’attacco sulle spalle, nel contesto di una conformazione offensiva capace di incuriosisce e, allo stesso tempo, legittimamente di preoccupa per il suo esser testata per la prima volta in una partita ufficiale. Il serbo, che ha trascorso un mese di dicembre felice a livello di impatto con tre gol realizzati, si sta giocando le sue carte per convincere il Milan ad attivare la clausola di estensione del suo contratto prevista dall’accordo estivo.
Lecito che gli occhi dei tifosi si possano posare anche su Samuel Chukwueze. L’esterno nigeriano – che domani poi partirà per raggiungere il ritiro della Nigeria in Coppa d’Africa – sarà chiamato a una prova di sostanza e di personalità. Con Pioli che se la rischia con queste mosse per cercare il passaggio del turno.

 

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La Gazzetta dello Sport in edicola conferma quanto abbiamo già ampiamente riportato ieri: contro il Cagliari in Coppa Italia dentro il Milan baby con Simic, Jimenez, Traorè e Romero. E' un azzardo. Ma i titolari in caso entrerebbero nel secondo tempo per fare la differenza. Il Milan non vince il trofeo da 21 anni e l'Inter eliminata apre nuovi scenari. Il Milan, se battesse il Cagliari, troverebbe Atalanta o Sassuolo nei quarti, Fiorentina o Bologna in semifinale. Grande rispetto per tutti, ma c'è di peggio.

Ecco la formazione: Mirante; Jimenez, Simic, Theo Hernandez, Bartesaghi; Reijnders, Adli; Chukwueze, Romero, Traorè; Jovic

Tuttosport in edicola: Coppa Italia come trofeo da vincere 21 anni dopo l’ultimo successo. È questo uno dei punti focali che emergono da dentro il Milan in merito alla manifestazione che vedrà i rossoneri iniziare il loro cammino, questa sera, nella coppa nazionale. La doppia eliminazione dell’Inter per mano del Bologna e del Napoli con il Frosinone è certamente un fattore che non può non influire nella concezione milanista di questo trofeo, che manca dalla stagione 2002-03 e sfiorato nelle due finali del 2016 e del 2018, entrambe perse contro la Juventus. Stefano Pioli lo sa, ma sa anche che deve gestire le forze in base agli impegni dei prossimi giorni in campionato. Ecco perché si va verso una squadra sperimentale, con delle scelte che alzano e non di poco il livello di rischio.

Formazione stravolta
Se i riposi di Simon Kjaer, Alessandro Florenzi, Christian Pulisic e Olivier Giroud erano scontati, è quello di Rafael Leao che lascia un po’ basiti, anche se il portoghese – tra Salerno e l’ultima con il Sassuolo – è apparso ingolfato. E allora ecco che in difesa si andrà verso una conformazione del tutto inedita e poco immaginabile nei giorni scorsi. Davanti a Mike Maignan ci sarà la canonica difesa a quattro dove si vedrà, per la prima volta da titolare, Jan-Carlo Simic al centro della difesa dove affiancherà Theo Hernandez mentre come terzino sinistro ci sarà il debutto di Alex Jimenez, arrivato in estate in prestito con diritto di riscatto (fissato a 5 milioni) dal Real Madrid. Ma non ci sarà solo la difesa a cambiare faccia, perché Pioli modificherà anche centrocampo e attacco. Nel 4-2-3-1 che vedremo stasera, i due mediani saranno Yacine Adli e Tijjani Reijnders mentre i tre dietro a Luka Jovic saranno, con ogni probabilità, Samuel Chukwueze, Luka Romero e Chaka Traoré. Una rivoluzione assoluta, dunque, con Pioli che sembra convinto di poter fare risultato anche tenendo in panchina tanti big, tra cui anche Loftus-Cheek. Ma lo scorso anno, questa scelta, non pagò affatto.
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L’11 gennaio 2023 a San Siro si giocò Milan-Torino, in un momento particolare per la squadra che era reduce dal pareggio per 2-2 contro la Roma, partita che diede il via al crollo verticale della squadra in termini di risultati e infortuni. Pioli, in quell’occasione, scelse di tenere a riposo tutti i big mandando in campo questo undici: Tatarusanu in porta, Kalulu, Gabbia e Tomori in difesa. Saelemaekers e Dest sugli esterni mentre in mezzo al campo giocarono l’onnipresente Tonali e il reclamatissimo (dai tifosi) Vranckx. Brahim Diaz e Pobega agirono da trequartisti alle spalle di Charles De Ketelaere. Il risultato rimase inchiodato sullo 0-0 e Pioli fu costretto a far uscire dalla panchina Theo Hernandez, Giroud, Bennacer e Leao per cercare di non portare la partita ai supplementari, ma il Toro rimase a galla e vinse la partita nei tempi addizionali con il gol al 114’ di Adopo. A un anno scarso di distanza, l’esperimento del maxi turnover torna a farsi concreto, ma tutti si augurano che questa volta il risultato sia favorevole.
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Con Olivier Giroud destinato all panchina, toccherà a Luka Jovic sobbarcarsi l’intero peso dell’attacco sulle spalle, nel contesto di una conformazione offensiva capace di incuriosisce e, allo stesso tempo, legittimamente di preoccupa per il suo esser testata per la prima volta in una partita ufficiale. Il serbo, che ha trascorso un mese di dicembre felice a livello di impatto con tre gol realizzati, si sta giocando le sue carte per convincere il Milan ad attivare la clausola di estensione del suo contratto prevista dall’accordo estivo.
Lecito che gli occhi dei tifosi si possano posare anche su Samuel Chukwueze. L’esterno nigeriano – che domani poi partirà per raggiungere il ritiro della Nigeria in Coppa d’Africa – sarà chiamato a una prova di sostanza e di personalità. Con Pioli che se la rischia con queste mosse per cercare il passaggio del turno.
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Ecco la formazione: Mirante; Jimenez, Simic, Theo Hernandez, Bartesaghi; Reijnders, Adli; Chukwueze, Romero, Traorè; Jovic

Tuttosport in edicola: Coppa Italia come trofeo da vincere 21 anni dopo l’ultimo successo. È questo uno dei punti focali che emergono da dentro il Milan in merito alla manifestazione che vedrà i rossoneri iniziare il loro cammino, questa sera, nella coppa nazionale. La doppia eliminazione dell’Inter per mano del Bologna e del Napoli con il Frosinone è certamente un fattore che non può non influire nella concezione milanista di questo trofeo, che manca dalla stagione 2002-03 e sfiorato nelle due finali del 2016 e del 2018, entrambe perse contro la Juventus. Stefano Pioli lo sa, ma sa anche che deve gestire le forze in base agli impegni dei prossimi giorni in campionato. Ecco perché si va verso una squadra sperimentale, con delle scelte che alzano e non di poco il livello di rischio.

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Se i riposi di Simon Kjaer, Alessandro Florenzi, Christian Pulisic e Olivier Giroud erano scontati, è quello di Rafael Leao che lascia un po’ basiti, anche se il portoghese – tra Salerno e l’ultima con il Sassuolo – è apparso ingolfato. E allora ecco che in difesa si andrà verso una conformazione del tutto inedita e poco immaginabile nei giorni scorsi. Davanti a Mike Maignan ci sarà la canonica difesa a quattro dove si vedrà, per la prima volta da titolare, Jan-Carlo Simic al centro della difesa dove affiancherà Theo Hernandez mentre come terzino sinistro ci sarà il debutto di Alex Jimenez, arrivato in estate in prestito con diritto di riscatto (fissato a 5 milioni) dal Real Madrid. Ma non ci sarà solo la difesa a cambiare faccia, perché Pioli modificherà anche centrocampo e attacco. Nel 4-2-3-1 che vedremo stasera, i due mediani saranno Yacine Adli e Tijjani Reijnders mentre i tre dietro a Luka Jovic saranno, con ogni probabilità, Samuel Chukwueze, Luka Romero e Chaka Traoré. Una rivoluzione assoluta, dunque, con Pioli che sembra convinto di poter fare risultato anche tenendo in panchina tanti big, tra cui anche Loftus-Cheek. Ma lo scorso anno, questa scelta, non pagò affatto.
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Con Olivier Giroud destinato all panchina, toccherà a Luka Jovic sobbarcarsi l’intero peso dell’attacco sulle spalle, nel contesto di una conformazione offensiva capace di incuriosisce e, allo stesso tempo, legittimamente di preoccupa per il suo esser testata per la prima volta in una partita ufficiale. Il serbo, che ha trascorso un mese di dicembre felice a livello di impatto con tre gol realizzati, si sta giocando le sue carte per convincere il Milan ad attivare la clausola di estensione del suo contratto prevista dall’accordo estivo.
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Se i riposi di Simon Kjaer, Alessandro Florenzi, Christian Pulisic e Olivier Giroud erano scontati, è quello di Rafael Leao che lascia un po’ basiti, anche se il portoghese – tra Salerno e l’ultima con il Sassuolo – è apparso ingolfato. E allora ecco che in difesa si andrà verso una conformazione del tutto inedita e poco immaginabile nei giorni scorsi. Davanti a Mike Maignan ci sarà la canonica difesa a quattro dove si vedrà, per la prima volta da titolare, Jan-Carlo Simic al centro della difesa dove affiancherà Theo Hernandez mentre come terzino sinistro ci sarà il debutto di Alex Jimenez, arrivato in estate in prestito con diritto di riscatto (fissato a 5 milioni) dal Real Madrid. Ma non ci sarà solo la difesa a cambiare faccia, perché Pioli modificherà anche centrocampo e attacco. Nel 4-2-3-1 che vedremo stasera, i due mediani saranno Yacine Adli e Tijjani Reijnders mentre i tre dietro a Luka Jovic saranno, con ogni probabilità, Samuel Chukwueze, Luka Romero e Chaka Traoré. Una rivoluzione assoluta, dunque, con Pioli che sembra convinto di poter fare risultato anche tenendo in panchina tanti big, tra cui anche Loftus-Cheek. Ma lo scorso anno, questa scelta, non pagò affatto.
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Esami per Chuk e Jovic
Con Olivier Giroud destinato all panchina, toccherà a Luka Jovic sobbarcarsi l’intero peso dell’attacco sulle spalle, nel contesto di una conformazione offensiva capace di incuriosisce e, allo stesso tempo, legittimamente di preoccupa per il suo esser testata per la prima volta in una partita ufficiale. Il serbo, che ha trascorso un mese di dicembre felice a livello di impatto con tre gol realizzati, si sta giocando le sue carte per convincere il Milan ad attivare la clausola di estensione del suo contratto prevista dall’accordo estivo.
Lecito che gli occhi dei tifosi si possano posare anche su Samuel Chukwueze. L’esterno nigeriano – che domani poi partirà per raggiungere il ritiro della Nigeria in Coppa d’Africa – sarà chiamato a una prova di sostanza e di personalità. Con Pioli che se la rischia con queste mosse per cercare il passaggio del turno.
Va be dai mi guardo le semifinali del mondiale di freccette. Non posso logorarmi già il 2 gennaio.
 

Lineker10

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Ecco la formazione: Mirante; Jimenez, Simic, Theo Hernandez, Bartesaghi; Reijnders, Adli; Chukwueze, Romero, Traorè; Jovic

Tuttosport in edicola: Coppa Italia come trofeo da vincere 21 anni dopo l’ultimo successo. È questo uno dei punti focali che emergono da dentro il Milan in merito alla manifestazione che vedrà i rossoneri iniziare il loro cammino, questa sera, nella coppa nazionale. La doppia eliminazione dell’Inter per mano del Bologna e del Napoli con il Frosinone è certamente un fattore che non può non influire nella concezione milanista di questo trofeo, che manca dalla stagione 2002-03 e sfiorato nelle due finali del 2016 e del 2018, entrambe perse contro la Juventus. Stefano Pioli lo sa, ma sa anche che deve gestire le forze in base agli impegni dei prossimi giorni in campionato. Ecco perché si va verso una squadra sperimentale, con delle scelte che alzano e non di poco il livello di rischio.

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Se i riposi di Simon Kjaer, Alessandro Florenzi, Christian Pulisic e Olivier Giroud erano scontati, è quello di Rafael Leao che lascia un po’ basiti, anche se il portoghese – tra Salerno e l’ultima con il Sassuolo – è apparso ingolfato. E allora ecco che in difesa si andrà verso una conformazione del tutto inedita e poco immaginabile nei giorni scorsi. Davanti a Mike Maignan ci sarà la canonica difesa a quattro dove si vedrà, per la prima volta da titolare, Jan-Carlo Simic al centro della difesa dove affiancherà Theo Hernandez mentre come terzino sinistro ci sarà il debutto di Alex Jimenez, arrivato in estate in prestito con diritto di riscatto (fissato a 5 milioni) dal Real Madrid. Ma non ci sarà solo la difesa a cambiare faccia, perché Pioli modificherà anche centrocampo e attacco. Nel 4-2-3-1 che vedremo stasera, i due mediani saranno Yacine Adli e Tijjani Reijnders mentre i tre dietro a Luka Jovic saranno, con ogni probabilità, Samuel Chukwueze, Luka Romero e Chaka Traoré. Una rivoluzione assoluta, dunque, con Pioli che sembra convinto di poter fare risultato anche tenendo in panchina tanti big, tra cui anche Loftus-Cheek. Ma lo scorso anno, questa scelta, non pagò affatto.
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L’11 gennaio 2023 a San Siro si giocò Milan-Torino, in un momento particolare per la squadra che era reduce dal pareggio per 2-2 contro la Roma, partita che diede il via al crollo verticale della squadra in termini di risultati e infortuni. Pioli, in quell’occasione, scelse di tenere a riposo tutti i big mandando in campo questo undici: Tatarusanu in porta, Kalulu, Gabbia e Tomori in difesa. Saelemaekers e Dest sugli esterni mentre in mezzo al campo giocarono l’onnipresente Tonali e il reclamatissimo (dai tifosi) Vranckx. Brahim Diaz e Pobega agirono da trequartisti alle spalle di Charles De Ketelaere. Il risultato rimase inchiodato sullo 0-0 e Pioli fu costretto a far uscire dalla panchina Theo Hernandez, Giroud, Bennacer e Leao per cercare di non portare la partita ai supplementari, ma il Toro rimase a galla e vinse la partita nei tempi addizionali con il gol al 114’ di Adopo. A un anno scarso di distanza, l’esperimento del maxi turnover torna a farsi concreto, ma tutti si augurano che questa volta il risultato sia favorevole.
Esami per Chuk e Jovic
Con Olivier Giroud destinato all panchina, toccherà a Luka Jovic sobbarcarsi l’intero peso dell’attacco sulle spalle, nel contesto di una conformazione offensiva capace di incuriosisce e, allo stesso tempo, legittimamente di preoccupa per il suo esser testata per la prima volta in una partita ufficiale. Il serbo, che ha trascorso un mese di dicembre felice a livello di impatto con tre gol realizzati, si sta giocando le sue carte per convincere il Milan ad attivare la clausola di estensione del suo contratto prevista dall’accordo estivo.
Lecito che gli occhi dei tifosi si possano posare anche su Samuel Chukwueze. L’esterno nigeriano – che domani poi partirà per raggiungere il ritiro della Nigeria in Coppa d’Africa – sarà chiamato a una prova di sostanza e di personalità. Con Pioli che se la rischia con queste mosse per cercare il passaggio del turno.
Giusto cosi. Bisogna puntare tutto su Scudetto e Champions.
 

-Lionard-

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La Gazzetta dello Sport in edicola conferma quanto abbiamo già ampiamente riportato ieri: contro il Cagliari in Coppa Italia dentro il Milan baby con Simic, Jimenez, Traorè e Romero. E' un azzardo. Ma i titolari in caso entrerebbero nel secondo tempo per fare la differenza. Il Milan non vince il trofeo da 21 anni e l'Inter eliminata apre nuovi scenari. Il Milan, se battesse il Cagliari, troverebbe Atalanta o Sassuolo nei quarti, Fiorentina o Bologna in semifinale. Grande rispetto per tutti, ma c'è di peggio.

Ecco la formazione: Mirante; Jimenez, Simic, Theo Hernandez, Bartesaghi; Reijnders, Adli; Chukwueze, Romero, Traorè; Jovic

Tuttosport in edicola: Coppa Italia come trofeo da vincere 21 anni dopo l’ultimo successo. È questo uno dei punti focali che emergono da dentro il Milan in merito alla manifestazione che vedrà i rossoneri iniziare il loro cammino, questa sera, nella coppa nazionale. La doppia eliminazione dell’Inter per mano del Bologna e del Napoli con il Frosinone è certamente un fattore che non può non influire nella concezione milanista di questo trofeo, che manca dalla stagione 2002-03 e sfiorato nelle due finali del 2016 e del 2018, entrambe perse contro la Juventus. Stefano Pioli lo sa, ma sa anche che deve gestire le forze in base agli impegni dei prossimi giorni in campionato. Ecco perché si va verso una squadra sperimentale, con delle scelte che alzano e non di poco il livello di rischio.

Formazione stravolta
Se i riposi di Simon Kjaer, Alessandro Florenzi, Christian Pulisic e Olivier Giroud erano scontati, è quello di Rafael Leao che lascia un po’ basiti, anche se il portoghese – tra Salerno e l’ultima con il Sassuolo – è apparso ingolfato. E allora ecco che in difesa si andrà verso una conformazione del tutto inedita e poco immaginabile nei giorni scorsi. Davanti a Mike Maignan ci sarà la canonica difesa a quattro dove si vedrà, per la prima volta da titolare, Jan-Carlo Simic al centro della difesa dove affiancherà Theo Hernandez mentre come terzino sinistro ci sarà il debutto di Alex Jimenez, arrivato in estate in prestito con diritto di riscatto (fissato a 5 milioni) dal Real Madrid. Ma non ci sarà solo la difesa a cambiare faccia, perché Pioli modificherà anche centrocampo e attacco. Nel 4-2-3-1 che vedremo stasera, i due mediani saranno Yacine Adli e Tijjani Reijnders mentre i tre dietro a Luka Jovic saranno, con ogni probabilità, Samuel Chukwueze, Luka Romero e Chaka Traoré. Una rivoluzione assoluta, dunque, con Pioli che sembra convinto di poter fare risultato anche tenendo in panchina tanti big, tra cui anche Loftus-Cheek. Ma lo scorso anno, questa scelta, non pagò affatto.
Precedente negativo
L’11 gennaio 2023 a San Siro si giocò Milan-Torino, in un momento particolare per la squadra che era reduce dal pareggio per 2-2 contro la Roma, partita che diede il via al crollo verticale della squadra in termini di risultati e infortuni. Pioli, in quell’occasione, scelse di tenere a riposo tutti i big mandando in campo questo undici: Tatarusanu in porta, Kalulu, Gabbia e Tomori in difesa. Saelemaekers e Dest sugli esterni mentre in mezzo al campo giocarono l’onnipresente Tonali e il reclamatissimo (dai tifosi) Vranckx. Brahim Diaz e Pobega agirono da trequartisti alle spalle di Charles De Ketelaere. Il risultato rimase inchiodato sullo 0-0 e Pioli fu costretto a far uscire dalla panchina Theo Hernandez, Giroud, Bennacer e Leao per cercare di non portare la partita ai supplementari, ma il Toro rimase a galla e vinse la partita nei tempi addizionali con il gol al 114’ di Adopo. A un anno scarso di distanza, l’esperimento del maxi turnover torna a farsi concreto, ma tutti si augurano che questa volta il risultato sia favorevole.
Esami per Chuk e Jovic
Con Olivier Giroud destinato all panchina, toccherà a Luka Jovic sobbarcarsi l’intero peso dell’attacco sulle spalle, nel contesto di una conformazione offensiva capace di incuriosisce e, allo stesso tempo, legittimamente di preoccupa per il suo esser testata per la prima volta in una partita ufficiale. Il serbo, che ha trascorso un mese di dicembre felice a livello di impatto con tre gol realizzati, si sta giocando le sue carte per convincere il Milan ad attivare la clausola di estensione del suo contratto prevista dall’accordo estivo.
Lecito che gli occhi dei tifosi si possano posare anche su Samuel Chukwueze. L’esterno nigeriano – che domani poi partirà per raggiungere il ritiro della Nigeria in Coppa d’Africa – sarà chiamato a una prova di sostanza e di personalità. Con Pioli che se la rischia con queste mosse per cercare il passaggio del turno.
Questo succede quando non si esonera un allenatore quando si dovrebbe. Ora tutto ruota attorno alla sua salvezza e ogni decisione è presa in questa direzione. Quindi per paura degli infortuni si manda in campo una formazione con 3 primavera e si rischia di buttare via un trofeo che la società non vince da 21 anni e in un anno in cui il tabellone non è proibitivo. Una società seria stamattina chiama Pioli e gli intima di mettere in campo la formazione migliore ma noi siamo gestiti da chi sappiamo....
 
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