Casnop
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Nessun tecnico accetterebbe un contratto di poco più di sei mesi per mettere le mani nel lavoro di un collega, nessun club accetterebbe di fare un contratto pluriennale ad un tecnico con cui non ha comunque intenzione di proseguire oltre nel rapporto. Le tematiche economiche serbano più semplicemente un'altra realtà, che è la premessa di ogni ragionamento: Fassone ha già scelto l'allenatore per la prossima stagione. È possibile inoltre che il contratto con Montella consenta al Milan di recedere solo al termine della stagione pagando quel modesto importo da 1,5 milioni di euro, di cui si è detto. In diversa ipotesi, il Milan si graverebbe dell'intero contratto. Se è così, allora, piaccia o non piaccia, la posizione di Montella sarebbe più salda di quanto non si pensi. Certo, sarebbe opportuno che Vincenzino la rinsaldasse a suon di risultati, ma questo è. Situazione complessa.Ovvio che il cambio non è ancora avvenuto per problemi di natura economica legati alla lunghezza del contratto, la società non può permettersi di esonerare anche il Sousa della situazione e dover pagare poi per due anni lui e un altro. Quindi le questioni economiche nel cambio in panchina c'entrano eccome, altro che "complotto dei giornalai". E ci sta anche che altri come Mazzarri e Petkovic abbiano rifiutato, oltre ad Ancelotti: il Milan è a metà classifica, non è certo quello di un tempo e al contempo la responsabilità resta grande comunque. Inoltre i danni fatti da ridolini sono inenarrabili, è molto difficile per chiunque adesso porvi rimedio e per accettare un compito così ingrato ci vuole coraggio. Per traghettare e basta l'unico profilo adatto sembra Hiddink, o al massimo si promuove Gattuso. Gli altri vogliono contratti lunghi e giustamente direi.